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Incombe sul lavoratore l'onere di dare la prova del mobbing

Cassazione sentenza 8804/2014

Un lavoratore, dipendente della Regione Autonoma Valle d'Aosta, si rivolgeva al tribunale di Aosta su esponendo di aver subito un infarto al miocardio imputabile al datore di lavoro per il sovraccarico di lavoro, le vessazioni di un superiore gerarchico configurante Mobbing e la sottoposizione a procedimenti penali, successivamente archiviati, collegati all'attività lavorativa. Su questa base chiedeva la condanna della regione autonoma al risarcimento dei danni biologici, da Mobbing, morali e alla vita di relazione.

Il tribunale, prima, la corte d'appello, dopo, escludevano che la regione fosse incorsa in violazione dei doveri di protezione, sicurezza e tutela della salute del dipendente e respingevano la domanda risarcitoria.

Gli stessi giudici rilevavano che dagli atti di causa non era emersa una condotta di mobbing posta in essere a danno del dipendente da parte del suo superiore.

Diego Rivera Wallpaper - Wallpaper PandaPer la corte di cassazione le domande del lavoratore dovevano essere respinte perché egli "non aveva assolto al proprio preliminare onere di dimostrare l'esistenza di una condotta datoriale inadempiente agli obblighi che derivano dell'osservanza delle misure che devono essere adottate per tutelare l'integrità fisica e la personalità morale del prestatore di lavoro". Per la Corte "vi è una ripartizione dell'onere probatorio come delineato dalla consolidata giurisprudenza della corte che non consente l'accoglimento delle domande del lavoratore. 

Per la corte di cassazione la ripartizione dell'onore probatorio si atteggia nel seguente modo :"Al fine dell'accertamento della responsabilità, di natura contrattuale, del datore di lavoro di cui all'art. 2087 cod. Civ. incombe sul lavoratore che lamenti di aver subito, a causa dell'attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l'onere di provare l'esistenza di tale danno, come pure la nocività dell'ambiente di lavoro, nonché il nesso tra l'uno e l'altro elemento, mentre grava sul datore di lavoro, una volta che il lavoratore abbia provato le predette circostanze, l'onere di provare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, ovvero di aver adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi del danno medesimo". Cassazione n. 8804/2014.

Il fenomeno del mobbing è molto complesso da definire. Comunque, si tratta di un sistematico maltrattamento consumato dal datore di lavoro contro il suo sottoposto collaboratore. Dal film Tempi Moderni di Charlie Chaplin possiamo trarne una efficace ricostruzione e visione. www.youtube.com/watch?v=YiHbKZcLqy8

La Foto: Opera di Diego Rivera pittore e autore di murales, messicano (1886-1957). E’ famoso per la tematica sociale delle sue opere ,realizzate in gran parte in edifici pubblici. I suoi murales raccontano le vicende del suo popolo e si avvalgono di uno stile descrittivo e folkloristico, che coniuga il moderno con l’antico.

 

 

 

 

 

 

 

 

La donna nella Grecia classica e dintorni

Da Ippocrate in poi, molte teorie venivano formulate dalla medicina greca a proposito della capacità riproduttiva della donna, ed alcune erano estremamente fantasiose.

Si pensava infatti che l’utero “vagasse” per il corpo femminile se la donna non aveva rapporti e che quindi l’unico rimedio fosse il matrimonio. 

Nel frattempo, alcuni medici consigliavano di legare la donna su una scala a testa in giù e scuoterla finché l’utero non fosse ritornato nella sua sede naturale; oppure, se era arrivato al cervello, si cercava di farlo scendere facendo annusare alla malcapitata sostanze maleodoranti.  E così via.

La donna nubile era considerata con malevolenza all’interno della famiglia, in cui non aveva un ruolo preciso; solo sposandosi, acquisiva uno status sociale consono.

 Anche il pensiero filosofico non era da meno riguardo alla differenza di genere: lo stesso Platone (considerato impropriamente paladino della parità tra maschio e femmina) riteneva che, per la teoria della reincarnazione, se un essere di sesso maschile operava male nella vita si sarebbe ritrovato dopo la morte ingabbiato in un corpo femminile. 

 Ad Atene, pur essendo il matrimonio monogamico, l’uomo poteva avere ben tre donne: la moglie, che gli assicurava la legittimità dei figli, una concubina ed una etera, che lo accompagnava nei banchetti pubblici ed era in grado di conversare di svariati argomenti.  La moglie, anche se non era relegata in casa, non aveva occasione di intessere relazioni sociali, ma era isolata nell’ambito della famiglia, priva di una vera educazione e di possibilità reali di socializzazione.

Anche ai giorni nostri, le donne devono fronteggiare sul lavoro il mobbing e la discriminazione di genere. Non è difficile comprendere perché ciò possa avvenire, considerati anche questi precedenti storici dei nostri antenati scientifici, letterari e filosofici che, pur nella loro cultura, hanno sempre attribuito alla donna un ruolo marginale e di sottomissione.

 

Nella foto: vaso greco che raffigura la nascita di Bacco dalla coscia di Zeus; aspirazione all'autosufficienza maschile. Opera esposta nel museo nazionale archeologico di Taranto.