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Una guida chiara e ragionata: dallo schema delle condotte ai confini con straining e discriminazioni, fino alle prove e agli strumenti di tutela...

05/10/2025 - Mobbing sul lavoro: una guida chiara, ragionata e utile Parlare di “mobbing” ha senso solo se si tengono insieme quattro idee semplici e, al tempo stesso, rigorose: la pluralità delle condotte, la loro sistematicità, una finalità unificante (perseguire o emarginare una persona) e, soprattutto, un danno... [Leggi tutto]

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Nel mese di febbraio 2021 ha ordinato la reintegrazione nel posto di lavoro del dirigente, nel mese di aprile ha respinto la medesima domanda di...

06/05/2021 - Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 26 febbraio 2021, ha dichiarato che il dirigente, al pari di tutti gli altri dipendenti, non è licenziabile nel periodo dell’emergenza Covid. Lo stesso Tribunale, ma diverso giudice, con sentenza del 19 aprile 2021 n. 3605, ha dichiarato, invece, che il licenziamento del dirigente per... [Leggi tutto]

L'azienda non deve essere luogo di martirio

16/01/2020 - La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi su questo fatto: la Corte d'appello di Torino ha assolto il presidente di una società per il reato di lesioni personali e maltrattamenti per presunti reati commessi in danno di una dipendente. Per la corte di appello non sussistono i presupposti del cosiddetto. mobbing... [Leggi tutto]

Giurisprudenza altalenante

12/01/2020 - La corte di appello di Palermo, in una controversia su un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ha affermato che l'onere probatorio a carico dell'azienda non doveva essere inteso "in modo rigido, dovendosi esigere dal medesimo lavoratore una collaborazione nell'accertamento di un possibile ricollocamento nell'assetto organizzativo... [Leggi tutto]

La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Roma

03/01/2020 -   Con ricorso avanti  il Tribunale di Roma un giornalista ha chiesto la  condanna dell’INPGI al pagamento immediato, in suo favore, della somma di €. 81.468,09  oltre interessi. Il giornalista aveva lavorato alle dipendenze di un giornale dal 1/05/1979 al 30/11/2012, versando i contributi relativi alla... [Leggi tutto]

Se ha sbagliato ha diritto di conoscere il perchè e di difendersi

03/01/2020 - Al rapporto di lavoro dirigenziale è da ritenersi applicabile la L. n. 300 del 1970, art. 7, come principio di generale garanzia fondamentale, a tutela di tutte le ipotesi di licenziamento disciplinare. Questo è solco interpretativo anche di importanti pronunce della Corte costituzionale (in particolare: 30 novembre 1982 n. 204;... [Leggi tutto]

In mancanza, licenziamento disciplinare nullo

03/01/2020 - Il licenziamento disciplinare di un dirigente, qualunque ruolo ricopra in azienda, deve essere adottato per la sua validità dopo l'espletamento della procedura di contestazione di addebito di cui all’art. 7 dello statuto dei lavoratori. Senza aver consentito al dirigente il legittimo diritto di difesa, il licenziamento è da... [Leggi tutto]

senza diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro

03/01/2020 - Il rapporto di lavoro del dirigente nel nostro ordinamento non ha garanzia di stabilità. Il dirigente può essere licenziato ad nutum. Egli, solo nel caso in cui al rapporto sia stata prevista l’applicazione di un contratto collettivo che preveda un risarcimento monetario in caso di licenziamento ingiustificato, può... [Leggi tutto]

03/01/2020 - La banca ha negato la qualifica di dirigente; l’interessato ha agito giudizialmente assumendo di avere diritto a detta qualifica in considerazione delle mansioni di fatto svolte. La banca si è difesa assumendo che secondo le previsioni del contratto collettivo, la qualifica di dirigente doveva essere specificatamente e per iscritto... [Leggi tutto]

Mansioni, modalità e orari di lavoro erano quelli antecedenti al pensionamento

03/01/2020 - La corte d'appello di Venezia, in parziale accoglimento dell'appello proposto contro la sentenza del tribunale di Vicenza, ha condannato un’impresa a pagare a favore dell'Inps Euro 109.445 a titolo di contributi non versati ed omesse trattenute pensionistiche, oltre somme aggiuntive ed accessori di legge, ed a pagare all'INAIL Euro ^626 a... [Leggi tutto]

L'obbligo è già previsto dal Dpr n. 303/1956

03/01/2020 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

Sconfitta l'Inail, il privato non ha questo obbligo solidale

03/01/2020 - Il proprietario di un fabbricato aveva deciso di ristrutturare il suo immobile e aveva concluso un contratto di appalto per l'esecuzione dei lavori edili da eseguirsi nella sua proprietà. Durante l'esecuzione di questi lavori, un operaio cadeva da un ponteggio della ditta appaltatrice e perdeva la vita. L'Inail ha provveduto a... [Leggi tutto]

Onere probatorio interamente a carico dell'azienda

03/01/2020 - La moglie e la figlia minore superstiti di un lavoratore dipendente che aveva prestato la sua attività lavorativa in qualità di quadro, hanno convenuto in giudizio avanti il tribunale di Roma il datore di lavoro per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti in conseguenza del decesso del congiunto che aveva avuto un... [Leggi tutto]

02/01/2020 - L'articolo 18 dello statuto dei lavoratori prevede a favore del lavoratore che abbia ottenuto una sentenza di reintegrazione nel posto di lavoro di rinunciare, in modo unilaterale e insindacabile, alla ripresa dell'attività lavorativa, chiedendo, in alternativa, la corresponsione di ulteriori quindici mensilità della retribuzione... [Leggi tutto]

flessibilita, impresa, contratto, termine

02/01/2020 - Il Contratto a termine è disciplinato dal decreto legislativo n. 368 del 2001. Dalla sua promulgazione ha avuto nel tempo vari interventi modificativi con molti rimaneggiamenti. Il contratto a tempo indeterminato nel tempo è stato pesantemente lavorato ai fianchi. Il contratto a termine nel corso di questi anni è stato... [Leggi tutto]

02/01/2020 -   L’orario di lavoro della guardia giurata ha natura discontinua. Le norme europee, come quelle italiane e il contratto collettivo concedono all’impresa ampi margini di discrezionalità nella fissazione dell’orario di lavoro, giornaliero, settimanale e mensili. Ma invocando il contrato collettivo, la guardia... [Leggi tutto]

La prova è processualmente utilizzabile

01/01/2020 - La corte di cassazione ha ammesso come mezzo di prova delle vessazioni in ufficio le registrazioni della dipendente. È nota la difficoltà ontologica di provare il mobbing in azienda anche perché delle volte a porre in essere gli atti di mobbing sono gli stessi colleghi di lavoro. I colleghi di lavoro non gradiscono in... [Leggi tutto]

Licenziamento possibile se la prova non si supera

31/12/2019 - Quesito: una lavoratrice, assunta in  prova  è rimasta  incinta , può essere  licenziata ? La prova può essere sospesa per le assenze dovute alla gravidanza? RISPOSTA Sul licenziamento Una lavoratrice in stato di gravidanza può benissimo essere licenziata al pari di un qualsiasi altro... [Leggi tutto]

Alla cessazione del rapporto di lavoro non ha diritto all'indennità sostitutiva delle ferie

31/12/2019 -  Il dirigente nella sua autonomia si deve organizzare in modo tale da godere delle ferie che gli spettano. In caso contrario rischia di perderle definitivamente e di non averne nemmeno il pagamento sostitutivo. Si riporta la massima della Corte di Cassazione: “Nel merito la pretesa del dirigente., che lamenta il mancato... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.