Elementi taggati con disciplina

Lo afferma nella sentenza il Tribunale di Milano

18/03/2021 - Per poter intimare validamente un licenziamento imposto dalle gravi inadempienze di un qualsiasi lavoratore subordinato, ivi compresi i dirigenti, occorre che il datore di lavoro provveda preventivamente a contestare i fatti per iscritto consentendo l’esercizio del diritto di difesa. Senza questa preventiva contestazione di addebito... [Leggi tutto]

LA CORTE DI APPELLO DI MILANO PER LA MANIFESTA INSUSSISTENZA DEL FATTO DISPONE LA REINTEGRAZIONE NEL POSTO DI LAVORO

03/12/2020 - La Corte di Appello di Milano per la manifesta insussistenza del fatto dispone la reintegrazione nel posto di lavoro La Ikea srl ha licenziato un'impiegata addetta alle vendite adducendo come motivo la riorganizzazione del reparto vendita, con conseguente soppressione del posto di lavoro e l'attribuzione delle mansioni ad altro... [Leggi tutto]

MODALITA’ LAVORATIVA DI FRONTE ALL’EMERGENZA SANITARIA

07/11/2020 - Il lavoro agile, pacificamente, rientra nella figura del rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti di legge. Il lavoro agile, per essere attuato deve essere pattuito con un accordo tra le parti, datore di lavoro e lavoratore. Questa modalità della prestazione lavorativa non può essere frutto di una scelta unilaterale... [Leggi tutto]

Il licenziamento per giusta causa deve essere preceduto dalla contestazione di addebito

12/02/2020 - Un giovane apprendista è stato assunto dall'Officina Ortopedica Catanese Srl con un contratto di apprendistato della durata di 30 mesi. La società, dopo due anni dall'inizio del contratto, ha comunicato all'apprendista la disdetta anticipata del contratto "a seguito delle numerose lamentele ricevute e del suo mancato... [Leggi tutto]

Se ha sbagliato ha diritto di conoscere il perchè e di difendersi

03/01/2020 - Al rapporto di lavoro dirigenziale è da ritenersi applicabile la L. n. 300 del 1970, art. 7, come principio di generale garanzia fondamentale, a tutela di tutte le ipotesi di licenziamento disciplinare. Questo è solco interpretativo anche di importanti pronunce della Corte costituzionale (in particolare: 30 novembre 1982 n. 204;... [Leggi tutto]

Applicazione imperativa delle norme dello Statuto dei Lavoratori

03/01/2020 - Per il suo interesse giuridico, riportiamo di seguito una pronuncia della Corte di Cassazione in una controversia tra l’azienda e il suo dirigente con un rapporto di lavoro regolamentato dal contratto collettivo dei dirigenti delle aziende metalmeccaniche industria. LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO: SVOLGIMENTO DEL... [Leggi tutto]

Il controllo giurisdizionale sulla proporzione della sanzione appartiene sempre al giudice che lo deve valutare secondo i principi del codice civile

03/01/2020 - Il datore di lavoro contesta al lavoratore la scarsità di rendimento in relazione alla fornitura di un lotto di 30 pezzi e la recidiva in due precedenti condotte che erano state punite con la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. Il tribunale e la corte di appello hanno rigettato l'impugnazione del licenziamento intimato con il... [Leggi tutto]

flessibilita, impresa, contratto, termine

02/01/2020 - Il Contratto a termine è disciplinato dal decreto legislativo n. 368 del 2001. Dalla sua promulgazione ha avuto nel tempo vari interventi modificativi con molti rimaneggiamenti. Il contratto a tempo indeterminato nel tempo è stato pesantemente lavorato ai fianchi. Il contratto a termine nel corso di questi anni è stato... [Leggi tutto]

L’immediatezza della contestazione consente il diritto di potersi difendere in modo efficace

19/11/2019 -  Il datore di lavoro contesta al responsabile di un suo punto vendita una pluralità di inadempienze agli obblighi contrattuali e lo licenzia: il tribunale e la corte di appello dichiarano la illegittimità del licenziamento intimato al lavoratore,  reintegrandolo nel posto di lavoro e riconoscendogli un risarcimento dei... [Leggi tutto]

il controllo giurisdizionale sulla proporzione della sanzione appartiene sempre al giudice

03/05/2019 - Il datore di lavoro contesta al lavoratore la scarsità di rendimento in relazione alla fornitura di un lotto di 30 pezzi e la recidiva in due  precedenti condotte che erano state punite con la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. Il tribunale e la corte di appello hanno rigettato l'impugnazione del licenziamento intimato... [Leggi tutto]

La Cassazione ha confermato la sanzione per la irreversibile lesione del vincolo fiduciario

29/04/2019 - A una cassiera presso un punto vendita della società datrice di lavoro è stato contestato di aver omesso di consegnare 8 buoni sconto del 10% sulla spesa alla cliente che era titolare di una tessera promozionale, per un valore complessivo di € 24; questi buoni sono stati  risultati come spese presso il punto vendita dal... [Leggi tutto]

Gravissima violazione che legittima il licenziamento immediato

01/02/2019 - Un lavoratore presta la sua attività lavorativa alle dipendenze della De Vizia Transfer S.p.A; ha chiesto al datore di lavoro di poter usufruire di una giornata di permesso ai sensi della legge n. 104/1992 per assistere la suocera che risiede nella sua stessa abitazione. L'azienda le concede, come per legge, il permesso richiesto ma... [Leggi tutto]

Corte di appello di Milano, Sentenza n. 416/2017

10/02/2018 - L’azienda contesta al lavoratore che “durante le operazioni di carico e scarico merce effettuato sotto la sua supervisione e responsabilità un sottoposto, anziché caricare sul furgone in sua dotazione esclusivamente la merce indicata nella relativa lista di prelievo (ossia quella effettivamente ordinata dai nostri... [Leggi tutto]

Il certificato medico attestava l'impedimento a comparire

23/10/2017 - Una lavoratrice riceve una lettera di contestazione di addebito con l'invito a discolparsi; prima che scada il termine dei 5 giorni concessi per la presentazione delle eventuali giustificazioni, la lavoratrice chiede di essere sentita oralmente in una data compatibile con il suo stato di malattia attestato da un certificato medico che invia... [Leggi tutto]

Tutela fortisssima del psoto di lavoro

22/06/2017 - Un dipendente pubblica sulle sue pagine di Facebook delle frasi denigratorie nei confronti del suo datore di lavoro. Dopo aver espletato la procedura di contestazione disciplinare, il dipendente è stato licenziato per giusta causa. Il licenziamento è stato impugnato in tribunale. Il tribunale, nella fase sommaria, accoglieva il... [Leggi tutto]

Se ha sbagliato ha diritto di conoscere il perchè e di difendersi

23/04/2017 - Al rapporto di lavoro dirigenziale è da ritenersi applicabile la L. n. 300 del 1970, art. 7, come principio di generale garanzia fondamentale, a tutela di tutte le ipotesi di licenziamento disciplinare. Questo è solco interpretativo anche di importanti pronunce della Corte costituzionale (in particolare: 30 novembre 1982 n. 204;... [Leggi tutto]

19/09/2016 - A una  dipendente è stato contestato di avere utilizzato, nel primo trimestre del 2012, complessivamente n. 38 ore e 30 minuti di permesso ai sensi dell'art. 33 L. 104/92, fruiti per finalità diverse dall'assistenza alla madre disabile, e specificamente per recarsi a Milano a frequentare le lezioni universitarie di un corso... [Leggi tutto]

la sanzione non è applicabile prima del decorso dei termini concessi per la difesa

16/05/2016 - Il lavoratore ha diritto alla contestazione specifica dei fatti di rilevanza disciplinare che il datore di lavoro ritiene di dovergli contestare. Le giustificazioni devono essere presentate entro 5 giorni dal ricevimento della lettera o nell’altro maggior termine eventualmente previsto dal contratto collettivo applicato al rapporto di... [Leggi tutto]

02/02/2016 -   Nessun dubbio per i giudici di merito: il Tribunale e la Corte d’Appello hanno considerato legittimo il licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore, che permetteva ad una donna, in “evidente stato di bisogno e con gravi problemi psichici”, di dormire nel deposito dell’azienda, di fatto, coprendola... [Leggi tutto]

10/08/2015 - Una banca intima il licenziamento disciplinare ad una dipendente che, a causa di debiti contratti nelle sue scelte extralavorative, ha subito la notificazione di atti di precetto e successivamente di atti di pignoramento non avendo provveduto ad estinguere le sue posizioni debitorie. La dipendente licenziata svolgeva mansioni di carattere... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.