Elementi taggati con qualificazione

Hanno diritto al trattamento pieno, come tutti gli altri lavoratori subordinati

24/01/2020 - Con un unico ricorso, 5 lavoratori si sono rivolti al tribunale di Torino chiedendo che fosse accertata la natura subordinata della loro prestazione lavorativa con la  Foodora a favore della quale avevano svolto mansioni di fattorini con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (i cosiddetti riders), chiedendo la condanna... [Leggi tutto]

Mansioni, modalità e orari di lavoro erano quelli antecedenti al pensionamento

03/01/2020 - La corte d'appello di Venezia, in parziale accoglimento dell'appello proposto contro la sentenza del tribunale di Vicenza, ha condannato un’impresa a pagare a favore dell'Inps Euro 109.445 a titolo di contributi non versati ed omesse trattenute pensionistiche, oltre somme aggiuntive ed accessori di legge, ed a pagare all'INAIL Euro ^626 a... [Leggi tutto]

Cassazione sezione lavoro, sentenza numero 836/2018, depositata il 16 gennaio

03/01/2020 - Un lavoratore ha posto in essere un atto di autotutela astenendosi dal prestare la sua attività lavorativa perché era stato ingiustamente adibito dal datore di lavoro a mansioni inferiori. Il suo rifiuto a prestare l'attività lavorativa dequalificante è avvenuto dopo due mesi dall'adibizione alle mansioni inferiori... [Leggi tutto]

A nulla vale la diversa qualificazione giuridica del rapporto risalente alla volontà delle parti

31/12/2019 - La questione, originata dalla cessazione del rapporto di lavoro fra una giornalista ed il giornale nazionale presso il quale lavorava, è stata rimessa all’esame del Tribunale, che in primo grado ha accertato la natura subordinata della prestazione, condannando l’azienda al pagamento delle differenze retributive ed alla... [Leggi tutto]

La prova può essere data dal lavoratore anche con gli indizi purché siano univoci e concordanti

17/12/2019 - La corte di appello di Milano nel 2017 ha condannato laTrenitalia s.p.a. al risarcimento del danno da demansionamento subito da un lavoratore dipendente, liquidato in misura pari al 10% per ogni anno dell’ultima retribuzione globale di fatto, a decorrere dal 2009 nei limiti della prescrizione decennale, oltre accessori di legge. La corte... [Leggi tutto]

Il giudice può liquidare il danno con equità ma deve indicare il percorso logico-giuridico

30/06/2019 - Il Tribunale di Roma accoglieva in parte le domande proposte da un lavoratore nei confronti di Telecom Italia s.p.a. e condannava detta società al risarcimento del danno professionale liquidato in una somma pari al 50% della retribuzione percepita dal lavoratore , dal 16/7/1997 (epoca del demansionamento dal ruolo di dirigente a quello... [Leggi tutto]

Per qualificare un rapporto di lavoro vale la realtà e non il nome utilizzato dalle parti

21/10/2018 - La Sampietro spa di Como è stata convenuta avanti il tribunale da una sua collaboratrice perché fosse accertata la natura subordinata della prestazione lavorativa anche per i due anni in cui il rapporto di lavoro era stato qualificato formalmente come contratto di lavoro ad intermittenza. La corte di appello ha accolto la... [Leggi tutto]

Cassazione sezione lavoro, sentenza numero 836/2018, depositata il 16 gennaio

23/01/2018 - Un lavoratore ha posto in essere un atto di autotutela astenendosi dal prestare la sua attività lavorativa perché era stato ingiustamente adibito dal datore di lavoro a mansioni inferiori. Il suo rifiuto a prestare l'attività lavorativa dequalificante è avvenuto dopo due mesi dall'adibizione alle mansioni inferiori... [Leggi tutto]

A nulla vale la diversa qualificazione attribuita dalle parti

23/04/2017 - La questione, originata dalla cessazione del rapporto di lavoro fra una giornalista ed il giornale nazionale presso il quale lavorava, è stata rimessa all’esame del Tribunale, che in primo grado ha accertato la natura subordinata della prestazione, condannando l’azienda al pagamento delle differenze retributive ed alla... [Leggi tutto]

Il lavoratore deve illustrare in modo completo i fatti dannosi

06/03/2016 - La Corte d'Appello di Genova, confermando la sentenza del tribunale della stessa sede, ha rigettato la domanda al risarcimento del danno alla professionalità da privazione delle mansioni lamentata da una lavoratrice per la durata di 11 mesi. La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi sulla controversia e ha... [Leggi tutto]

Dalla Biennale di Venezia 2015. Padiglione Vaticano

26/10/2015 - La questione, originata dalla cessazione del rapporto di lavoro fra una giornalista ed il giornale nazionale presso il quale lavorava, è stata rimessa all’esame del Tribunale, che in primo grado ha accertato la natura subordinata della prestazione, condannando l’azienda al pagamento delle differenze retributive ed alla... [Leggi tutto]

Prevale l'interesse a mantenere il posto di lavoro

08/10/2015 - Il caso in esame è relativo al giudizio promosso da un lavoratore per far accertare l’illegittimità del demansionamento subito in seguito alla sottoscrizione di un patto con il datore di lavoro, avente la finalità, dovuta alla soppressione dell’ufficio presso il quale svolgeva l’attività lavorativa,... [Leggi tutto]

Mansioni, modalità e orari di lavoro erano quelli antecedenti al pensionamento

07/03/2015 - La corte d'appello di Venezia, in parziale accoglimento dell'appello proposto contro la sentenza del tribunale di Vicenza, ha condannato un’impresa a pagare a favore dell'Inps Euro 109.445 a titolo di contributi non versati ed omesse trattenute pensionistiche, oltre somme aggiuntive ed accessori di legge, ed a pagare all'INAIL Euro ^626 a... [Leggi tutto]

La volontà delle parti anche se scritta vale ben poco

09/11/2014 - Il riferimento al "nomen iuris" dato dalle parti al negozio, risulta di maggiore utilità, rispetto alle altre, in tutte quelle fattispecie in cui i caratteri differenziali tra due o più figure negoziali appaiono non agevolmente tracciabili, non potendosi negare che quando la volontà negoziale si è espressa in... [Leggi tutto]

L'onere probatorio è a carico del alvoratore

02/09/2014 -  La Corte di Cassazione ha affermato il principio giuridico che riportiamo di seguito: " Come questa Corte ha già avuto modo di affermare, in tema di risarcimento del danno non patrimoniale derivante da demansionamento e dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale,... [Leggi tutto]

L'esercizio del potere gerarchico si conforma alla realtà intrinseca delle mansioni svolte

05/02/2014 -  La Corte di Cassazione con una interessante sentenza ha marcato l'esistenza delle differenze esistenti tra il lavoro intellettuale e il lavoro manuale al fine di pervenire alla qualificazione del rapporto di lavoro come subordinato, affermando l’interessante  principio che si riporta di seguito: "La Corte di Cassazione ha... [Leggi tutto]

ma l'attribuzione deve essere momentanea e transitoria

22/01/2014 - Se le mansioni inferiori attribuite al lavoratore non incidono in modo prevalente ed assorbente sulle mansioni confacenti al suo inquadramento di appartenenza, non vi è dequalificazione. Qualsiasi lavoratore, pertanto, può essere adibito momentaneamente anche a mansioni che non corrispondano a quelle superiori del suo... [Leggi tutto]

si tratta di due concetti diversi

17/01/2014 - Il danno da dequalificazione professionale e quello da mobbing sono due identità autonome e separate. Il lavoratore che li assume ha l’onere di dare la prova rigorosa e idonea della loro separata esistenza.  La dequalificazione, da sola, non è automatica espressione di un comportamento mobbizzante da parte del datore... [Leggi tutto]

Il male minore per evitare il male maggiore

17/01/2014 - Un dipendente di una azienda municipale, con mansioni di conducente di linea, inquadrato nel 6° livello ccnl di categoria, a seguito di accertamenti sanitari e conseguente giudizio di inidoneità alle predette mansioni, era stato adibito dall’azienda alle inferiori mansioni di addetto alle pulizie. Il dipendente contestava il... [Leggi tutto]

17/01/2014 - La Corte di Cassazione, con sentenza del 2 settembre 2008 n. 22059 ha affermato che è legittimo il trasferimento di un lavoratore da una sede lavorativa ad un'altra che il datore aveva giustificato con la necessità di dover rasserenare i rapporti tra il lavoratore e i suoi colleghi di lavoro che erano divenuti tesi. Il... [Leggi tutto]

Lo studio a Milano

10/01/2016   Lo studio si trova  nel centro storico della città, di fronte alla Rotonda della Besana , adiacente al Palazzo di Giustizia . tel. 025457952. email biagio.cartillone@studiocartillone.it Lo studio é aperto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì.  L'ubicazione dello studio consente... [Leggi tutto]

Il canone di locazione non è riducibile dai Tribunali su richiesta del conduttore e in conseguenza dell’emergenza Covid

04/02/2022 La rinegoziazione del contratto compete solo alla volontà delle parti: è da escludere la possibilità per il Giudice di modificare le condizioni economiche dei contratti di locazione riducendo, ancorché temporaneamente, i canoni di locazione. “Per quel che concerne i doveri di correttezza e buona fede nell'esecuzione del contratto, ed al dovere di... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza è valido se rispetta una pluralità di prescrizioni e di limiti

06/03/2021 Il patto di non concorrenza configura un contratto a titolo oneroso ed a prestazioni corrispettive, in virtù del quale il datore di lavoro si obbliga a corrispondere una somma di danaro o altra utilità al lavoratore e questi si obbliga, per il tempo successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, a non svolgere attività concorrenziale con quella del datore. Dal punto... [Leggi tutto]

DIVISIONE DELLA PENSIONE TRA IL CONIUGE E L'EX CONIUGE

06/03/2021 Come si divide la pensione tra il coniuge e l’ex coniugee La pensione fra il coniuge superstite e l’ex coniuge altrettanto superstite deve essere ripartita tendo conto della durata dei rispettivi matrimoni ma non in modo esclusivo dovendosi eventualmente contemperare questo dato temporale con altre circostanze che possono assumere rilevanza e significato. La Corte di Cassazione a... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

La disabilità nei rapporti di lavoro

02/01/2022 Il concetto di disabilità si identifica con la “limitazione, risultante in particolare da menomazioni fisiche, mentali o psichiche durature che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione della persona interessata alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori” (Cass. 12.11.2019, n. 29289;... [Leggi tutto]

Per la difesa davanti ai giudici  è consentito produrre anche i documenti personali e riservati

“Giova ribadire che la produzione in giudizio di documenti contenenti dati personali è sempre consentita ove sia necessaria per esercitare il proprio diritto di difesa, anche in assenza del consenso del titolare e quali che siano le modalità con cui è stata acquisita la loro conoscenza: dovendo, tuttavia, tale facoltà di difendersi in giudizio, utilizzando gli altrui dati personali, essere esercitata nel rispetto dei doveri di correttezza, pertinenza e non eccedenza previsti dalla L. n. 675 del 1996, art. 9, lett. a) e d), sicché la legittimità della produzione va valutata in base al bilanciamento tra il contenuto del dato utilizzato, cui va correlato il grado di riservatezza, con le esigenze di difesa.” ( Cass. civ., sez. lav., sent., 12 novembre 2021, n. 33809)