14/04/2017
Un dipendente di Poste Italiane spa, impugnava il licenziamento disciplinare con preavviso intimatogli per essersi presentato presso la sede di lavoro un giorno in cui era sospeso dal servizio in esecuzione di una sanzione disciplinare, ed avere inveito nei confronti del capo reparto e del capo turno con minacce («tu non vedrai più tuo figlio, tu tua moglie, tu la tua famiglia») tanto da rendere necessario l'intervento dei Carabinieri.
Il giudice del lavoro rigettava la domanda. La Corte di Appello di Milano,rigettava l'appello del lavoratore. La corte di Cassazione rigettava il ricorso del lavoratore perchè motivi del ricorso attinevano all'accertamento del fatto non censurabile in questa sede giurisdizionale. Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 8815/17; depositata il 5 aprile.