24/02/2014
La sofisticazione nei cosmetici
I carabinieri dei Nas (nucleo anti sofisticazioni) hanno sequestrato all'interno di una parafarmacia un lotto di prodotti cosmetici per proteggere il corpo dalle punture diÂ
zanzara.
Al soggetto ritenuto (erroneamente) titolare dell'impresa produttrice è stato contestato il reato di immissione in commercio di prodotti medicinali senza le necessarie autorizzazioni del ministero della sanità (art.189 RD n.1265/1934).
Questa contestazione dei carabinieri poggia sul fatto che sulla confezione esterna del prodotto si menziona la proprietà protettiva della sostanza dal morso delle zanzare.
Nessun indagine è stata effettuata sugli elementi che compongono la sostanza sequestrata per verificare se essi rientrino tra le sostanze cosmetiche o tra i presidi medici.
La tesi sostenuta dai carabinieri è che, indipendentemente dalla composizione del prodotto -che nel nostro caso era composto unicamente di sostanze di tipo cosmetico e sulla confezione riportava la dicitura "prodotto aromacosmetico-, la dizione "protezione" può essere utilizzata solo per presidi medici.
In realtà , la legge che disciplina la produzione e la vendita di prodotti cosmetici (n.713/1986) definisce prodotti cosmetici le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici del corpo, anche al fine di proteggerle.
Accertato che il prodotto sequestrato ha una composizione esclusivamente cosmetica e che la dizione riportata sulla confezione è compatibile con la definizione di prodotto cosmetico indicata dal legislatore, il Giudice, a breve, dovrà decidere se assolvere l'imputato oppure no.
La Procura della Repubblica avrà un compito ben gravoso per dimostrare  la fondatezza dell’accusa perché sembra che i carabinieri abbiano svolto le indagini senza tener conto della normativa giuridica.
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