21/07/2017
Le persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di qualsiasi prestazione professionale o di impresa, possono acquistare attraverso la piattaforma informatica dell'Inps un libretto nominativo che si chiama "libretto famiglia" per compensare le prestazioni lavorative aventi ad oggetto piccoli lavori domestici, lavori di giardinaggio, di pulizia e di manutenzione, assistenza domiciliare ai bambini alle persone anziane, ammalate o disabili, insegnamento privato supplementare.
Il lavoro occasionale utilizzato per le esigenze della famiglia, così come sopra individuato, ha i seguenti limiti soggettivi ed oggettivi: ogni collaboratore familiare non può superare nell'anno civile (che va dal 1 gennaio al 31 dicembre) il percepimento di un importo dallo stesso soggetto che superi le € 2500 annui; quel medesimo collaboratore, inoltre, non deve percepire nell'anno civile un importo complessivo derivante dalle sue prestazione a favore di altre famiglie che sia superiore complessivamente a € 5000.
Come si procede per poter utilizzare il lavoratore occasionale per la famiglia?
La persona fisica che intende usufruire della prestazione deve acquistare preventivamente un libretto emesso dall'Inps che serve per il pagamento delle singole prestazioni. Questo libretto si chiama "libretto famiglia" Un'ora di lavoro costa € 10 di cui euro 1,95 per i contributi previdenziali e assicurative e 0,10 per le spese di gestione. Il lavoratore occasionale riscuote così per ogni ora lavorata la somma di otto euro su cui non deve pagare le imposte che, invece, incombono normalmente sul lavoro ordinario. La persona fisica, che non esercita impresa o professione, per far conseguire al lavoratore il pagamento della prestazione data, deve, entro il giorno tre del mese successivo allo svolgimento della prestazione, comunicare all'Inps tutti i dati utili per il pagamento (nome cognome del lavoratore occasionale, luogo della prestazione, giorni lavorati). Contestualmente il lavoratore riceve telematicamente il messaggio che lo informa che la persona fisica ha inoltrato all'Inps la comunicazione. Entro il giorno 15 del mese successivo, l'Inps, nei limiti delle somme disponibili sul libretto di famiglia, provvede ad accreditare al lavoratore occasionale le somme dovute sul suo conto corrente bancario.
Ricorrendo al lavoro occasionale, occorre prestare il massimo dell'attenzione per impedire che il lavoratore occasionale presti un'attività lavorativa superiore a 250 ore e percepisca dal singolo utilizzatore un importo annuo che superi la somma di euro 2500. la sanzione è quella di vedersi trasformare il rapporto di lavoro in lavoro subordinato ordinario, a tempo pieno e a tempo indeterminato
Il meccanismo così come è stato congegnato dal legislatore può comportare che il lavoratore occasionale ottenga il pagamento della sua prestazione dopo due mesi dalla prestazione dell'attività lavorativa che ha reso alla famiglia.
Il contratto di appalto.
L'appalto è il contratto con il quale un soggetto assume l'obbligo di eseguire un servizio o prestare un’ opera in contropartita di un corrispettivo. L'appalto è genuino quando l'appaltatore è un vero imprenditore perché assume il rischio della realizzazione dell'opera o del servizio promesso, impiega nell'appalto una propria organizzazione di mezzi, ed è in possesso della necessaria specializzazione e della professionalità per rendere il servizio o l'opera promessi. (Decreto legislativo numero 276/2003 articolo 29 e codice civile articolo 1655)
Sicurezza sul lavoro.
Nell'esecuzione del contratto di appalto bisogna adottare tutte quelle misure che secondo la specialità del lavoro e la tecnica appaiono idonee a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori. Il committente deve accertare l'idoneità professionale dell'appaltatore ad eseguire i lavori, deve informare l'impresa appaltatrice sui rischi presenti sul luogo di lavoro, deve cooperare con l'impresa appaltatrice nel redigere il documento di valutazione dei rischi.Il committente deve cooperare durante l'esecuzione del contratto ad attuare le misure di prevenzione e protezione coordinandosi con l'impresa appaltatrice. La clausola contenuta nel contratto di appalto di esonero del committente da ogni responsabilità in materia di tutela della salute è priva di efficacia perché contraria alle norme di ordine pubblico. Il committente ha un obbligo forte e incondizionato in materia di sicurezza sul lavoro anche se cede a terzi una parte o tutta l'attività. (Articolo 26 del decreto legislativo numero 81/2008 e decreto legislativo numero 106/2009)
L'obbligo solidale
L'appaltante e l'appaltatore sono obbligati in solido a corrispondere ai lavoratori impiegati nell'appalto il trattamento retributivo e contributivo previsto per legge. Condizione essenziale per l'esistenza di questo obbligo di solidarietà e che il committente eserciti un'attività di impresa o professionale. Chi non esercita queste attività, non è obbligato in via solidale. Il lavoratore che intende agire nei confronti dell'appaltante per la soddisfazione dei suoi crediti deve proporre azione giudiziaria entro 2 anni dalla cessazione dell'appalto. Se non osserva questo termine decadde da ogni diritto. (Articolo 29 decreto legislativo 276/2003).
Somministrazione illecita di manodopera
Se il contratto di appalto non è genuino ed il lavoratore di fatto è gestito e diretto dall'appaltante, si ha una somministrazione illecita di mano d'opera se l'appaltante non risulta essere impresa autorizzata all'esercizio dell'attività di somministrazione di lavoro. In questo caso il lavoratore avrà il diritto di essere considerato direttamente alle dipendenze dell'impresa appaltante che si presenta come il vero ed effettivo datore di lavoro. (Decreto legislativo numero 276/2003).