Elementi taggati con reato

condotta vessatoria

16/01/2020 - La condotta molesta e vessatoria posta in essere dal datore di lavoro o dai suoi collaboratori integrante il fenomeno del mobbing sul luogo di lavoro può configurare anche ipotesi di reato ( minaccia, violenza privata, diffamazione, ingiuria lesioni personali ). (Cassazione penale Sentenza, Sez. IV, 21/09/2006, n. 30075 - R. ed... [Leggi tutto]

Il giudice assolve gli imputati per l'intervenuta prescrizione del reato nonostante la loro colpevolezza

03/01/2020 - La procura della Repubblica del tribunale di Monza emette un decreto di citazione a giudizio nei confronti di tre imputati accusati di lesioni colpose subite da un un lavoratore che aveva avuto un infortunio sul lavoro nel rendere la sua prestazione. L'infortunio sul lavoro è avvenuto in data 3 agosto 2011. La sentenza del tribunale... [Leggi tutto]

Il giudice assolve gli imputati per l'intervenuta prescrizione del reato nonostante la loro colpevolezza

17/11/2019 - La procura della Repubblica del tribunale di Monza emette un decreto di citazione a giudizio nei confronti di tre imputati accusati di lesioni colpose subite da un un lavoratore che aveva avuto un infortunio sul lavoro nel rendere la sua prestazione. L'infortunio sul lavoro è avvenuto in data 3 agosto 2011. La sentenza del tribunale... [Leggi tutto]

Inizio Evento 17/11/2019

23/04/2017 -   Il fatto L'ex moglie ha denunciato penalmente il coniuge a non aver adempiuto l'obbligo di mantenimento a favore dei figli corrispondendo l'assegno che il tribunale gli aveva posto a carico. Il giudice di pace ha accolto la domanda di risarcimento ed ha condannato l'ex marito al pagamento di un importo riparatore. Il tribunale, in... [Leggi tutto]

08/05/2016 - Novità di grande rilievo in una normativa che dal 1961 ha sempre punito severamente il reato di intermediazione illecita di manodopera. Il dlgs n. 8 del 15 gennaio 2016, dopo lunghi decenni, ha depenalizzato il reato di intermediazione illecita di manodopera negli appalti e nella somministrazione di lavoro. La legge Biagi del 2003... [Leggi tutto]

19/06/2015 - Il tribunale ha ritenuto la colpevolezza del legale rappresentante di una società  appaltante avendo riscontrato la somministrazione illecita di manodopera per un gran numero di giornate lavorative e per diversi lavoratori che risultavano essere stati assunti nel libro unico del lavoro di una società appaltatrice. La... [Leggi tutto]

28/11/2014 - Il Fatto Un medico abusando della qualità e dei poteri di primario del reparto di nefrologia dell'ospedale, poteri in virtù dei quali poteva concorrere alla scelta ed all'acquisto dei dispositivi medicali per la nefrologia e la dialisi, ha indotto G.M., agente commerciale, a dargli indebitamente la somma di 950 Euro,... [Leggi tutto]

23/11/2014 - Il fatto Un carabiniere secondo il tema d'accusa aveva costretto e indotto xxx  a promettergli, attraverso una serie di condotte analiticamente descritte nel capo d'imputazione, la somma di Euro cinquecento quale corrispettivo dell'omessa denuncia delle situazioni di irregolarità riscontrate all'esito di un controllo effettuato... [Leggi tutto]

22/11/2014 - La Corte di Cassazione, in modo costante e pacifico, in materia di prescrizione del reato e di prescrizione del diritto al risarcimento dei danni causati direttamente dal reato stesso  ha affermato i “seguenti principi (Sez. 3, n. 872 del 17/01/2008, Rv. 601457), secondo cui, qualora il fatto illecito generatore del danno sia... [Leggi tutto]

21/11/2014 - I l telefono dai pubblici impiegati deve essere utilizzato con molta attenzione, anzi è meglio che, per motivi privati, non lo usino  per niente perché rischiano la condanna penale, come ha affermato la Corte di Cassazione a sezione unite.  "La condotta del pubblico agente che, utilizzando illegittimamente per... [Leggi tutto]

Equiparati i due posti

09/11/2014 - Il reato di maltrattamento in famiglia nel luogo di lavoro è configurabile solo qualora l'azienda abbia dimensioni ridotte dal punto di vista spaziale, personale e organizzativo, tale da equiparare le relazioni tra le persone (datore di lavoro o equiparato e lavoratori) a quelle esistenti tra componenti di una famiglia in senso stretto.... [Leggi tutto]

28/02/2014 - Il Tribunale  di Milano ha assolto  un  imputato accusato di non aver provveduto al versamento delle ritenute previdenziali risultanti dalla certificazione rilascia ta ai sostituiti per   il periodo d'imposta 2007. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di assoluzione. L'imputato è stato... [Leggi tutto]

L'arresto di Silvio Pellico e Piero Maroncelli,

12/02/2014 -  Con sentenza n. 42334 del 15 ottobre 2013, la terza sezione penale della corte di Cassazione ha affermato che il datore di lavoro che omette di esibire la documentazione richiesta dall'ispettore del lavoro, risponde penalmente di ciò. Si tratta delle richieste di notizie concernenti violazioni delle leggi sui rapporti di lavoro,... [Leggi tutto]

Non esiste una espressa norma penale

21/01/2014 - La Corte di Cassazione, dopo qualche oscillazione, ultimamente ha affermato, in modo chiaro e netto, che " non esiste nel codice penale una espressa norma incriminatrice che sanzioni il c.d. mobbing. La figura di reato maggiormente prossima ai connotati caratterizzanti il mobbing è quella dei maltrattamenti commessi da persona dotata di... [Leggi tutto]

20/01/2014 - Gli agenti delle fiamme gialle nel corso di un’operazione anticrimine, intercettavano un’autovettura, all'interno della quale accertavano la presenza di 74 capi di abbigliamento con marchi di pertinenza di note case di moda e procedevano a sequestro probatorio dei medesimi, ritenendoli contraffatti, in considerazione del fatto che... [Leggi tutto]

pagina Penale tag  reato  contraffazione 

10/01/2014 - In internet non è consentito creare una e-mail di posta elettronica falsa inducendo così in errore i terzi sulla effettiva qualità dell’ interlocutore. La corte di cassazione ha confermato la condanna ad una pena severa di una persona che aveva creato un falso indirizzo di posta elettronica spacciandosi per una... [Leggi tutto]

pagina Penale tag  internet  dati falsi  reato 

illecito di natura civile

08/01/2014 - Il mobbing contro il lavoratore normalmente non costituisce reato ma illecito di natura civile. Il lavoratore oggetto di mobbing può chiedere solo il risarcimento del danno. Ma se sussistono altri e più consistenti elementi di sopraffazione e vessazione può presentare denuncia per maltrattamenti o lesioni personali o... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.