06/03/2021
La più potente banca d'affari americana annuncia l'alleggerimento del codice interno sull’abbigliamento dei suoi 36.000 impiegati che sono stati informati all'inizio del mese di marzo 2019. Fino ad oggi, abiti su misura, cravatte, tailleur e scarpe ad hoc erano rigorosamente obbligatori. Già nel 2017, però, la banca aveva permesso agli ingegneri della divisione tecnologica e digitale di abbigliarsi in modo più informale. Adesso tutti gli impiegati possono scegliere liberamente come vestirsi. La nota interna aziendale confida solo nel bon-ton dei dipendenti e sulla loro capacità di discernimento. Sipotrà cambiare il completo su misura con la polo ma senza sconfinare nell’infradito, zoccoli o felpe con il cappuccio e pantaloncini corti. Perché l'illustre banca dismette l'uniforme del banchiere e del bancario mettendola in soffitta? Per darsi un contegno di modernità e per attirare le migliori risorse che, nei tempi moderni, sono attratte fatalmente dai giganti di Internet e della Silicon Valley, dove domina il look del jean tee-shirt.
Per la difesa davanti ai giudici è consentito produrre anche i documenti personali e riservati
“Giova ribadire che la produzione in giudizio di documenti contenenti dati personali è sempre consentita ove sia necessaria per esercitare il proprio diritto di difesa, anche in assenza del consenso del titolare e quali che siano le modalità con cui è stata acquisita la loro conoscenza: dovendo, tuttavia, tale facoltà di difendersi in giudizio, utilizzando gli altrui dati personali, essere esercitata nel rispetto dei doveri di correttezza, pertinenza e non eccedenza previsti dalla L. n. 675 del 1996, art. 9, lett. a) e d), sicché la legittimità della produzione va valutata in base al bilanciamento tra il contenuto del dato utilizzato, cui va correlato il grado di riservatezza, con le esigenze di difesa.” ( Cass. civ., sez. lav., sent., 12 novembre 2021, n. 33809)