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Le ragioni del licenziamento devono essere attuali

Lo dice il dott. Scarzella del tribunale di Milano

Dichiarata la illegittimità del licenziamento perché adottato anzitempo.

L'impresa comunica ad un suo dipendente il licenziamento per modificazione del processo produttivo e per l'eliminazione della "posizione di addetto al controllo qualità in produzione". L'obiettivo aziendale era quello di far sì che ogni operatore gestisse in toto la realizzazione del prodotto.

Il dottor Scarzella, giudice del tribunale sezione lavoro di Milano, ha dichiarato la illegittimità del licenziamento perché il  "giustificato motivo oggettivo deve essere valutato sulla base di elementi di fatto esistente al momento della comunicazione del recesso, la cui motivazione deve trovare fondamento in circostanze realmente esistenti e non future ed eventuali."

L'azienda aveva intimato il licenziamento all'inizio del mese di marzo 2017 ma è risultato dalle dichiarazioni testimoniali che l'azienda aveva in programma di montare i nuovi macchinari soltanto nel mese di luglio e agosto 2017. Alla data di comunicazione del licenziamento  e  in data immediatamente successiva non vi era in corso alcuna modifica del processo produttivo.

Quel licenziamento è stato intempestivo perché avrebbe potuto eventualmente essere adottato nel successivo mese di luglio/agosto.

Il tribunale non ha però concesso la reintegrazione nel posto di lavoro condannando l'azienda al pagamento di 20 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto percepita. ( Ordinanza del procedimento n. 6208/2017).