05/10/2014
Da un recente studio è emerso che oltre il 30% dei certificati medici dei lavoratori dipendenti hanno ad oggetto la giornata del lunedì. Vi è il fondato sospetto, confortati dal significativo dato statistico, che non sempre si tratti di assenza dovuta a malattia genuina ma ad assenza fraudolenta per aggiungere ai giorni di riposo del sabato e della domenica anche il lunedì.
Nel caso in cui queste assenze del lunedì abbiano una frequenza sistematica o significativa l'impresa può procedere ad una contestazione di addebito chiedendo al lavoratore di indicare le ragioni del perché della sua malattia che cade inspiegabilmente e tanto spesso il lunedì.
Il lavoratore, nonostante il suo diritto alla tutela della privacy trattandosi di dati sensibili, ha l'obbligo comunque di fornire adeguata giustificazione.
Nei casi più rilevanti il datore di lavoro può anche rivolgersi al giudice del lavoro contestando la genuinità della malattia e chiedendo i relativi accertamenti tecnici.
Il certificato di malattia rilasciato dal medico del lavoratore non è un documento incontestabile essendo, in ogni caso, un semplice documento di parte che in presenza di contestazione necessita pur sempre delle opportune verifiche giudiziali.
In questo accertamento giudiziale non è di ostacolo nemmeno la visita medica domiciliare già eseguita dall'Istituto previdenziale con conferma della prognosi.
Le false malattie recano gravissimo danno all'erario, alle aziende e agli stessi lavoratori che non abusano illecitamente di questo sacrosanto istituto di tutela.