23/10/2017
Una lavoratrice riceve una lettera di contestazione di addebito con l'invito a discolparsi; prima che scada il termine dei 5 giorni concessi per la presentazione delle eventuali giustificazioni, la lavoratrice chiede di essere sentita oralmente in una data compatibile con il suo stato di malattia attestato da un certificato medico che invia all'azienda. L'azienda, però, adducendo l'osservanza di una previsione del contratto collettivo, che impone l'audizione orale entro i 5 giorni dalla richiesta, la convoca con immediatezza senza considerare il contenuto del certificato medico che per quel giorno ne attestava l'impedimento ad essere presente. Le giustificazioni orali in tal modo non sono state rese. La corte di appello ha ritenuto la procedura gravemente viziata. La lavoratrice è stata reintegrata nel posto di lavoro.
Il datore di lavoro ricorre in Cassazione.
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della corte di appello; per la Corte di Cassazione la società datrice aveva l'obbligo di consentire l'audizione della lavoratrice perché, nel giorno convocata per la presentazione delle giustificazioni, era nell'impossibilità di essere presente in ragione del suo stato di malattia debitamente certificato. Per la Corte di Cassazione la lavoratrice ha il diritto, se ne fa richiesta, di essere sentita oralmente dal datore di lavoro; il datore di lavoro ha l'obbligo di convocarla e ascoltare le sue difese in una data compatibile. L'impedimento della lavoratrice, attestato dal certificato medico, confermava che non si trattava di una data ritenuta dalla lavoratrice semplicemente disagevole o sgradita. Si trattava di un impedimento reale ad essere presente e rendere le giustificazioni. (Cassazione n. 23510/2017).
Nella foto: Giacomo Balla, futurista, "Colpo di fucile. Canto patriottico in piazza Siena".