A- A A+

Settore aziendale chiuso: illegittime le dimissioni

Non sussiste una giusta causa utilmente invocabile dal lavoratore

La pronuncia in commento trae origine dal giudizio promosso dal dipendente di un istituto di credito, assunto con inquadramento al livello di dirigente bancario. In seguito, il settore di attività al quale era addetto il ricorrente veniva chiuso e l’istituto avviava delle trattative con i lavoratori addetti per arrivare ad uno scioglimento consensuale incentivato dei rapporti di lavoro. Il ricorrente deduceva di aver ricevuto offerte d’incentivazione all’uscita e di averle rifiutate perché insufficienti e di essersi, quindi, dimesso per giusta causa: pertanto, conveniva in giudizio la società datrice al fine di ottenere il pagamento di somme a titolo di competenze di fino rapporto e risarcimento del danno. Nei primi due gradi di giudizio, le domande del lavoratore venivano respinte. I giudici di merito, sul presupposto della soppressione delle posizioni di lavoro relative al dipendente, ritenevano l’insussistenza della giusta causa delle dimissioni rassegnate dal dipendente. In particolare, la Corte territoriale riteneva che la situazione descritta integrasse la nozione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo. In riforma della sentenza d’appello, il dipendente ha proposto ricorso per cassazione.

In proposito, la Suprema Corte ha ritenuto congruo il ragionamento con il quale i giudici di merito hanno escluso che le dimissioni del ricorrente siano assistite da giusta causa, la quale presuppone la sussistenza di un grave inadempimento in capo al datore di lavoro; per tale ragione, il comportamento della società datrice di lavoro non configura inadempimento, ma integra, piuttosto, la nozione di giustificatezza del licenziamento per motivi oggettivi. Il giudice di legittimità, quindi, ha rilevato che “il controllo giurisdizionale delle comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive che legittimano il trasferimento del lavoratore subordinato deve essere diretto ad accertare che vi sia corrispondenza tra il provvedimento adottato dal datore di lavoro e le finalità tipiche dell'impresa, non può essere dilatato fino a comprendere il merito della scelta operata dall'imprenditore; quest'ultima, inoltre, non deve presentare necessariamente i caratteri dell'inevitabilità, essendo sufficiente che il trasferimento concreti una delle possibili scelte, tutte ragionevoli, che il datore di lavoro può adottare sul piano tecnico, organizzativo e produttivo”.

Sulla scorta di tali rilievi, la Cassazione ha escluso che la sottrazione di mansioni radicale ed in via definitiva costituisca giusta causa di recesso, rigettando il ricorso proposto dal dipendente.

(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 17 settembre – 17 dicembre 2015, n. 25384)

Nella foto: opera di Ampello Tettamanti, Operai di Milano, 1955, olio su tela.

Codice avvocati, dovere di segretezza e riservatezza.

17/11/2015   DAL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE L’avvocato esercita la propria attività in piena libertà, autonomia ed indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi della persona, assicurando la conoscenza delle leggi e contribuendo in tal modo all’attuazione dell’ordinamento per i fini della giustizia.  Art. 7 – Dovere di... [Leggi tutto]

ACCESSO DAL VOSTRO DOMICILIO AI DATI DELLA VOSTRA PRATICA, OVUNQUE VOI SIATE

16/11/2015    Il nostro studio per rendere sempre più efficiente i suoi servizi, ha attivato a favore dei propri assistiti un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla controversia. In questo modo si  consente al cliente... [Leggi tutto]

Video conferenza, strumento di grande utilità per l'attività professionale

16/11/2015 Per una migliore organizzazione, in termini di efficienza e di assoluta tempestività, per le consultazioni con lo studio, che abbiano carattere di urgenza, vi suggeriamo di usare la video conferenza. Realizzare un sistema di video conferenza è estremamente semplice, e a costo zero. Occorre semplicemente un computer, che abbia un video con le casse incorporate, e il... [Leggi tutto]

La retribuzione a certe condizioni si può anche diminuire

16/11/2015 Il principio ferreo  è che la retribuzione pattuita non può essere diminuita, come statuisce l'art. 2103 del codice civile. Il lavoratore ha diritto a mantenere l'integrità del suo trattamento economico. Ma nel corso del rapporto di lavoro il datore di lavoro e il lavoratore possono modificare la misura del trattamento economico a condizione che questa nuova... [Leggi tutto]

La lettera di assunzione, il documento più importante del rapporto di lavoro

16/11/2015 La lettera di assunzione rappresenta il contratto di lavoro. Nella lettera di assunzione devono essere riportate tutte le condizioni di lavoro: retribuzione, mansioni, patto di prova, applicazione del contratto collettivo, inquadramento, compenso, numero delle mensilità e ogni altro elemento utile ad identificare il trattamento economico e normativo pattuito.Nella lettera di assunzione... [Leggi tutto]