IL RAPPORTO DI LAVORO SI RISOLVE CON IL SEMPLICE PREAVVISO

SE L’AZIENDA CHIUDE, LA GRAVIDANZA NON SOSPENDE L’EFFICACIA DEL LICENZIAMENTO.

IL RAPPORTO DI LAVORO SI RISOLVE CON IL SEMPLICE PREAVVISO

29/06/2020 Con ricorso depositato presso la Cancelleria del tribunale di Milano una lavoratrice chiamare in causa il suo datore di lavoro per far dichiarare la nullità del licenziamento con la condanna a reintegrarla nel posto di lavoro nonché a corrisponderle un’indennità mensile corrispondente alla retribuzione globale di fatto di € 1.700,83 , dalla data del... [Leggi tutto]
dall’inizio della gestazione fino al compimento dell’età di un anno del bambino

LAVORATRICE MADRE, DIRITTO ALLA CONSERVAZIONE DEL POSTO

dall’inizio della gestazione fino al compimento dell’età di un anno del bambino

05/02/2014   In tema di tutela della lavoratrice madre, la deroga al divieto di licenziamento di cui all’art. 54, comma 3, lett. b), del D.Lgs. 151/2001, dall’inizio della gestazione fino al compimento dell’età di un anno del bambino, opera solo in caso di cessazione dell’intera attività aziendale. Dal testo letterale della norma si evince chiaramente... [Leggi tutto]
condotta vessatoria

Violenza privata - Mobbing

condotta vessatoria

16/01/2020 La condotta molesta e vessatoria posta in essere dal datore di lavoro o dai suoi collaboratori integrante il fenomeno del mobbing sul luogo di lavoro può configurare anche ipotesi di reato ( minaccia, violenza privata, diffamazione, ingiuria lesioni personali ). (Cassazione penale Sentenza, Sez. IV, 21/09/2006, n. 30075 - R. ed altri)  [Leggi tutto]
L'azienda non deve essere luogo di martirio

In azienda i maltrattamenti trattati come se accaduti in famiglia.

L'azienda non deve essere luogo di martirio

16/01/2020 La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi su questo fatto: la Corte d'appello di Torino ha assolto il presidente di una società per il reato di lesioni personali e maltrattamenti per presunti reati commessi in danno di una dipendente. Per la corte di appello non sussistono i presupposti del cosiddetto. mobbing sussumibile nella fattispecie prevista dei... [Leggi tutto]
 Cassazione sez. Lavoro ordinanza n. 3977, 2018

Lo straining (stress forzato) forma attenuata di mobbing: fonte di responsabilità risarcitoria contro il datore di lavoro

Cassazione sez. Lavoro ordinanza n. 3977, 2018

16/01/2020 English version   Il tribunale di Brescia ha condannato il  datore di lavoro al risarcimento dei danni subiti dalla dipendente liquidato in euro 11.329. La dipendente era stata dichiarata inidonea all'insegnamento ed era stata assegnata alla segreteria della scuola; dopo questa assegnazione è sorta tensione con la dirigenza scolastica allorquando la lavoratrice aveva... [Leggi tutto]
Licenziamento possibile se la prova non si supera

PATTO DI PROVA E GRAVIDANZA

Licenziamento possibile se la prova non si supera

13/01/2014 Quesito: una lavoratrice, assunta in  prova  è rimasta  incinta , può essere  licenziata ? La prova può essere sospesa per le assenze dovute alla gravidanza? RISPOSTA Sul licenziamento Una lavoratrice in stato di gravidanza può benissimo essere licenziata al pari di un qualsiasi altro lavoratore che non abbia superato la prova. Nel caso della... [Leggi tutto]
dalla gravidanza fino ad un anno di età del bambino

Tutela della maternità, divieto assoluto di licenziamento

dalla gravidanza fino ad un anno di età del bambino

07/01/2014 Le lavoratrici non possono essere licenziate dall'inizio del periodo di gestazione fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro previsto dall'articolo 4 della presente legge, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino. Il divieto di licenziamento opera in connessione con lo stato oggettivo di gravidanza e puerperio, e la lavoratrice, licenziata nel corso... [Leggi tutto]

Pandora, la prima donna della mitologia greca che inaugura la discriminazione di genere

 Narra un mito greco che la prima donna mandata sulla terra dagli dei fosse Pandora, e che fosse stata inviata per punire gli uomini della loro superbia. In un tempo lontanissimo, infatti, sulla terra esistevano solo esseri di sesso maschile, quando l’eroe Prometeo (colui che guarda avanti), amico degli uomini, volle portar loro il fuoco e quindi il progresso.  Gli dei, irati per questo atto di disobbedienza, condannarono Prometeo ad una pena atroce e gli uomini ad aver bisogno delle donne.  A Pandora gli dei avevano donato sia un bell’aspetto che un cuore menzognero ed un’indole ambigua. La prima donna era stata definita “un male così bello” che nessuno le poteva sfuggire.   Ora, il fratello di Prometeo,  che si chiamava Epimeteo, un giovane impulsivo che non pensava alle conseguenze delle sue azioni ( il suo nome significa “vedo dopo”), si invaghì di Pandora e la portò nella sua casa. Alla donna era stato detto che non avrebbe dovuto mai aprire un certo vaso: quale migliore raccomandazione per cedere alla tentazione di aprirlo? Il vaso venne aperto. Fu così che tutti i mali, prima sconosciuti agli esseri umani, si diffusero sulla terra. Ma, per fortuna, sul fondo del vaso rimase attaccata solo la speranza, unica consolazione per l’umanità. 

 Il mito greco con questa narrazione ci fornisce la spiegazione sulle ragioni della differenza di genere attribuendo la radice di tutti i mali del mondo alla donna. Nella mitologia greca e nei secoli successivi, la posizione della donna è stata sempre connotata da emarginazione e discriminazione perché nel pensiero filosofico le si è attribuita la causa di tutti i mali del mondo. La donna nella nostra storia meno recente non ha mai avuto ruoli, tranne rarissimi casi. A questa concezione negativa della mitologia greca fa da parallelo, sulla riva opposta del mare Egeo, anche la narrazione del libro della genesi con la figura di Eva che, con il suo comportamento, ha causato la sua definitiva cacciata, insieme a quella di Adamo, dal paradiso terrestre. La cultura occidentale moderna affonda le sue radici nella storia e nei valori greco-giudaico-cristiani. Ben si comprende, quindi, la dura lotta delle donne per conquistare nell'epoca moderna la parità di genere sul lavoro. Pandora ed Eva, anche ai giorni nostri, costituiscono il subconscio e la subcultura con cui occorre confrontarsi nella lotta quotidiana per conquistare la parità di genere nella società, nelle istituzioni e anche sul luogo di lavoro.  

 

Divieto di discriminazione
è vietata la discriminazione fondata sul sesso avente ad oggetto:
l'accesso al lavoro, il trattamento retributivo, i premi, la qualifica,  le mansioni, la carriera e ogni altro aspetto del trattamento economico e normativo.
la discriminazione può essere diretta o indiretta. La discriminazione indiretta si ha quando un comportamento o una condotta che appaiono essere neutri in realtà discriminano in ragione del sesso.

 Dimissioni e maternità

La risoluzione consensuale del rapporto o la richiesta di dimissioni presentate dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza, e dalla lavoratrice o dal lavoratore durante i primi tre anni di vita del bambino o nei primi tre anni di accoglienza del minore adottato o in affidamento, o, in caso di adozione internazionale, nei primi tre anni, devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio. A detta convalida e' sospensivamente condizionata l'efficacia della risoluzione del rapporto di lavoro.