21/01/2014
L'organizzazione del lavoro nell'impresa risulta essere profondamente mutata dal fenomeno delle esternalizzazioni. Questa esternalizzazione dei servizi e dell'attività produttiva può avvenire anche intra moenia, cioè all'interno dello stesso perimetro aziendale, con gli stessi mezzi e con gli stessi lavoratori utilizzati precedentemente nella gestione diretta dell'attività da parte dell'imprenditore.
Il modello organizzativo delle esternalizzazioni nell'attività dell'impresa è nato in Giappone dove, già da decenni, per produrre un'auto il numero dei dipendenti occupati è di gran lunga inferiore a quello occorrente in Occidente. Negli anni ' 80 in Occidente si era convinti che questa maggiore produttività del sistema giapponese derivasse dalla maggiore laboriosità e dedizione delle maestranze rispetto a quelli del mondo occidentale più sindacalizzati e garantiti. Ma così non era. La maggiore produttività in realtà era la conseguenza più vistosa del sistema produttivo imperniato sulla esternalizzazione delle attività.
Qual è la ragione per cui il modello organizzativo della esternalizzazione si estende a macchia d'olio come un'onda impetuosa?
Si far ricorso a questo sistema per una molteplicità di motivi:
1.maggiore specializzazione dell'impresa scelta per il lavoro esternalizzato;
2.flessibilità nell'occupazione;
3.contrazione dei costi.
In Italia il fenomeno fino al 2003 era impedito dalla legislazione fortemente vincolante degli anni ' 60 in materia di interposizione di manodopera. Con la nuova legislazione introdotta nel 2003 il fenomeno anche in Italia sembra assumere le dimensioni di un'onda impetuosa e inarrestabile.
Di fronte alle dimensioni del fenomeno delle esternalizzazioni e alla sua capacità di imporsi sempre più come nuovo modello organizzativo dell'impresa, si pone il problema della tutela delle maestranze. Questa tutela non è più garantibile con il ritorno anacronistico della passata legislazione ma con forme nuove che da una parte garantiscano la libertà nell'esercizio dei poteri di organizzazione dell'impresa ma dall'altra garantiscano anche il diritto effettivo alla retribuzione, alla qualifica, alla stabilità del posto di lavoro e a tutti quei diritti riconosciute dal nostro ordinamento. La tutela non può essere più a monte ma si deve garantire a valle.
Il diritto del lavoro nel nostro paese ha avuto un passato glorioso. Adesso ha un presente molto difficile ed un futuro assai incerto.
Milano 07/08/2010.