Elementi taggati con azienda

Rassegna Settembre 2024

26/09/2024 - CORTE DI APPELLO DI MILANO Il danno professionale risarcito con un importo pari al 30% della retribuzione, per ogni mese di dequalificazione subita. Un’azienda del settore delle telecomunicazioni propone appello contro la sentenza del Tribunale di Milano per aver riconosciuto i danni da dequalificazione asseritamente lamentati... [Leggi tutto]

01/03/2023 - Il 12 gennaio 2021 l'azienda ha intimato il licenziamento per giusta causa ad una lavoratrice accusata di aver inoltrato all'esterno dell'azienda il piano marketing biennale, ritenuto informazione aziendale riservata, e di aver utilizzato per uso personale un programma aziendale che era stato fornito per l'esecuzione delle mansioni. Queste... [Leggi tutto]

Il datore di lavoro li può recepire anche parzialmente per fatto concludente, obbligandosi alla loro osservanza per l’intero

16/01/2022 - Il datore di lavoro li può recepire anche parzialmente per fatto concludente, obbligandosi alla loro osservanza per l’intero La società datrice di lavoro è una società che è rimasta iscritta, per alcuni anni, all'associazione nazionale di rappresentanza delle Imprese Manifatturiere della... [Leggi tutto]

La Cassazione afferma il diritto dell’azienda di recuperare i dati dal computer e di utilizzarli processualmente

02/12/2021 -  La datrice di lavoro agisce in Tribunale contro il suo ex dirigente, chiedendogli, il risarcimento dei danni patrimoniali subiti per danno alla sua immagine e alla sua reputazione imprenditoriale. L’azienda ha contestato al dirigente la violazione dell’obbligo di fedeltà negli anni della sua prestazione lavorativa, per... [Leggi tutto]

A nulla rileva che all’epoca della incorporazione il rapporto di lavoro fosse cessato da tempo

06/11/2021 - La Corte d'Appello di Milano sezione lavoro ha confermato la pronuncia del Tribunale che aveva accolto la domanda di una lavoratrice volta a conseguire il pagamento di differenze retributive spettanti in relazione al rapporto di lavoro intercorso con una società che era stata incorporata in un’altra società che era stata... [Leggi tutto]

Alla cessazione del rapporto di lavoro non ha diritto all'indennità sostitutiva delle ferie

31/12/2019 -  Il dirigente nella sua autonomia si deve organizzare in modo tale da godere delle ferie che gli spettano. In caso contrario rischia di perderle definitivamente e di non averne nemmeno il pagamento sostitutivo. Si riporta la massima della Corte di Cassazione: “Nel merito la pretesa del dirigente., che lamenta il mancato... [Leggi tutto]

Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 10280 depositata il 27 aprile 2018

05/05/2018 - English version   La s.r.l. Elettronica Cortesi ha contestato a una lavoratrice di aver pubblicato sulla propria bacheca virtuale di facebook dei giudizi in cui si esprimeva disprezzo per l’azienda ("mi sono rotta i coglioni di questo posto di merda e per la proprietà") con irrilevanza della specificazione del... [Leggi tutto]

Nuova giurisprudenza della Suprema Corte

31/12/2016 - In questi giorni di fine dicembre 2016, sulla stampa nazionale, ha fatto notizia un verdetto della Corte di Cassazione che, in una sua pronuncia di fine anno, ha dichiarato legittimo licenziamento di un lavoratore anche se l'azienda non è in crisi ed ha adottato il provvedimento di licenziamento al fine di aumentare i suoi margini di... [Leggi tutto]

Dalla Biennale di Venezia 2015. Padiglione Vaticano

26/10/2015 - La questione, originata dalla cessazione del rapporto di lavoro fra una giornalista ed il giornale nazionale presso il quale lavorava, è stata rimessa all’esame del Tribunale, che in primo grado ha accertato la natura subordinata della prestazione, condannando l’azienda al pagamento delle differenze retributive ed alla... [Leggi tutto]

13/10/2015 - Il giudizio trae origine dal licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore da parte della società cessionaria presso la quale prestava la propria attività lavorativa. La Corte rilevava che il lavoratore, il 16 marzo 2010, era stato distaccato presso la ricorrente; questa, ricevuta il 15 marzo 2011 comunicazione di una... [Leggi tutto]

Lo impone l'obbligo di salvaguardare la salute del suo dipendente

05/06/2015 - La Corte di Appello dell'Aquila, confermando la sentenza del Tribunale di Teramo, condannava in solido il Comune di Colonnella e un suo dirigente a risarcire il danno alla salute e professionale in favore di una dipendente quale conseguenza di un comportamento mobbizzante. La Corte del merito, precisato che la responsabilità del... [Leggi tutto]

processualmente ammissibile

29/01/2015 - Il datore di lavoro contesta, tra l'altro, ad un dipendente che ha licenziato per motivi disciplinare di aver tentato una registrazione non autorizzata, , della conversazione avuta con i superiori. La Corte di Cassazione, in modo chiaro e limpido ha affermato che " la registrazione fonografica di un colloquio tra persone presenti rientra... [Leggi tutto]

05/12/2014 - La Corte d'appello ha dichiarato illegittimo il licenziamento disciplinare intimato a R.D.M. per avere, nel corso del giudizio da lei instaurato per il conseguimento d'un superiore inquadramento contrattuale, prodotto in fotocopia documenti aziendali ritenuti riservati. La Corte di Cassazione confermando la sentenza dei giudici di merito ha... [Leggi tutto]

Esclusi dall'obbligo solo i diritti eventualmente prescritti

19/10/2014 - Il fatto. Un lavoratore ha prestato la sua attività lavorativa in modo ininterrotto dal 2 gennaio 1978 al 31 ottobre 1997, prima alle dipendenze di una ditta individuale e poi  alle dipendenze di un terzo soggetto che aveva affittato l'intera azienda. Il lavoratore ha agito in giudizio chiedendo il pagamento dell'importo di... [Leggi tutto]

L'onere probatorio è a carico del alvoratore

02/09/2014 -  La Corte di Cassazione ha affermato il principio giuridico che riportiamo di seguito: " Come questa Corte ha già avuto modo di affermare, in tema di risarcimento del danno non patrimoniale derivante da demansionamento e dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale,... [Leggi tutto]

Alla cessazione del rapporto di lavoro non ha diritto all'indennità sostitutiva delle ferie

16/03/2014 -  Il dirigente nella sua autonomia si deve organizzare in modo tale da godere delle ferie che gli spettano. In caso contrario rischia di perderle definitivamente e di non averne nemmeno il pagamento sostitutivo. Si riporta la massima della Corte di Cassazione: “Nel merito la pretesa del dirigente., che lamenta il mancato... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.