Elementi taggati con lavoratore

La Cassazione afferma il diritto dell’azienda di recuperare i dati dal computer e di utilizzarli processualmente

02/12/2021 -  La datrice di lavoro agisce in Tribunale contro il suo ex dirigente, chiedendogli, il risarcimento dei danni patrimoniali subiti per danno alla sua immagine e alla sua reputazione imprenditoriale. L’azienda ha contestato al dirigente la violazione dell’obbligo di fedeltà negli anni della sua prestazione lavorativa, per... [Leggi tutto]

Onere probatorio interamente a carico dell'azienda

03/01/2020 - La moglie e la figlia minore superstiti di un lavoratore dipendente che aveva prestato la sua attività lavorativa in qualità di quadro, hanno convenuto in giudizio avanti il tribunale di Roma il datore di lavoro per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti in conseguenza del decesso del congiunto che aveva avuto un... [Leggi tutto]

Respinta la domanda di risarcimento del lavoratore infortunato

26/10/2018 - La Cassazione ha sempre affermato che il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore sia nel caso in cui abbia omesso di adottare le misure protettive idonee sia nel caso in cui non accerti e non vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente. Il datore di lavoro,... [Leggi tutto]

Quel datore di lavoro deve subire entrambe le sanzioni

08/10/2018 - Un datore di lavoro fa lavorare due cittadini stranieri senza regolarizzazione previdenziale. Uno dei due cittadini stranieri è munito di permesso di soggiorno mentre l’altro ne è sprovvisto. La direzione provinciale del lavoro emette una ordinanza ingiunzione di pagamento applicando la sanzione amministrativa per aver... [Leggi tutto]

Lo dice il presidente della corte di appello di Milano

20/11/2017 - Il tribunale di Monza ha condannato un operaio addetto al montaggio dei mobili per aver manomesso dei mobili consegnati al cliente. I mobili erano stati montati in modo sbagliato per l'errato allineamento delle guide. Il cliente si è lamentato e l'azienda gli ha proposto bonariamente un risarcimento di 3 mila euro. L'azienda... [Leggi tutto]

25/04/2017 - Un operaio è deceduto mentre eseguiva lavori di manutenzione su di un autocarro provvisto di cassone ribaltabile, a causa dell'improvvisa chiusura del cassone, che aveva sollevato per eseguire i lavori. Gli accertamenti compiuti dai carabinieri, dall'Ispettorato provinciale del lavoro avevano accertato che la vittima aveva manomesso gli... [Leggi tutto]

20/08/2015 - Il tribunale di Milano, prima, e la corte di appello, dopo, hanno respinto la domanda di annullamento di un licenziamento intimato da un’azienda di trasporti per scarso rendimento del lavoratore. Lo scarso rendimento era rinvenibile, sia per il tribunale che per la Corte di Appello, essenzialmente a causa delle ripetute assenze del... [Leggi tutto]

Cassazione 2015, n. 14928

19/07/2015 - Il fatto: il Tribunale respingeva la domanda proposta da un lavoratore di annullamento/nullità del licenziamento. Il giudice riteneva non dimostrato il carattere ritorsivo o discriminatorio del licenziamento, mentre ha ritenuto  sussistente il giustificato motivo oggettivo del licenziamento dedotto dal datore di lavoro.... [Leggi tutto]

09/07/2015 - La Corte d'appello di Catanzaro, dichiarava illegittimi i licenziamenti disciplinari intimati ad un gruppo di lavoratori negando che costituisca giusta causa di recesso l'addebito mosso ai lavoratori, consistente nell’aver denunciato il proprio datore di lavoro accusandolo di aver alterato e/o abusato di fogli firmati in bianco contenenti... [Leggi tutto]

12/06/2015 - Il fatto Il Tribunale di Torino, dichiarava la nullità del provvedimento di esclusione da socio, con contestuale licenziamento, adottato dalla società cooperativa nei confronti di un socio lavoratore con rapporto di lavoro subordinato e condannava la società al pagamento dell'indennità sostitutiva della reintegra... [Leggi tutto]

15/12/2014 - Il lavoratore è cancellato dalla lista di mobilità e decade dai trattamenti e dalle indennità quando: a ) rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione professionale autorizzato dalla Regione o non lo frequenti regolarmente; b ) non accetti l'offerta di un lavoro che sia professionalmente equivalente ovvero,... [Leggi tutto]

Piena legittimità per le ragioni difensive del patrimonio aziendale

05/12/2014 - Una lavoratrice, addetta alla cassa di un supermercato, deduceva la illegittimità del licenziamento disciplinare (per la mancata registrazione della vendita di alcuni prodotti ed appropriazione delle somme relative comunque incassate in due ipotesi a distanza di due giorni), a causa del controllo (illecito) occulto operato sulla sua... [Leggi tutto]

05/12/2014 - La Corte d'appello ha dichiarato illegittimo il licenziamento disciplinare intimato a R.D.M. per avere, nel corso del giudizio da lei instaurato per il conseguimento d'un superiore inquadramento contrattuale, prodotto in fotocopia documenti aziendali ritenuti riservati. La Corte di Cassazione confermando la sentenza dei giudici di merito ha... [Leggi tutto]

Le organizzazioni sindacali non hanno il potere di comprimere questi diritti

30/11/2014 - Le organizzazioni sindacali, stipulando i contratti collettivi o gli accordi integrativi aziendali o comunque un qualsiasi altro loro accordo avente natura collettiva, non hanno il potere di limitare, annullare o disciplinare in modo diverso i diritti che i lavoratori, anche iscritti all’organizzazione sindacale  peggiore,,hanno... [Leggi tutto]

Cassazione sentenza 8804/2014

06/07/2014 - Un lavoratore, dipendente della Regione Autonoma Valle d'Aosta, si rivolgeva al tribunale di Aosta su esponendo di aver subito un infarto al miocardio imputabile al datore di lavoro per il sovraccarico di lavoro, le vessazioni di un superiore gerarchico configurante Mobbing e la sottoposizione a procedimenti penali, successivamente archiviati,... [Leggi tutto]

Onere probatorio interamente a carico dell'azienda

09/06/2014 - La moglie e la figlia minore superstiti di un lavoratore dipendente che aveva prestato la sua attività lavorativa in qualità di quadro, hanno convenuto in giudizio avanti il tribunale di Roma il datore di lavoro per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti in conseguenza del decesso del congiunto che aveva avuto un... [Leggi tutto]

28/04/2014 -   La corte di cassazione ribadisce che l'impugnazione del licenziamento é un atto personale del lavoratore. Se il licenziamento é impugnato dall'avvocato del lavoratore, il datore di lavoro deve avere conoscenza e copia di questo mandato entro il termine dei 60 giorni utili per l'impugnazione. Il principio é... [Leggi tutto]

16/04/2014 - la concorrenza sleale [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.