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Il datore di lavoro non ha diritto all'accesso delle dichiarazioni testimoniali rese dai lavoratori agli ispettori

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23/02/2016

 

Il Consiglio di Stato nega il diritto all'accesso dell'impresa ai documenti contenenti le dichiarazioni rese in sede ispettiva dai lavoratori. Il rifiuto é motivato dall'esigenza di "prevenire eventuali atti di ritorsione o indebite pressioni da parte del datore di lavoro" nei confronti dei dipendenti che hanno rilasciato le dichiarazioni e "a preservare in un contesto più ampio, l'interesse generale ad un compiuto controllo della regolare gestione del rapporto di lavoro". Nell'affermare questo principio, il Consiglio di Stato richiama la Costituzione e la normativa europea. I lavoratori che hanno reso le dichiarazioni raccolte dagli ispettori hanno diritto alla riservatezza sul contenuto delle loro dichiarazioni.( sentenza 24 novembre 2014).