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Il dirigente deve usare oculatamente il diritto di critica

L'incredulità di TommasoIl dirigente di una società che esprime giudizi e apprezzamenti negativi nei confronti della direzione aziendale è passibile di licenziamento disciplinare per giusta causa a causa dei suoi comportamenti scorretti assunti nei confronti dell'azienda e degli altri dirigenti. Questi giudizi sono suscettibili di lesionare in modo irreversibile il rapporto di fiducia, travalicando i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica. Il dirigente, a maggior ragione se in una posizione apicale nell'azienda, nel criticare le scelte aziendale deve usare un linguaggio appropriato, senza offendere la direzione aziendale. Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 7 marzo – 29 aprile 2013, n. 10107

Avv. Biagio Cartillone

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