Contratti a termine meno liberi e risarcimento dei danni maggiore per i lavoratori ingiustamente licenziati

Un 2018 al cardiopalma per il diritto del lavoro

Contratti a termine meno liberi e risarcimento dei danni maggiore per i lavoratori ingiustamente licenziati

03/01/2020 Il 2018 ormai è finito. Quest’anno per il diritto del lavoro è stato un anno al cardiopalma, ricco di novità e di passioni. Vi sono state sentenze della Corte Costituzionale e procedimenti legislativi che hanno modificato profondamente il quadro normativo e le condizioni dei lavoratori. Nella primavera abbiamo avuto una sentenza della Corte Costituzionale che... [Leggi tutto]
Non è necessario indicare il nome del lavoratore sostituito nelle realtà organizzative complesse

Nel contratto a termine il datore di lavoro ha l'onere di specificare le ragioni sostitutive

Non è necessario indicare il nome del lavoratore sostituito nelle realtà organizzative complesse

03/09/2019 L'Alitalia assume un lavoratore a tempo determinato per esigenze di sostituzione del personale assente per malattia. Il Tribunale di Milano ha dichiarato il contratto a termine nullo perché mancava nella lettera di assunzione il nome del lavoratore sostituito e la causale della sua assenza. Il datore di lavoro, per il Tribunale, ha avuto torto perché non aveva, comunque, dato... [Leggi tutto]
 La motivazione sulla necessità di apporre il termine al contratto di lavoro deve essere indicata in modo specifico in entrambi i casi.

Il Contratto a tempo determinato e il contratto di somministrazione a termine hanno la medesima disciplina

La motivazione sulla necessità di apporre il termine al contratto di lavoro deve essere indicata in modo specifico in entrambi i casi.

08/10/2018 Il jobs act ha liberalizzato nel 2015 il contratto a termine: durata 36 mesi senza più causale. Il decreto dignità del 2018 ha parzialmente ridotto la liberalizzazione del contratto a termine, prevedendo solo per i primi dodici mesi l’assenza di causale. Per poter, però, prolungare questo contratto oltre la durata dei 12 mesi e fino a un massimo di 24 mesi... [Leggi tutto]
Cassazione ordinanza numero 7336 del 23 marzo 2018

La motivazione dell'apposizione del termine deve assicurare la conoscenza del motivo

Cassazione ordinanza numero 7336 del 23 marzo 2018

26/03/2018 Un'azienda assume un lavoratore a tempo determinato. Il lavoratore è stato assunto a tempo determinato  perché provvedesse alla sostituzione del personale inquadrato nell'area operativa e di addetto al servizio recapiti presso l'ufficio postale, assente con diritto alla conservazione del posto di lavoro. La corte di appello ha ritenuto sufficientemente specifica la clausola... [Leggi tutto]

Nel contratto a termine è sempre necessaria la sottoscrizione della lettera di assunzione da parte del lavoratore

06/02/2018 Un datore di lavoro assume un lavoratore a tempo determinato;  all'inizio del rapporto di lavoro gli consegna la lettera di assunzione che contiene l'indicazione sul termine finale di cessazione del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro, però, non provvede a far sottoscrivere la lettera di assunzione con il termine  di cessazione  al lavoratore perchè lo... [Leggi tutto]
Ma il rapporto di lavoro continua tra le parti

Con la conversione a tempo indeterminato del contratto temporaneo, spetta solo il risarcimento da 2,5 a 12 mensilità di retribuzione

Ma il rapporto di lavoro continua tra le parti

10/05/2015 La Corte di Cassazione ha affermato un principio che si applica a tutti i rapporti di lavoro temporaneo. Il principio è il seguente "L'indennità prevista dall'art. 32 legge n. 183/2010 trova applicazione ogni qual volta vi sia un contratto di lavoro a tempo determinato per il quale operi la conversione in contratto a tempo indeterminato e, dunque, anche in caso di condanna del... [Leggi tutto]
Per uno la legge speciale per l'altro i principi generali

Contratto a termine nullo e somministrazione a termine nulla, differenti conseguenze risarcitorie

Per uno la legge speciale per l'altro i principi generali

22/08/2014 I due contratti di lavoro, caratterizzati dal termine finale di durata, si dividono nettamente sul piano delle conseguenze giuridiche risarcitorie, nel caso in cui siano colpiti da nullità. Il lavoratore ha diritto in entrambi i casi di essere considerato assunto a tempo indeterminato ma nel contratto a termine nullo il datore di lavoro é obbligato a risarcire forfettariamente... [Leggi tutto]
Il lavoratore deve comunicare il suo interesse ad essere riassunto

Diritto di precedenza per i lavoratori a termine nelle nuove assunzioni a tempo indeterminato

Il lavoratore deve comunicare il suo interesse ad essere riassunto

25/05/2014 L'azienda che assume un lavoratore con un contratto a tempo determinato deve far menzione nella lettera di assunzione  che il lavoratore, cessato il rapporto di lavoro,  ha il diritto di precedenza  nel caso in cui l'azienda dovesse procedere  a nuove assunzioni di lavoratori con contratto a tempo indeterminato per le stesse mansioni. Le condizioni essenziali per... [Leggi tutto]
Il contratto a termine è stato ampiamente liberalizzato

La nuova legge sul contratto a termine

Il contratto a termine è stato ampiamente liberalizzato

19/05/2014   Illustriamo la nuova disciplina del contratto a termine introdotta dal Governo Renzi  a modifica del decreto legislativo n. 268/2001. Si tratta del primo provvedimento del governo Renzi sul diritto del lavoro. La nuova norma sopprime la necessità delle ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo per la valida conclusione di un contratto a... [Leggi tutto]
Le semplici fluttuazioni di mercato non lo giustificano

Il contratto a termine é legittimo se sussistono le ragioni straordinarie ed occasionali.

Le semplici fluttuazioni di mercato non lo giustificano

28/04/2014 Il contratto a termine si configura come misura alla quale l'impresa può validamente ricorrere solo per sopperire ad esigenze momentanee e straordinarie. In assenza di queste condizioni il contratto a termine é nullo ed il rapporto di lavoro si trasforma a tempo indeterminato fin dal suo sorgere. Si tratta di una decisione della corte di cassazione che fa riferimento... [Leggi tutto]
Il termine non può superare i 36 mesi

Il nuovo contratto a temine del governo Renzi, per combattere la disoccupazione giovanile

Il termine non può superare i 36 mesi

21/03/2014   Il presidente della Repubblica ha emanato, su deliberazione del consiglio dei ministri del governo Renzi, in data 21 marzo 2014 un decreto-legge che modifica il contratto di lavoro subordinato a tempo determinato. Per una più facile lettura delle nuove norme, che modificano la precedente disciplina dei contratti a termine contenuta nel decreto legislativo 6 settembre 2001 numero... [Leggi tutto]
Si può risolvere solo per giusta causa

Il contratto a termine non si può risolvere prima della scadenza del termine

Si può risolvere solo per giusta causa

22/01/2014 Il contratto a termine si può risolvere in via anticipata solo se il lavoratore si rende gravemente inadempiente ai suoi obblighi contrattuali in modo tale da non poter consentire anche in via momentanea la prosecuzione del rapporto di lavoro. Il rapporto non può assolutamente essere risolto per motivi, anche se corrispondenti al vero, riferentesi alla organizzazione del lavoro.... [Leggi tutto]
Disciplina complessa e articolata

Il contratto a termine della legge Fornero

Disciplina complessa e articolata

22/01/2014 Il contratto a termine, disciplinato dal decreto legislativo 6 settembre 2001 n. 368, con il nuovo intervento riformatore del 2012, è stato posto in una posizione di privilegio rispetto alla precedente disciplina con una maggiore appetibilità nel farvi ricorso. Il legislatore del governo tecnico del 2012, ha sentito l'esigenza di riaffermare il 1º comma con una nuova... [Leggi tutto]
Maggiore liberalizzazione e flessibilità

Il nuovo contratto a termine senza causale

Maggiore liberalizzazione e flessibilità

22/01/2014 Il decreto-legge numero 76 del 2013 ha introdotto la facoltà per il datore di lavoro di concludere un primo rapporto di lavoro prevedendo il tempo determinato di una durata non superiore a 12 mesi, comprensiva di eventuale proroga, senza necessità di indicazione del motivo per cui l'azienda si induce a sottoscrivere quel contratto di lavoro a tempo determinato. Praticamente... [Leggi tutto]
L’ente pubblico può essere solo condannato al risarcimento dei danni, anche in forma integrale

Il contrato a tempo determinato alle dipendenze di ente pubblico non può essere convertito dal giudice a tempo indeterminato

L’ente pubblico può essere solo condannato al risarcimento dei danni, anche in forma integrale

03/01/2020 La Regione Valle d’Aosta assume un’impiegata con reiterati contratti a tempo determinato dal 2004 al 2009. La lavoratrice agisce contro la regione chiedendo la conversione del suo contratto a tempo indeterminato, fin dalla dal primo dei plurimi contratti a termine. Il tribunale di Aosta ha negato la conversione del contratto a tempo determinato in un contratto a tempo... [Leggi tutto]
flessibilita, impresa, contratto, termine

Il Contratto a termine

flessibilita, impresa, contratto, termine

02/01/2020 Il Contratto a termine è disciplinato dal decreto legislativo n. 368 del 2001. Dalla sua promulgazione ha avuto nel tempo vari interventi modificativi con molti rimaneggiamenti. Il contratto a tempo indeterminato nel tempo è stato pesantemente lavorato ai fianchi. Il contratto a termine nel corso di questi anni è stato sempre più liberalizzato per adeguarlo alle... [Leggi tutto]
Esame del nuovo decreto legge dignità del mese di luglio 2018

LE NUOVE NORME DEL CONTRATTO A TERMINE FANNO PERDERE POSTI DI LAVORO?

Esame del nuovo decreto legge dignità del mese di luglio 2018

02/01/2020 Il Governo, ritenuta esistente una straordinaria urgenza e necessità, ha  emanato un decreto legge allo scopo dichiarato di difendere “la dignità dei lavoratori”. Questo decreto è stato così chiamato "decreto dignità". Questo decreto prevede una diversa e parziale disciplina di alcuni istituti del contratto di lavoro subordinato a tempo... [Leggi tutto]
Il termine garantisce la stabilità del posto di lavoro fino alla sua scadenza

Il contratto a termine non può risolversi per giustificato motivo oggettivo.

Il termine garantisce la stabilità del posto di lavoro fino alla sua scadenza

20/01/2014 Il contratto a termine si può risolvere in via anticipata solo se il lavoratore si rende gravemente inadempiente ai suoi obblighi contrattuali in modo tale da non poter consentire anche in via momentanea la prosecuzione del rapporto di lavoro. Il rapporto non può assolutamente essere risolto per motivi, anche se corrispondenti al vero, riferentesi alla organizzazione del lavoro.... [Leggi tutto]

Contratto a tempo determinato  disciplina vigente

 Decreto legislativo del 15 giugno 2015 - N. 81 e successive modificazioni

La lettera di assunzione, atto fondativo del rapporto di lavoro

La lettera di assunzione rappresenta il contratto di lavoro. Nella lettera di assunzione devono essere riportate tutte le condizioni di lavoro: retribuzione, mansioni, patto di prova, applicazione del contratto collettivo, inquadramento, compenso, numero delle mensilità e ogni altro elemento utile ad identificare il trattamento economico e normativo pattuito. Nella lettera di assunzioni si possono prevedere patti di non concorrenza e termini di decadenza che maturino anche in costanza di rapporto di lavoro. La lettera di assunzione é il documento più importante del rapporto di lavoro. La sua elaborazione deve essere frutto di grande attenzione. Le imprese devono evitare l'uso di modelli o formulari perché le soluzioni adottabili possono essere le più diverse. L'autonomia negoziale é molto ampia. Nella cornice giuridica del rapporto di lavoro possono essere adottate le soluzioni più varie. Non esiste un solo modello contrattuale ma esistono infiniti modelli con le condizioni più diverse. L'autonomia negoziale non é utilizzata dalle parti o é utilizzata in modo del tutto marginale o malamente.

Il contratto a tempo determinato deve essere sottoscritto, a pena di nullità, con la forma scritta. Si tratta di un patto che deve risultare esplicitamente accettato dal lavoratore interessato.

Il contratto collettivo e la sua applicazione al singolo rapporto di lavoro

L'applicazione del contratto collettivo non é obbligatoria. Nella loro autonomia le parti possono far disciplinare il loro rapporto di lavoro dalle norme del codice civile, dalle leggi speciali e dagli accordi economici valevoli erga omesse della fine degli anni 50 e 60. Nel caso in cui le parti decidano di applicare al rapporto di lavoro il contratto collettivo non é obbligatorio applicare il contratto del settore merceologico di appartenenza ben potendo le parti richiamarsi ad un qualsiasi altro contratto collettivo. L'importante é che il trattamento economico e normativo complessivo riconosciuto al collaboratore corrisponda ai criteri previsti dall'art. 36 della costituzione.

Per il socio lavoratore di una cooperativa con rapporto di lavoro subordinato, invece, è obbligatorio per legge applicare il contratto collettivo del settore merceologico di appartenenza.