Elementi taggati con obbligo

A nulla rileva che all’epoca della incorporazione il rapporto di lavoro fosse cessato da tempo

06/11/2021 - La Corte d'Appello di Milano sezione lavoro ha confermato la pronuncia del Tribunale che aveva accolto la domanda di una lavoratrice volta a conseguire il pagamento di differenze retributive spettanti in relazione al rapporto di lavoro intercorso con una società che era stata incorporata in un’altra società che era stata... [Leggi tutto]

Quest'obbligo sussiste fin dall'entrata in vigore della legge n. 276/2003

08/01/2020 - Un lavoratore presta la sua attività lavorativa in un appalto di servizi alle dipendenze di una cooperativa che aveva avuto l'appalto da una terza società. Non avendo avuto la corresponsione del trattamento di fine rapporto dalla cooperativa alle dipendenze della quale ha prestato la sua attività lavorativa, ha chiamato... [Leggi tutto]

Se ha sbagliato ha diritto di conoscere il perchè e di difendersi

03/01/2020 - Al rapporto di lavoro dirigenziale è da ritenersi applicabile la L. n. 300 del 1970, art. 7, come principio di generale garanzia fondamentale, a tutela di tutte le ipotesi di licenziamento disciplinare. Questo è solco interpretativo anche di importanti pronunce della Corte costituzionale (in particolare: 30 novembre 1982 n. 204;... [Leggi tutto]

L’esclusione dell’obbligo contributivo vale solo per i casi previsti dalla legge, dai decreti ministeriali e dai contratti collettivi

03/01/2020 - La Sele Costruzioni srl, che opera nel settore dell'edilizia, ha concluso con i suoi lavoratori dipendenti dei singoli accordi in esecuzione dei quali ha concesso come aspettativa, per motivi personali e familiari, dei permessi eccedenti le 4 settimane annue previsti dal contratto collettivo del settore edile sottoscritto da Cgil Cisl Uil. Su... [Leggi tutto]

Il Tribunale ha censurato il comportamento aziendale perché illegittimo

03/01/2020 - Un' impiegata ha prestato la sua attività lavorativa per quasi quarant'anni alle dipendenze di un'azienda. Essa, dopo questi decenni di serena prestazione lavorativa, ha risolto il rapporto di lavoro presentando le dimissioni. Dopo la presentazione delle dimissioni, e durante il periodo di preavviso, la società datrice di lavoro... [Leggi tutto]

L'obbligo è già previsto dal Dpr n. 303/1956

03/01/2020 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

Questi premi sono compresi nell'ampia dizione "contributi previdenziali"

03/01/2020 - Una lavanderia concede in appalto i lavori di facchinaggio e pulizie; l'impresa appaltatrice non provvede al pagamento dei premi assicurativi Inail. Invocando l'obbligo solidale per il versamento di questi premi, l'Inail la notifica all'impresa appaltante con una cartella esattoriale di pagamento. La corte di appello di Brescia accoglieva... [Leggi tutto]

Con l'appalto si eseguono i servizi con autonomia

02/01/2020 - La somministrazione La somministrazione è un contratto con il quale un’impresa, autorizzata a farlo in forza di un’apposita concessione amministrativa, manda un lavoratore a prestare la propria opera presso un’altra impresa che lo controlla e lo dirige.  Con la somministrazione: - l’organizzazione... [Leggi tutto]

Quest'obbligo sussiste fin dall'entrata in vigore della legge n. 276/2003

27/12/2019 - Un lavoratore presta la sua attività lavorativa in un appalto di servizi alle dipendenze di una cooperativa che aveva avuto l'appalto da una terza società. Non avendo avuto la corresponsione del trattamento di fine rapporto dalla cooperativa alle dipendenze della quale ha prestato la sua attività lavorativa, ha chiamato... [Leggi tutto]

L’obbligo solidale è limitato alla retribuzione in senso stretto, per le sole ore lavorate nell’appalto

15/11/2019 - Le Poste Italiane concedono in appalto a una cooperativa i lavori di pulizia. La cooperativa nel corso di esecuzione dell’appalto riduce in modo unilaterale l’orario di lavoro della lavoratrice che protesta e chiede il pagamento delle ore di lavoro che non le sono state fatte eseguire. Nella sua azione chiama in causa anche... [Leggi tutto]

Inizio Evento 15/11/2019

Lo dice la Corte di Giustizia Europea

28/10/2019 - La Corte di Giustizia Europea afferma che le imprese hanno l'obbligo di misurare “ i tempi del lavoro giornaliero”. Gli stati membri dell’Unione devono obbligare le imprese ad adottare un sistema che permetta di misurare la durata temporale del lavoro giornaliero eseguito da ciascun lavoratore. La corretta gestione... [Leggi tutto]

Questi premi sono comprese nell'ampia dizione "contributi previdenziali "

17/10/2019 -   Una lavanderia concede in appalto i lavori di facchinaggio e pulizie; l'impresa appaltatrice non provvede al pagamento dei premi assicurativi Inail. Invocando l'obbligo solidale per il versamento di questi premi, l'Inail la notifica all'impresa appaltante una cartella esattoriale per il pagamento. La corte di appello di Brescia... [Leggi tutto]

Allontanamento illegittimo, giusta la sanzione disciplinare

07/10/2019 - Il dipendente era risultato assente alla visita medica di controllo domiciliare effettuata dall'Inps, senza aver dato alcuna preventiva comunicazione dell'assenza. Il dipendente si era giustificato in sede disciplinare e in sede processuale rappresentando che l'assenza alla visita fiscale, avvenuta alle ore 11,35, era da imputare ad un... [Leggi tutto]

Il Tribunale ha censurato il comportamento aziendale perché illegittimo

05/09/2019 - Un' impiegata ha prestato la sua attività lavorativa per quasi quarant'anni alle dipendenze di un'azienda. Essa, dopo questi decenni di serena prestazione lavorativa, ha risolto il rapporto di lavoro presentando le dimissioni. Dopo la presentazione delle dimissioni, e durante il periodo di preavviso, la società datrice di lavoro... [Leggi tutto]

Retribuzione e contribuzione previdenziale sono obbligazioni autonome

04/06/2019 - È sorta una controversia tra l'Inail e un ristorante-pizzeria sul tema se i contributi previdenziali dovessero essere versati sulla retribuzione di fatto percepita dal lavoratore, inferiore alle previsioni del contratto collettivo del settore merceologico di appartenenza dell'azienda. In particolare si discuteva se sulle assenze dal... [Leggi tutto]

L’obbligo di assistenza sussiste anche per il padre naturale

28/05/2019 - La figlia agisce in tribunale chiedendo la condanna del padre al risarcimento dei danni patrimoniali e morali assumendo che il padre non aveva adempiuto i suoi obblighi di mantenimento di istruzione e di educazione nei confronti della figlia di cui si è sempre disinteressato. Il tribunale ha condannato il padre a risarcire alla... [Leggi tutto]

pagina Famiglia tag  News  mantenimento  figlio  obbligo 

L’esclusione dell’obbligo contributivo vale solo per i casi previsti dalla legge, dai decreti ministeriali e dai contratti collettivi

20/02/2019 - La Sele Costruzioni srl, che opera nel settore dell'edilizia, ha concluso con i suoi lavoratori dipendenti dei singoli accordi in esecuzione dei quali ha concesso come aspettativa, per motivi personali e familiari, dei permessi eccedenti le 4 settimane annue previsti dal contratto collettivo del settore edile sottoscritto da Cgil Cisl Uil. Su... [Leggi tutto]

Cassazione n. 10.334/2016

25/06/2018 -   Un lavoratore chiama in causa l'impresa appaltante dei servizi dove ha prestato la sua attività lavorativa chiedendo il pagamento del buono pasto che l'impresa datrice di lavoro e appaltatrice delle opere non aveva provveduto a corrispondergli nei mesi della sua attività lavorativa. Il tribunale e la corte di appello hanno... [Leggi tutto]

Con l'appalto si eseguono i servizi in modo autonomo

25/04/2017 - La somministrazione La somministrazione è un contratto con il quale un’impresa, autorizzata a farlo in forza di un’apposita concessione amministrativa, manda un lavoratore a prestare la propria opera presso un’altra impresa che lo controlla e lo dirige.  Con la somministrazione: - L’organizzazione... [Leggi tutto]

Se ha sbagliato ha diritto di conoscere il perchè e di difendersi

23/04/2017 - Al rapporto di lavoro dirigenziale è da ritenersi applicabile la L. n. 300 del 1970, art. 7, come principio di generale garanzia fondamentale, a tutela di tutte le ipotesi di licenziamento disciplinare. Questo è solco interpretativo anche di importanti pronunce della Corte costituzionale (in particolare: 30 novembre 1982 n. 204;... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.