Sotto la legge Fornero del 2012, senza comparazione vi è la reintegrazione nel posto di lavoroo

NEL LICENZIAMENTO COLLETTIVO LA COMPARAZIONE SOGGETTIVA DEVE ESSERE FATTA TRA TUTTI I LAVORATORI OCCUPATI NEI VARI APPALTI.

Sotto la legge Fornero del 2012, senza comparazione vi è la reintegrazione nel posto di lavoroo

29/06/2020 Con ricorso avanti il tribunale di Milano alcune lavoratrici dipendenti di una cooperativa, ma applicate presso un grosso albergo metropolitano in esecuzione di un appalto per i servizi di pulizia e facchinaggio, hanno riferito di essere state licenziate con la procedura del licenziamento collettivo. Il licenziamento   aveva riguardato le sole lavoratrici addette a quel solo appalto... [Leggi tutto]
La legge non lo prevede e non viola nessun principio costituzionale

Chi assiste un familiare con handicap non ha diritto a maggiore punteggio nei criteri di scelta del licenziamento collettivo

La legge non lo prevede e non viola nessun principio costituzionale

17/10/2019 La Corte di appello di Roma, pronunziando in sede di reclamo, ha confermato il rigetto della domanda di un lavoratore licenziato a conclusione della procedura di licenziamento collettivo. La Corte di appello, nella sua motivazione, ha affermato che la fruizione dei permessi per l'assistenza di familiare disabile non costituiva titolo, ai sensi della legge n. 223 del 1991, per l'attribuzione... [Leggi tutto]
 Questa indicazione deve consentire la trasparenza della procedura anche nell’interesse del lavoratore licenziato

Nella procedura di licenziamento collettivo occorre indicare in modo specifico i criteri di scelta del personale che si licenzia

Questa indicazione deve consentire la trasparenza della procedura anche nell’interesse del lavoratore licenziato

11/04/2019 L’azienda intima il licenziamento nell’ambito di una procedura di riduzione del personale ai sensi della legge sul licenziamento collettivo del 1991. La corte di appello, riformando la sentenza del tribunale, ha condannato il datore di lavoro al pagamento dell’indennità risarcitoria in misura pari a 24 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto... [Leggi tutto]
Il lavoratore si salva grazie alle previsioni del contratto collettivo

La Corte di Appello si divide dal tribunale nella ricostruzione dei fatti e ordina la reintegrazione nel posto di lavoro

Il lavoratore si salva grazie alle previsioni del contratto collettivo

22/03/2019   L’azienda ha contestato al suo dipendente di avere rivolto insulti e minacciato il superiore gerarchico alla presenza di altri colleghi a motivo di una presunta impropria distribuzione dei compiti e dei ruoli operata da detto responsabile, comportamento accompagnato da un pugno sulla scrivania e dalla rottura della maniglia di un porta, chiusa violentemente. La società... [Leggi tutto]
Il punteggio deve avere dei criteri improntati a buona fede

I criteri di scelta del personale da licenziare non devono essere adottati per colpire i lavoratori indesiderati

Il punteggio deve avere dei criteri improntati a buona fede

06/01/2019 Un supermercato avvia una procedura di licenziamento collettivo che si conclude senza un accordo sindacale. Procedendo nell’individuazione dei lavoratori da licenziare, il supermercato adotta un criterio selettivo in cui le sue esigenze tecnico-organizzative del lavoro in turno hanno avuto attribuiti 10 punti rispetto ai criteri della anzianità di servizio (massimo 4 punti) e dei... [Leggi tutto]
é il lavoratore che deve darne la prova

Per il mobbing lavorativo occorre una pluralità di comportamenti vessatori del datore di lavoro

é il lavoratore che deve darne la prova

11/12/2018 Un lavoratore promuove un’azione risarcitoria chiamando avanti il tribunale, il suo datore di lavoro,  la Ansaldo Breda spa, perché venisse condannata al risarcimento dei danni subiti in conseguenza di una condotta di mobbing. La domanda è stata respinta sia dal tribunale che dalla Corte di Appello perché l’attività istruttoria espletata dal... [Leggi tutto]
L’elenco e i criteri adottati nella scelta dei licenziandi deve essere inviata entro 7 giorni.

Nel licenziamento collettivo, le forme e le scadenze devono essere rigorosamente osservate anche se ad essere licenziati dovranno essere tutti i lavoratori.

L’elenco e i criteri adottati nella scelta dei licenziandi deve essere inviata entro 7 giorni.

07/11/2018 Conclusa la procedura di consultazione con le organizzazioni sindacali e comunicati i licenziamenti agli interessati, l’azienda ha l’obbligo di rendere noti entro 7 giorni dalla data di comunicazione dei licenziamenti stessi, l’elenco dei lavoratori licenziati, con i criteri di scelta adottati nella individuazione del personale licenziato. Per assolvere questo... [Leggi tutto]
Lo dice la Cassazione

Nel licenziamento collettivo l'impresa deve trasmettere entro 7 giorni la scheda personale dei lavoratori licenziati. L'inosservanza del termine comporta l'inefficacia del licenziamento.

Lo dice la Cassazione

21/06/2018 Una società ha avviato una procedura di licenziamento collettivo all'esito della quale ha proceduto al licenziamento di tutte le sue maestranze, cessando l'attività imprenditoriale. La datrice di lavoro, però, dopo aver inviato la lettera di licenziamento al lavoratore interessato, ha provveduto ad inoltrare la comunicazione con l'elenco dei lavoratori licenziati alle... [Leggi tutto]
Solo gli istituti previdenziali posssono chiederne la restituzione

L’indennità di mobilità non si detrae dall’ammontare del risarcimento dei danni spettante per il risarcimento dei danni di un licenziamento collettivo illegittimo.

Solo gli istituti previdenziali posssono chiederne la restituzione

05/04/2018 Un lavoratore è stato licenziato a conclusione della procedura di licenziamento collettivo dalla Heinz Italia spa.  Il licenziamento è stato impugnato avanti il tribunale, che ha respinto la domanda, mentre la Corte di Appello l’ha accolto. Il lavoratore è stato reintegrato nel posto di lavoro con la condanna del datore di lavoro a corrispondergli la... [Leggi tutto]
Il lavoratore deve dedurre i fatti e darne la prova

Licenziamento collettivo: è il lavoratore a dover dare la prova della sua illegittimità

Il lavoratore deve dedurre i fatti e darne la prova

05/12/2017 Un lavoratore impugna il licenziamento collettivo di cui è stato destinatario, assumendo che era onere del datore di lavoro dare la prova giudiziale     dei fatti costitutivi di legittimità     del suo provvedimento. La Cassazione ha colto l'occasione per ribadire il principio giuridico che, invece, impone al lavoratore l'onere di dedurre in modo specifico... [Leggi tutto]
disciplina giuridica complessa e articolata

Il licenziamento collettivo

disciplina giuridica complessa e articolata

23/12/2015 L'impresa con più di 15 addetti che ritenga,  nell'arco di 120 giorni , di non essere in grado di garantire il reimpiego a tutti i lavoratori, ha facoltà di avviare la procedura di mobilità  della legge 223 /1991. La procedura si avvia con la comunicazione preventiva, per iscritto, alle rappresentanze sindacali aziendali. La comunicazione deve... [Leggi tutto]
Il giudice può solo verificare che la procedura si sia svolta correttamente

Licenziamento collettivo e controllo giurisdizionale

Il giudice può solo verificare che la procedura si sia svolta correttamente

23/04/2014 Il giudice nel licenziamento collettivo deve solo verificare la correttezza della procedura adottata dall’impresa nell’intimazione del licenziamento. Il merito della procedura è sottratto ad ogni controllo giurisdizionale. Questo principio giuridico è stato così sintetizzato dalla corte di cassazione che ha confermato un indirizzo già consolidato nel... [Leggi tutto]
Anche il curatore ha l'obbligo di osservare la procedura sul licenziamento collettivo

Fallimento e licenziamento collettivo

Anche il curatore ha l'obbligo di osservare la procedura sul licenziamento collettivo

22/01/2014 In tema di licenziamenti collettivi, la disciplina prevista dagli art. 3, 4, 5 e 24 della l. n. 223/91 ha un carattere assolutamente generale ed è obbligatoria anche nell'ipotesi in cui, nell'ambito di una procedura concorsuale, risulti impossibile la continuazione dell'attività aziendale; il dovere del curatore di tutelare gli interessi del fallimento, infatti, non esclude il... [Leggi tutto]
Il controllo spetta solo alle organizzazioni sindacali

La mannaia del licenziamento collettivo

Il controllo spetta solo alle organizzazioni sindacali

21/01/2014 La corte di cassazione conferma la sua interpretazione restrittiva per il lavoratore della normativa sui licenziamenti collettivi. Secondo questa giurisprudenza della corte di cassazione , “la legge n. 223 del 1991, nel prevedere agli artt. 4 e 5 la puntuale, completa e cadenzata procedimentalizzazione del provvedimento datoriale di messa in mobilità/licenziamento collettivo, ha... [Leggi tutto]

Giornalisti e licenziamento collettivo

03/01/2020 La corte di Cassazione, con indirizzo ormai consolidato, afferma che  la disciplina del licenziamento collettivo di cui alla legge 223 del 23 luglio 1991, è una “disciplina a carattere generale di cui è prevista l'eccezionale non applicazione solo nei casi di scadenza dei rapporti di lavoro a termine, di fine lavoro nelle costruzioni edili e nei casi di attività... [Leggi tutto]
La disciplina della legge Fornero del 2012

Il licenziamento invalido nella procedura di mobilità

La disciplina della legge Fornero del 2012

25/04/2017  La legge Fornero, n. 92/2012, entrata in vigore il 18 luglio 2012, ha modificato le conseguenze del licenziamento invalido intimato a conclusione della procedura del licenziamento collettivo. Le novità sono contenute nella nuova formulazione deell'art. 5 comma 3 della legge n. 223 del 1991.  Questo comma adesso prevede che - "Qualora il licenziamento sia... [Leggi tutto]

Cancellazione del lavoratore dalla lista di mobilità

15/12/2014 Il lavoratore è cancellato dalla lista di mobilità e decade dai trattamenti e dalle indennità quando: a ) rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione professionale autorizzato dalla Regione o non lo frequenti regolarmente; b ) non accetti l'offerta di un lavoro che sia professionalmente equivalente ovvero, in mancanza di questo, che presenti... [Leggi tutto]

Criteri di scelta dei lavoratori da licenziare.

15/12/2014 Nella procedura del licenziamento collettivo l'individuazione dei lavoratori da licenziare deve avvenire, in relazione alle esigenze tecnico-produttive ed organizzative del complesso aziendale, nel rispetto dei criteri previsti da contratti collettivi stipulati con i sindacati, ovvero in mancanza di questi contratti, nel rispetto dei seguenti criteri, in concorso tra loro: a ) carichi di... [Leggi tutto]

Procedura del licenziamento collettivo

14/12/2014   L'impresa, con più di 15 addetti , che ritenga, nell'arco di 120 giorni , di non essere in grado di garantire il reimpiego a tutti i lavoratori ha facoltà di avviare la procedura di licenziamento collettivo .La procedura si avvia con la comunicazione preventiva per iscritto alle rappresentanze sindacali aziendali. La comunicazione deve contenere indicazione: dei... [Leggi tutto]

Comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro agli enti amministrativi

Entro 5 giorni dalla data risoluzione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto ad informare il Centro per l’impiego competente della cessazione del rapporto di lavoro (art. 21, comma 1, Legge n. 264/1949).

 La comunicazione di cessazione deve essere eseguita anche in presenza di un rapporto di lavoro a termine, allorché avvenga in data antecedente alla data di fine rapporto comunicata al momento della sua instaurazione, proroga o trasformazione. Va comunicata inoltre anche la risoluzione posticipata nel caso del contratto a tempo determinato che si prolunghi per prosecuzione di fatto.

 L’omessa comunicazione è punita con una sanzione amministrativa da € 100 a € 500, per ciascun lavoratore interessato (art. 19, comma 3, D.lgs.276/2003).