il lavoratore ha diritto all'equo premio

Se c'è una invenzione

il lavoratore ha diritto all'equo premio

31/12/2019   Il riconoscimento dell'equo premio previsto dal R.D. n. 1127 del 1939, art. 23, comma 2, non spetta al lavoratore inventore nel caso in cui l'attività di invenzione costituisca l'oggetto precipuo delle mansioni. La Corte di Cassazione a proposito di invenzione, per ultimo e tra le tante pronunce, ha così sintetizzato la normativa vigente. “Il R.D. n. 1127... [Leggi tutto]
Cassazione sez. Lavoro num. 1644 Anno 2018

Il patto di conglobare nel superminimo vari istituti di legge e di contratto collettivo è legittimo.

Cassazione sez. Lavoro num. 1644 Anno 2018

19/03/2018 Una lavoratrice, dipendente di una testata giornalistica, ha avuto l’attribuzione di un superminimo come equivalente del compenso per il lavoro straordinario, del lavoro festivo, domenicale e dell’indennità di recupero della produttività. La lavoratrice, dopo alcuni anni, ha impugnato l’accordo, sostenendo di avere diritto al pagamento, oltre del... [Leggi tutto]

LA RETRIBUZIONE A CERTE CONDIZIONI SI PUÒ ANCHE DIMINUIRE

24/12/2015 Il principio ferreo  è che la retribuzione pattuita non può essere diminuita, come statuisce l' ART. 2103 del codice civile. Il lavoratore ha diritto a mantenere l'integrità del suo trattamento economico. Ma nel corso del rapporto di lavoro il datore di lavoro e il lavoratore possono modificare la misura del trattamento economico a condizione che questa... [Leggi tutto]

Indennità maneggio denaro: il CCNL del commercio prevede come condizione la responsabilità sugli ammanchi.

28/09/2017 Il tribunale di Milano decidendo sull’indennità maneggio denaro di una commessa di supermercato ha pronunciato la seguente massima che ben interpreta la natura e l’essenza dell’istituto. L’indennità maneggio denaro per essere corrisposta deve essere prevista dal contratto collettivo o dalla pattuizione tra il lavoratore e il datore di lavoro. Il contratto... [Leggi tutto]

Principio della irriducibilità della retribuzione

21/01/2014 Il nostro codice civile, a tutela del rapporto di lavoro subordinato, contiene il principio della irriducibilità della retribuzione. Secondo questo principio il lavoratore ha diritto a percepire la retribuzione che ha pattuito con il datore di lavoro. Ogni patto contrario tra datore di lavoro e lavoratore è nullo. Il lavoratore, che ha sottoscritto consapevolmente la riduzione... [Leggi tutto]
 L’uso aziendale consolidato impedisce la revoca aziendale di quell’indennità

Svolge mansioni di esattore del pedaggio; percepisce l’indennità maneggio denaro. Cambiano le mansioni ma negli anni successivi continua a percepire la medesima indennità

L’uso aziendale consolidato impedisce la revoca aziendale di quell’indennità

12/01/2020 La Milano Serravalle cambia le mansioni di un impiegato che maneggiava denaro ma continua a corrispondergli indennità di maneggio denaro come se le mansioni non fossero state mutate. Questa indennità viene ugualmente corrisposta negli anni successivi. La società dopo 4 anni dal mutamento delle mansioni, e dopo aver ugualmente corrisposto quell’indennità... [Leggi tutto]
Quest'obbligo sussiste fin dall'entrata in vigore della legge n. 276/2003

Il committente risponde in solido per il pagamento del trattamento di fine rapporto

Quest'obbligo sussiste fin dall'entrata in vigore della legge n. 276/2003

08/01/2020 Un lavoratore presta la sua attività lavorativa in un appalto di servizi alle dipendenze di una cooperativa che aveva avuto l'appalto da una terza società. Non avendo avuto la corresponsione del trattamento di fine rapporto dalla cooperativa alle dipendenze della quale ha prestato la sua attività lavorativa, ha chiamato avanti il Tribunale di Roma per chiederne il... [Leggi tutto]
Lo afferma il Tribunale sez. Lavoro di Torino in una sentenza del mese di agosto del 2019.

Il contratto collettivo della vigilanza privata non armata prevede una retribuzione ingiusta, al di sotto della soglia di povertà

Lo afferma il Tribunale sez. Lavoro di Torino in una sentenza del mese di agosto del 2019.

03/01/2020 Le guardie giurate non armate addette alle attività di portierato per la custodia-sorveglianza e al controllo degli accessi e alla  regolazione del flusso di persone e merci hanno diritto all’applicazione di un contratto collettivo che assicuri loro una retribuzione adeguata ad una vita libera e dignitosa. Il tribunale ha rilevato che il contratto collettivo del settore... [Leggi tutto]
Anche se non è previsto esplicitamente l’obbligo di dover ripianare gli eventuali ammanchi

Se il lavoratore maneggia denaro, gli spetta sempre l’indennità cassa

Anche se non è previsto esplicitamente l’obbligo di dover ripianare gli eventuali ammanchi

03/01/2020 La Corte d'appello di Roma respingeva l’impugnazione proposto dalla s.r.l. Roma avverso la decisione di primo grado che aveva dichiarato il diritto della lavoratrice alla corresponsione, , dell'importo complessivo di euro 3.037,29 a titolo di indennità di cassa, oltre accessori di legge. Dalla prova testimoniale assunta “era emerso che la lavoratrice, addetta alla... [Leggi tutto]

La retribuzione non sempre è irriducibile

17/01/2014 La corte di cassazione con la sentenza n. 11362 dell'8 maggio 2008 in materia di mutamento del trattamento retributivo del lavoratore subordinato ha ribadito il seguente principio: "il principio dell'irriducibilità della retribuzione, dettato dall'art. 2103 c.c., implica che la retribuzione concordata al momento dell'assunzione non è riducibile neppure a seguito di accordo tra... [Leggi tutto]

Dimissioni per giusta causa

Dimissioni per giusta causa

Il lavoratore ha la facoltà di risolvere il rapporto di lavoro nel caso in cui  si verifichi una giusta causa che impedisca la prosecuzione del rapporto anche in via temporanea. Se ricorre la giusta causa delle dimissioni lavoratore ha diritto di percepire anche l’indennità di preavviso (art.2119 cod. civ.).

 Non rientra nella  giusta il fallimento dell'imprenditore o la liquidazione coatta amministrativa.

 Si configura come  giusta causa di  dimissioni:

 - il mancato o ritardato pagamento della retribuzione o degli istituti di retribuzione differita ( 13^, 14^ ferie, rol, premi aziendali, dequalificazione, la soppressione unilaterale del superminimo pattuito);

   -la riduzione unilaterale del trattamento retributivo

  -la violazione delle norme sull’orario di lavoro, sul riposo giornaliero, e sul riposo settimanale;

 - la mancata regolarizzazione della posizione contributiva;

 - il comportamento offensivo o ingiurioso o mobbizzante  del datore di lavoro;

 - la pretesa del datore di lavoro di prestazioni illecite;

  -la mancata adozione delle misure di sicurezza e di tutela della salute.

  -il trasferimento individuale o collettivo;

   -qualsiasi altro comportamento trasgressivo del datore di lavoro di natura tale da non consentire nemmeno in via provvisoria la prosecuzione del rapporto di lavoro.