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Una guida chiara e ragionata: dallo schema delle condotte ai confini con straining e discriminazioni, fino alle prove e agli strumenti di tutela...

05/10/2025 - Mobbing sul lavoro: una guida chiara, ragionata e utile Parlare di “mobbing” ha senso solo se si tengono insieme quattro idee semplici e, al tempo stesso, rigorose: la pluralità delle condotte, la loro sistematicità, una finalità unificante (perseguire o emarginare una persona) e, soprattutto, un danno... [Leggi tutto]

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06/03/2023 - La lavoratrice presta la sua attività lavorativa a Milano in qualità di store manager presso un punto vendita outlet che la società decide di chiudere definitivamente, come in effetti ha chiuso. La lavoratrice chiedeva di essere assegnata ad un altro punto vendita della società, tra cui quello di Como.... [Leggi tutto]

28/11/2022 -  Alla fine del mese di marzo 2022, un dipendente della Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. si è rivolto al Tribunale del Lavoro di Milano affermando di essere stato assunto con contratto di lavoro a tempo parziale verticale con mansioni di caposquadra. In occasione della sua assunzione, avvenuta nel 2011, la... [Leggi tutto]

15/10/2022 - Un collaboratore di un noto e diffuso quotidiano nazionale ha convenuto avanti il Tribunale di Milano la proprietà perché fosse dichiarata la natura subordinata della prestazione lavorativa svolta fin dal 1988 e per 33 anni con la condanna al pagamento delle differenze retributive dovute in qualità di redattore,... [Leggi tutto]

Il superamento del periodo di comporto è irrilevante

13/05/2022 - La lavoratrice ha prestato la sua attività lavorativa dal 1.6.2014 e sino al licenziamento del 15.7.2021 quando, in conseguenza di una prima assenza per malattia del settembre 2020, e della successiva del dicembre 2020, pacificamente aveva superato il periodo di comporto. La lavoratrice ha adito il Tribunale deducendo che la patologia... [Leggi tutto]

LO AFFERMANO I GIUDICI DI MERITO DI TORINO E DI MILANO

09/09/2021 - La retribuzione mensile prevista dal CCNL Servizi Fiduciari (nel livello d è pari a 930,00 euro lordi, corrispondente a circa euro 630,63 netti detratti il 23% di IRPEF e il 9,19% di contributi a carico del lavoratore) non è rispettosa del dettato costituzionale di cui all’art. 36 Cost., perché non rappresenta una... [Leggi tutto]

per gli assunti prima del 7 marzo 2015 tutela forte con la reintegrazione nel posto di lavoro per quelli dopo una tutela flebile con la sola...

29/04/2021 - La lavoratrice è stata assunta il 14 gennaio 2013, con un contratto di lavoro a tempo determinato. Il 31 marzo 2015 il contratto a tempo determinato è stato trasformato in contratto a tempo indeterminato. Il 19 gennaio 2017 la datrice di lavoro ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che ha interessato 350... [Leggi tutto]

L'azienda lo licenzia per giusta causa

06/03/2021 - Una società di servizi di vigilanza contesta a una guardia giurata di 'aver svolto l'attività di DJ nelle ore serali del 13/10/2017, pur a seguito di attestazione di malattia relativa alla medesima giornata, durante la quale era stato assente dal lavoro, e l'aver svolto l'attività di DJ nelle ore serali del 10/11/2017 e... [Leggi tutto]

SOLO SE IL LAVORATORE HA PROVVEDUTO A CHIAMARE L’INPS DAVANTI AL GIUDICE

03/12/2020 - Un lavoratore ha chiamato in causa il suo datore di lavoro chiedendo il pagamento di differenze retributive e nel contempo anche la condanna dello stesso “ al versamento a favore dell'INPS dei contributi risultanti dalle differenze” che il giudice avrebbe accertato. Il la tribunale di Milano ha accolto la domanda diretta ad... [Leggi tutto]

La cassazione nega il diritto alla pensione perché l’assegno di mantenimento non può essere simbolico.

05/10/2020 - La ex moglie divorziata, alla morte del marito, chiede all’Inps l’attribuzione della pensione di reversibilità essendo titolare di un assegno di divorzio stabilito nella sentenza. L’assegno di mantenimento, però, era stato fissato da un tribunale della California nell’importo di un euro all’anno. I... [Leggi tutto]

A nulla vale che il lavoratore abbia eseguito in realtà delle ore di lavoro inferiori

13/08/2020 -   L’azienda assume un lavoratore con un contrasto a tempo parziale di dieci ore settimanali. Nella realtà effettiva il lavoratore di fatto ha prestato un’attività lavorativa inferiore alle ore indicate nel contratto scritto. Conseguentemente l’azienda ha eseguito il versamento dei contributi previdenziali... [Leggi tutto]

La Cassazione dichiara legittimo il recesso per giusta causa

08/07/2020 - Un dipendente, guardia giurata in servizio presso la società Il Notturno s.a.s. di M.T., assegnato ad un turno di lavoro notturno con luogo di piantonamento itinerante su cantiere con l'utilizzo di un'auto di servizio collegata al centro operativo anche mediante sistema satellitare, si era allontanato senza autorizzazione dall'area a... [Leggi tutto]

Divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e stop ai licenziamenti collettivi

19/03/2020 - Le disposizioni dell’emergenza sanitaria dovuta al  covid-19, con l’ultimo Decreto-legge del 17 marzo 2020 n. 18   sono state estese a tutto il territorio nazionale. Questa nuova (per il momento) disciplina giuridica e amministrativa  si articola in una pluralità di disposizioni che investe i... [Leggi tutto]

La risposta è sicuramente negativa, non possono licenziare!

05/03/2020 - Con l’emergenza del Coronavirus, vi sono aziende che hanno dovuto forzatamente ridurre o addirittura sospendere ogni attività in conseguenza dei provvedimenti ministeriali che hanno limitato la socialità e i contatti ravvicinati tra le persone per evitare il contagio o in conseguenza dei mancati servizi da rendere... [Leggi tutto]

Il licenziamento per giusta causa deve essere preceduto dalla contestazione di addebito

12/02/2020 - Un giovane apprendista è stato assunto dall'Officina Ortopedica Catanese Srl con un contratto di apprendistato della durata di 30 mesi. La società, dopo due anni dall'inizio del contratto, ha comunicato all'apprendista la disdetta anticipata del contratto "a seguito delle numerose lamentele ricevute e del suo mancato... [Leggi tutto]

Riconosciuta la malattia professionale con il risarcimento dei danni

28/01/2020 - Un lavoratore, dipendente di un'azienda delle telecomunicazioni, ha utilizzato nell'esecuzione delle sue mansioni, per 15 anni, in modo continuo, il telefono cellulare per coordinarsi quotidianamente con 15 colleghi. Rimaneva al telefono da un minimo di due ore e mezza al giorno ad un massimo di oltre sette ore; a queste ore di esposizione era... [Leggi tutto]

L’uso aziendale consolidato impedisce la revoca aziendale di quell’indennità

12/01/2020 - La Milano Serravalle cambia le mansioni di un impiegato che maneggiava denaro ma continua a corrispondergli indennità di maneggio denaro come se le mansioni non fossero state mutate. Questa indennità viene ugualmente corrisposta negli anni successivi. La società dopo 4 anni dal mutamento delle mansioni, e dopo aver... [Leggi tutto]

Quest'obbligo sussiste fin dall'entrata in vigore della legge n. 276/2003

08/01/2020 - Un lavoratore presta la sua attività lavorativa in un appalto di servizi alle dipendenze di una cooperativa che aveva avuto l'appalto da una terza società. Non avendo avuto la corresponsione del trattamento di fine rapporto dalla cooperativa alle dipendenze della quale ha prestato la sua attività lavorativa, ha chiamato... [Leggi tutto]

Questo orientamento è seguito da più giudici del tribunale di Milano

08/01/2020 - Una lavoratrice, assumendo di aver lavorato in un appalto concesso dalla Leroy Merlin di Milano, ha rivendicato il diritto di percepire la retribuzione degli ultimi mesi lavorati, le ferie non godute, il compenso dovuto per la riduzione dell'orario di lavoro, per le ex festività, per i ratei di 13ª, 14ª e per il trattamento di... [Leggi tutto]

Questo orientamento è seguito da più giudici del tribunale di Milano

08/01/2020 - Una lavoratrice, assumendo di aver lavorato in un appalto concesso dalla Leroy Merlin di Milano, ha rivendicato il diritto di percepire la retribuzione degli ultimi mesi lavorati, le ferie non godute, il compenso dovuto per la riduzione dell'orario di lavoro, per le ex festività, per i ratei di 13ª, 14ª e per il trattamento di... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.