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Cessato il rapporto di lavoro, il portiere deve lasciare l'alloggio.

Il godimento della casa è corrispettivo della prestazione lavorativa che si rende

 

Un condominio ha intimato il licenziamento al suo portiere; il portiere ha impugnato l'atto. A seguito di trattative, il portiere si è impegnato a rilasciare l'alloggio e il condominio a corrispondergli le competenze di fine rapporto con l'aggiunta di una "buonuscita". Il portiere, però, nonostante l'impegno assunto non ha provveduto a rilasciare libero di sé, persone e cose l'alloggio condominiale, che godeva in contropartita del rapporto di lavoro, alla data fissata.

Il condominio per ottenere il rilascio dei locali della portineria adibito ad alloggio, è stato costretto a dover promuovere un'azione giudiziaria avanti il tribunale del lavoro di Milano.

Il tribunale ha accolto la domanda del condominio ed ha ordinato all'ex portiere di rilasciare immediatamente l'alloggio. Il tribunale di Milano ha motivato la sentenza affermando che "la concessione in godimento dell'immobile in ragione del rapporto di lavoro è una prestazione accessoria del rapporto stesso (così Cass., sez. lav., 30 ottobre 2012, n. 18649) funzionalmente collegata con la prestazione lavorativa, costituendone un parziale corrispettivo. L'utilizzazione dell'alloggio costituisce, dunque, una prestazione accessoria del rapporto di portierato e, in quanto tale, non integra un autonomo rapporto di locazione. Dunque tale patto accessorio segue le sorti del contratto cui accede, essendo a questo funzionalmente collegato, con evidente obbligo di rilascio al momento della cessazione del rapporto di lavoro." (Tribunale di Milano sezione lavoro 6 dicembre 2016 giudice Mariani).

Il principio giuridico affermato nella sentenza è pienamente condivisibile e in linea con il costante orientamento della corte suprema di cassazione.

Segnaliamo la sentenza per evidenziare che il ricorso è stato depositato in via telematica l'8 settembre 2016; la decisione è stata pronunciata dal tribunale di Milano il 6 dicembre 2016. La definizione del giudizio si è avuta in tre mesi. Si tratta di una performance eccezionale di cui va reso merito al tribunale, il giudice, al processo telematico e alla cancelleria. Questa è l'Italia che ci piace.

 Nella foto: immagine tratta dal film La banda degli onesti, con Totò e Peppino De Filippo. Totò è il portiere del condominio e gode dell'alloggio di servizio dove vive con la famiglia.