A- A A+

Con artifizi un quadro direttivo della banca sottrae ai clienti in modo fraudolento 2 milioni di euro

tag  News 

20/01/2021

La dipendente infedele è stata condannata al risarcimento dei danni a favore della banca

La banca Intesa Sanpaolo Private Banking S.P.A. convoca avanti il Tribunale del lavoro di Milano la sua ex dipendente, con mansioni di quadro, che aveva già provveduto a licenziare per giusta causa, accusandola di illecite condotte finalizzate alla distrazione di ingenti somme dai conti correnti bancari di vari clienti. La dipendente infedele, in sede penale, aveva patteggiato la pena con due anni e quattro mesi di reclusione, e la radiazione dall'albo dei promotori finanziari.

La banca assumeva la distrazione di una somma superiore a 2 milioni di euro. Il tribunale ha sentito come testimoni i clienti truffati, che nel frattempo erano stati risarciti dalla banca con il reintegro delle somme indebitamente sottratte dai loro conto correnti.

La banca, dopo aver ottenuto il sequestro conservativo dei beni dell'ex dipendente, ha chiesto al tribunale del lavoro che la spregiudicata dipendente fosse condannata al risarcimento di questi danni.

Il tribunale del lavoro esaminando le eccezioni difensive della dipendente, ha qualificato come "del tutto paradossale" l'eccezione difensiva sollevata dalla ex dipendente che ha invocato l'applicabilità "del criterio di riduzione della responsabilità di cui all’art. 1227 c.c., se non addirittura di ipotesi di causa di elisione del nesso causale tra condotta e danno, che la resistente rinviene nel presunto comportamento dei soggetti truffati, o in quello della banca, che non avrebbe esercitato una diligente attività di vigilanza, idonea a determinare una riduzione della responsabilità per danni." Per il tribunale non può trovare applicazione l'istituto invocato a favore del " soggetto che si renda protagonista di condotte dolose, caratterizzate da artifici e raggiri, in situazioni in cui la banca datrice di lavoro ed i clienti affidati in gestione facevano pieno affidamento sulla onestà ed affidabilità professionale della lavoratrice"

La domanda della banca è stata integralmente accolta, con la condanna della ex dipendente al risarcimento di tutti danni e al pagamento delle spese processuali.

Tribunale di Milano sezione lavoro, Sentenza n. 2324/2020 pubbl. il 19/01/2021 giudice Dottor Lombardi.

 

Lo studio a Milano

10/01/2016   Lo studio si trova  nel centro storico della città, di fronte alla Rotonda della Besana , adiacente al Palazzo di Giustizia . tel. 025457952. email biagio.cartillone@studiocartillone.it Lo studio é aperto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì.  L'ubicazione dello studio consente... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza è valido se rispetta una pluralità di prescrizioni e di limiti

06/03/2021 Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive : – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo... [Leggi tutto]

DIVISIONE DELLA PENSIONE TRA IL CONIUGE E L'EX CONIUGE

06/03/2021 Come si divide la pensione tra il coniuge e l’ex coniugee La pensione fra il coniuge superstite e l’ex coniuge altrettanto superstite deve essere ripartita tendo conto della durata dei rispettivi matrimoni ma non in modo esclusivo dovendosi eventualmente contemperare questo dato temporale con altre circostanze che possono assumere rilevanza e significato. La Corte di Cassazione a... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

La disabilità nei rapporti di lavoro

02/01/2022 Il concetto di disabilità si identifica con la “limitazione, risultante in particolare da menomazioni fisiche, mentali o psichiche durature che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione della persona interessata alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori” (Cass. 12.11.2019, n. 29289;... [Leggi tutto]

Per la difesa davanti ai giudici  è consentito produrre anche i documenti personali e riservati

“Giova ribadire che la produzione in giudizio di documenti contenenti dati personali è sempre consentita ove sia necessaria per esercitare il proprio diritto di difesa, anche in assenza del consenso del titolare e quali che siano le modalità con cui è stata acquisita la loro conoscenza: dovendo, tuttavia, tale facoltà di difendersi in giudizio, utilizzando gli altrui dati personali, essere esercitata nel rispetto dei doveri di correttezza, pertinenza e non eccedenza previsti dalla L. n. 675 del 1996, art. 9, lett. a) e d), sicché la legittimità della produzione va valutata in base al bilanciamento tra il contenuto del dato utilizzato, cui va correlato il grado di riservatezza, con le esigenze di difesa.” ( Cass. civ., sez. lav., sent., 12 novembre 2021, n. 33809)