Le registrazioni occulte se servono per la difesa non violano nessuna norma sul diritto alla privacy

Per la tutela giurisdizionale dei diritti sono legittime le registrazioni occulte delle conversazioni sul luogo di lavoro

Le registrazioni occulte se servono per la difesa non violano nessuna norma sul diritto alla privacy

11/05/2019 Il Tribunale, prima, e la Corte di Appello, dopo, hanno dichiarato, concordemente, la legittimità di un licenziamento disciplinare intimato ad un dirigente a causa del suo comportamento ostile assunto contro l'azienda nell'esecuzione del suo rapporto di lavoro. Tra i fatti che l'azienda ha contestato al dirigente vi era anche la circostanza di aver registrato in modo occulto vari... [Leggi tutto]
Le prove non possono valere se nel processo civile si fornisce un quadro probatorio diverso

Nel processo civile del lavoro si possono utilizzare le prove raccolte contro il lavoratore nel processo penale

Le prove non possono valere se nel processo civile si fornisce un quadro probatorio diverso

12/01/2019 Un dipendente pubblico è stato licenziato per giusta causa perché aveva falsamente attestato la sua presenza in servizio e la presenza di altri suoi colleghi di lavoro; la falsa attestazione della presenza era avvenuta attraverso l'utilizzo del sistema di rilevazione automatica delle presenze. Il dipendente è stato licenziato per la cessazione del legame di fiducia tra il... [Leggi tutto]
 Ma i tempi processuali dopo 12 mesi scorrono a discapito del lavoratore e senza danni per l'azienda

Licenziamento: Un balletto giudiziario tra accoglimenti e rigetti

Ma i tempi processuali dopo 12 mesi scorrono a discapito del lavoratore e senza danni per l'azienda

01/10/2018 Un lavoratore ricorre in tribunale per ottenere che dichiari l'illegittimità del licenziamento irrogatogli in relazione ai reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti di prossimo congiunti, sul presupposto della estraneità dei fatti contestatigli in relazione alle mansioni lavorative svolte; Il tribunale gli dà torto. Il lavoratore propone opposizione... [Leggi tutto]
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 19 aprile – 24 agosto 2018, n. 21156

La cassazione semplifica il rito del processo sui licenziamenti

Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 19 aprile – 24 agosto 2018, n. 21156

02/09/2018 Il fatto Con giudizio ex art. 1, comma 47 e ss, della legge nr. 92 del 2012, G.S. impugnava il licenziamento intimatole da Poste Italiane SpA il 6.12.2013, assumendo la nullità dello stesso (in quanto determinato da motivo ritorsivo) o, in subordine, la sua illegittimità. Si costituiva Poste Italiane Spa, per resistere alla domanda. Con ordinanza ai sensi del comma 49... [Leggi tutto]
Lo riafferma la Cassazione, risolvendo una questione processuale molto controversa

Il licenziamento che gode della stabilita' obbligatoria si decide nella stessa causa sulla stabilità reale

Lo riafferma la Cassazione, risolvendo una questione processuale molto controversa

24/06/2018 Con la riforma Fornero del 2012, sull’impugnazione del licenziamento, si sono introdotte due procedure diverse. Se si dovesse rivendicare la reintegrazione nel posto di lavoro occorre procedere con il rito sommario, privilegiato sugli altri riti, che ha 4 gradi di giudizio e regole ferree sui tempi di impugnazione, se si dovesse chiedere solo il risarcimento dei danni si procede con il... [Leggi tutto]
Corte costituzionale, sentenza numero 77  resa pubblica il 19 aprile 2018

La corte costituzionale censura il Parlamento e il governo del 2014 e dichiara l'illegittimità costituzionale della norma sulla condanna al pagamento delle spese processuali

Corte costituzionale, sentenza numero 77 resa pubblica il 19 aprile 2018

23/04/2018 Il tribunale di Torino e il tribunale di Reggio Emilia, quali giudice del lavoro, hanno sollevato la questione della legittimità costituzionale dell'articolo 92 del codice di procedura civile che, dopo la riforma del 2014 imponeva al giudice di condannare al pagamento delle spese processuali la parte soccombente. La condanna al pagamento delle spese era obbligatoria perché quel... [Leggi tutto]
Cassazione sez. lavoro num. 9126 12 aprile 2018.

Il patteggiamento penale costituisce prova contro il lavoratore licenziato per motivi disciplinari.

Cassazione sez. lavoro num. 9126 12 aprile 2018.

14/04/2018 Un lavoratore è stato accusato dalla Procura della Repubblica di aver detenuto alcune piantine di marijuana e di altri attrezzi quali una trincia tabacco per la preparazione di sigarette e composti di pipa, sacchetti di plastica , alcuni semi di marijuana; nell’ipotesi accusatoria vi era anche l’ipotesi dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il lavoratore avanti il giudice... [Leggi tutto]
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 5 dicembre 2017 – 8 marzo 2018, n. 5523

La posta elettronica normale non ha valore di prova sicura

Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 5 dicembre 2017 – 8 marzo 2018, n. 5523

10/03/2018 Il tribunale di Roma rigettava la domanda di impugnazione di un licenziamento per giusta causa. La società aveva contestato al lavoratore che era dirigente e responsabile, all’epoca dei fatti, dell’Area Territoriale Sales Consumer di aver posto in essere "una condotta irregolare in merito all’applicazione della procedura cd. "rivalutazioni di magazzino" che, secondo... [Leggi tutto]
Lo dice la Corte di Appello di Milano

Si può essere testimoni per un collega sugli stessi fatti che hanno causato il proprio licenziamento

Lo dice la Corte di Appello di Milano

24/11/2017 La Corte di Appello di Milano ha affermato la piena capacità ad essere sentito come testimone di un lavoratore chiamato a deporre sui medesimi fatti che hanno comportato il suo licenziamento disciplinare. Per la Corte non si può testimoniare  solo se esiste  un interesse che legittimi l’intervento del testimone  nella causa dove dovrebbe rendere le sue... [Leggi tutto]
Lo dice il giudice Mariani del tribunale di Milano

Il lavoratore ha l'obbligo contrattuale di sottoporsi alla visita medico-legale in una procedura di accertamento tecnico preventivo

Lo dice il giudice Mariani del tribunale di Milano

22/11/2017 A seguito di numerose assenze per malattia di un lavoratore, l'azienda si rivolge al tribunale del lavoro affinché disponga un accertamento tecnico preventivo mirato a descrivere lo stato di salute del lavoratore, per verificare se questi è o era durante i periodi di astensione dal lavoro affetto da vera infermità. "Il consulente medico avrebbe dovuto specificare quale... [Leggi tutto]

Per far valere un diritto occorre essere ben difesi: diversamente si perde anche se si ha ragione

23/01/2017   Una lavoratrice ha proposto domanda di risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali conseguenti dalle condotte mobbizzanti subite dal datore di lavoro. Il tribunale ha respinto la domanda. La corte d'appello di Milano ha confermato la decisione del tribunale sostenendo che la domanda di risarcimento non poteva essere accolta perché il danno da mobbing non è un... [Leggi tutto]

Il datore di lavoro non ha diritto all'accesso delle dichiarazioni testimoniali rese dai lavoratori agli ispettori

23/02/2016   Il Consiglio di Stato nega il diritto all'accesso dell'impresa ai documenti contenenti le dichiarazioni rese in sede ispettiva dai lavoratori. Il rifiuto é motivato dall'esigenza di "prevenire eventuali atti di ritorsione o indebite pressioni da parte del datore di lavoro" nei confronti dei dipendenti che hanno rilasciato le dichiarazioni e "a preservare in un contesto... [Leggi tutto]

Le pretese economiche devono essere contestate in modo specifico.

20/10/2015   Il processo del lavoro ha delle regole rigorose che devono essere sempre osservate, a pena di decadenza definitiva. Una di queste regole è rappresentata dall'onere che il datore di lavoro ha di contestare in modo specifico il conteggio presentato dal lavoratore a sostegno delle sue domande di pagamento. Nel caso in cui il datore Di lavoro si dovesse limitare ad una... [Leggi tutto]
Cassazione  2015, n. 14928

La discriminazione onere del lavoratore, la giustificazione del licenziamento onere del datore di lavoro

Cassazione 2015, n. 14928

19/07/2015 Il fatto: il Tribunale respingeva la domanda proposta da un lavoratore di annullamento/nullità del licenziamento. Il giudice riteneva non dimostrato il carattere ritorsivo o discriminatorio del licenziamento, mentre ha ritenuto  sussistente il giustificato motivo oggettivo del licenziamento dedotto dal datore di lavoro.  La Corte di appello nel confermare la... [Leggi tutto]
Corte Costituzionale, sentenza 29 aprile – 13 maggio 2015, n. 78.

La Corte Costituzionale afferma che contro l'ordinanza sul licenziamento decide lo stesso giudice che l'ha emessa

Corte Costituzionale, sentenza 29 aprile – 13 maggio 2015, n. 78.

17/05/2015  La legge Fornero, n. 92 del 2012, entrata in vigore il 18 luglio, prevede che quando si impugna un licenziamento e si chiede l'applicazione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, con la reintegrazione nel posto di lavoro, si debba seguire un particolare rito processuale e che in questo rito non possono essere proposte domande diverse da quelle aventi ad oggetto la reintegrazione... [Leggi tutto]
Cassazione sentenza  n. 5717/2015

Il ricorso contro il licenziamento va depositato velocemente

Cassazione sentenza n. 5717/2015

29/03/2015 Il fatto La corte di appello di Catanzaro ha considerato tempestiva l'impugnazione del licenziamento proposta con ricorso depositato il 21 gennaio 2013 considerando rispettato il termine di 270 giorni di cui all’art. 6 della legge 604 del 1966 come modificato dall'art 32 della legge n. 183 del 2010, che prevede il termine di sessanta giorni per l'impugnazione del licenziamento e... [Leggi tutto]
processualmente ammissibile

La registrazione occulta ha valore di prova piena

processualmente ammissibile

29/01/2015 Il datore di lavoro contesta, tra l'altro, ad un dipendente che ha licenziato per motivi disciplinare di aver tentato una registrazione non autorizzata, , della conversazione avuta con i superiori. La Corte di Cassazione, in modo chiaro e limpido ha affermato che " la registrazione fonografica di un colloquio tra persone presenti rientra nel genus delle riproduzioni meccaniche di cui... [Leggi tutto]

E’ lecito produrre nella causa i documenti aziendali anche se riservati

05/12/2014 La Corte d'appello ha dichiarato illegittimo il licenziamento disciplinare intimato a R.D.M. per avere, nel corso del giudizio da lei instaurato per il conseguimento d'un superiore inquadramento contrattuale, prodotto in fotocopia documenti aziendali ritenuti riservati. La Corte di Cassazione confermando la sentenza dei giudici di merito ha affermato il seguente principio: “Questa... [Leggi tutto]
Giurisprudenza altalenante

La Cassazione si divide sulla ripartizione dell'onere nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Giurisprudenza altalenante

12/01/2020 La corte di appello di Palermo, in una controversia su un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ha affermato che l'onere probatorio a carico dell'azienda non doveva essere inteso "in modo rigido, dovendosi esigere dal medesimo lavoratore una collaborazione nell'accertamento di un possibile ricollocamento nell'assetto organizzativo aziendale, nella specie non realizzata." Nella... [Leggi tutto]
L'ente ha l'onere di dare la prova dell'esistenza della subordinazione della pestazione

Onere della prova a carico dell’ente previdenziale

L'ente ha l'onere di dare la prova dell'esistenza della subordinazione della pestazione

03/01/2020 Sulla ripartizione dell’onere probatorio nei giudizi aventi ad oggetto il pagamento di contributi e sanzioni derivanti da un accertamento ispettivo in materia di lavoro, può affermarsi il principio generale derivante dall’art. 2697 cc , ormai consolidato in giurisprudenza, che l’onere della prova della sussistenza dell’obbligo contributivo incombe... [Leggi tutto]