15/02/2014
Falso contratto a progetto, rivendicazione lavoro subordinato
Un lavoratore, con un contratto di lavoro a progetto, è stato mandato a prestare la sua attività lavorativa su una nave veloce in navigazione nel Mar Mediterraneo. Il lavoratore, per il tipo di mansioni svolte e per le modalità di espletamento di queste mansioni, ha chiesto al tribunale di Genova il riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato, con il pagamento a suo favore di notevole differenze retributive.
Alla prima udienza l'impresa ha eccepito la mancata impugnazione del contratto a progetto nel termine dei 60 giorni, con la conseguente decadenza del lavoratore dal diritto di far valere le pretese economiche avanzate.
Il giudice ha mostrato uno strano interesse a questa eccezione, tanto da aver rinviato la discussione della causa, su questo particolare aspetto, ad una successiva e apposita udienza. L'eccezione difensiva dell'impresa, però, è assolutamente infondata perché il lavoratore non ha contestato il contratto a progetto per rivendicare il diritto a continuare la sua prestazione lavorativa con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ma ha contestato il contratto a progetto al fine esclusivo di ottenere il pagamento delle differenze retributive dovute in conseguenza della natura subordinata della prestazione lavorativa. In questo caso non vi é nessun termine di decadenza da osservare. Il diritto è sottoposto solo alla prescrizione che ha durata di 5 oppure di 10 anni secondo la natura della rivendicazione proposta.
È molto strano che quel giudice del tribunale di Genova, su questo aspetto della controversia, abbia sentito la necessità di dover rinviare la causa ad altra udienza.