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Il contratto collettivo lo scelgono liberamente le parti

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01/05/2023

Con la lettera di assunzione al rapporto di lavoro è stato applicato il contratto collettivo delle imprese industriali esercente servizi di pulizia. La lavoratrice rivendica il diritto di avere l'applicazione del diverso contratto collettivo per i dipendenti non medici della sanità privata, in considerazione delle mansioni effettivamente svolte e del settore di operatività. Il Tribunale di Milano ha respinto la domanda perché i contratti collettivi sono sottoposti alle regole civilistiche dell'autonomia privata con la conseguenza che possono avere efficacia soltanto se le parti lo hanno voluto. Il contratto collettivo post-fascista "ha efficacia vincolante limitatamente ai soli iscritti alle associazioni sindacali stipulanti e a coloro che, esplicitamente o implicitamente, abbiano prestato adesione al contratto collettivo". Per poter applicare un contratto collettivo diverso da quello voluto originariamente dalle parti occorre che sussista e sia dedotta la violazione dell'articolo 36 della Costituzione che impone l'obbligo di corrispondere una retribuzione idonea ad assicurare una vita libera e dignitosa. Sentenza Tribunale di Milano numero 1229 pubblicata il 5 aprile 2023.

Il contratto collettivo lo scelgono liberamente le parti

01/05/2023 Con la lettera di assunzione al rapporto di lavoro è stato applicato il contratto collettivo delle imprese industriali esercente servizi di pulizia. La lavoratrice rivendica il diritto di avere l'applicazione del diverso contratto collettivo per i dipendenti non medici della sanità privata, in considerazione delle mansioni effettivamente svolte e del settore di... [Leggi tutto]

Il risarcimento non copre l'intero perido di disoccupazione

15/04/2023 La Corte di Appello di Brescia ha dichiarato il licenziamento per giustificato motivo oggettivo illegittimo perché l'azienda non ha dato idonea e rigorosa prova dell’impossibilità  di poter adibire il lavoratore ad altre e diverse mansioni (obbligo del repêchage). L'inosservanza di questo obbligo comporta l'insussistenza del motivo posto a giustificazione del... [Leggi tutto]

insuborinazione, legittimo il licenziamento

15/04/2023 Il Tribunale di Busto Arsizio ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare perché il lavoratore si è rifiutato di eseguire i lavori di pulizia che gli erano stati indicati dal suo responsabile ed aveva abbandonato il posto di lavoro dopo un alterco con il legale rappresentante della società. Il lavoratore, inoltre, è emerso che eseguiva i servizi con... [Leggi tutto]

Se il fatto disciplinare non sussiste, reintegrazione nel posto di lavoro

15/04/2023 Il Tribunale di Milano ha ordinato la reintegrazione nel posto di lavoro perché il fatto di rilevanza disciplinare contestato e posto a fondamento del licenziamento per giusta causa è risultato insussistente. Per questa insussistenza è stata disposta la reintegrazione nel posto di lavoro anche se il rapporto di lavoro è disciplinato dal Jobs act per essere stato il... [Leggi tutto]

Niente anzianità di servizio col passaggio dell'appalto

15/04/2023 Lavorano nell'appalto di reception e portineria del Politecnico di Milano prestando la loro attività alle dipendenze delle 4 imprese appaltatrici che nel tempo si sono aggiudicate l'appalto; alle dipendenze dell'ultima impresa aggiudicatrice rivendicano il diritto a continuare a godere dei trattamenti migliori che hanno conseguito nei rapporti di lavoro precedenti. L'ultima impresa... [Leggi tutto]

Risarcimento dei danni per malattia professionale

15/04/2023 Il Tribunale di Bergamo ha condannato la A.E.M 3 Srl al risarcimento dei danni per la malattia professionale subita da un carpentiere saldatore che usava in modo costante e prolungato strumenti vibranti manuali con esposizione costante all'inalazione dei fumi di saldatura, a causa della carenza di dispositivi di protezione ambientali e individuali. L'ambiente di lavoro è stato... [Leggi tutto]

Un effetto della riforma del 2012 della legge Fornero

15/04/2023 La Corte di Appello di Brescia ha dichiarato il licenziamento per giustificato motivo oggettivo illegittimo perché l'azienda non ha dato idonea e rigorosa prova dell’impossibilità  di poter adibire il lavoratore ad altre e diverse mansioni (obbligo del repêchage). L'inosservanza di questo obbligo comporta l'insussistenza del motivo posto a giustificazione del... [Leggi tutto]

Spetta al lavoratore provare di aver eseguito ore di lavoro straordinario

08/02/2023 Il lavoratore che ricorre dinanzi all’autorità giudiziaria per far accertare, tra l’altro, l'orario di lavoro effettivamente prestato e la conseguente corresponsione del compenso per il lavoro straordinario, ha l'onere di dimostrare di aver lavorato oltre l'orario normale di lavoro, senza che l'assenza di tale prova possa esser supplita dalla valutazione equitativa del... [Leggi tutto]

Riconosciuta l’esistenza del rapporto di lavoro domestico

08/02/2023 Il tribunale di Monza riconosce l'esistenza del rapporto di lavoro domestico provato attraverso le dichiarazioni dei testimoni che sono stati sentiti dal giudice. La lavoratrice prestava la sua attività lavorativa tutti i giorni ed era pagata con 10€ per ogni ora di lavoro prestato. Alla lavoratrice, a titolo di differenze retributive sono state riconosciute oltre 6000€. Il... [Leggi tutto]

Per impugnare il licenziamento orale non vi sono termini di decadenza

06/02/2023 La corte di appello di Milano sezione lavoro ha affermato che il lavoratore non ha l'onere di impugnare stragiudizialmente il licenziamento a lui comunicato in forma orale perché non essendoci la forma scritta, prevista per legge, non può esservi alcun termine dal quale poter fare decorrere l'obbligo di impugnare il licenziamento entro i 60 giorni dalla sua comunicazione. Contro... [Leggi tutto]