A- A A+

Se il locatore ha esercitato un sopruso , la mancanza della forma scritta non inficia tutto il ocntratto

Con la sentenza del 17 settembre 2015 n. 18214, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affrontato la tematica relativa all’eventuale nullità del contratto di locazione stipulato senza la forma scritta. La questione era stata rimessa al Primo Presidente con ordinanza del 29 settembre 2014 n. 20480, dopo che in primo grado il Tribunale di Latina aveva sostenuto la nullità relativa e dichiarato inefficace la procedura esecutiva per rilascio nei confronti del conduttore,  mentre la Corte d’Appello di Roma, con sentenza del 12 maggio 2010, aveva dato ragione al locatore, ritenendo la nullità assoluta del contratto di locazione.

La Corte ha osservato che, nonostante il principio generale di libertà di forma vigente nel nostro ordinamento, secondo il quale la manifestazione di volontà contrattuale può realizzarsi attraverso qualsiasi modalità comunque idonea a palesarla, esistono comunque delle ipotesi in cui per determinati negozi è prescritta una forma specifica, contenute nell’art. 1350 c.c. L’art. 1, co. 4 della L. n. 431/1998 ha previsto testualmente che per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta e le Sezioni Unite hanno ritenuto tale “forma scritta ad essentiam, limitando, peraltro, la rilevabilità della nullità in favore del solo conduttore nella specifica ipotesi di cui alla L. n. 431 del 1998, art. 13, comma 5, che gli accorda una speciale tutela nel caso in cui gli sia stato imposto, da parte del locatore, un rapporto di locazione di fatto, stipulato soltanto verbalmente. Il conduttore potrebbe, cioè far valere egli solo la nullità qualora il locatore abbia imposto la forma verbale, abusando della propria posizione dominante all'interno di un rapporto giocoforza asimmetrico.

Attraverso l’interpretazione letterale della disposizione, che limita ai soli casi di abuso del locatore la necessità di riequilibrare il rapporto, la Cassazione arriva alla conclusione che, all’infuori di tali specifiche situazioni, la nullità deve essere considerata assoluta e non sanabile, rilevabile da entrambe le parti e d’ufficio ex art. 1421 c.c. Il giudice dovrà pertanto accertare “da un canto, l'esistenza del contratto di locazione stipulato verbalmente in violazione della L. n. 431 del 1998, art. 1, comma 4, e, dall'altro, la circostanza che tale forma sia stata imposta da parte del locatore e subita da parte del conduttore contro la sua volontà”. Tale nullità è da intendersi come relativa e cioè azionabile esclusivamente da parte del conduttore. Diversamente, ove la forma orale sia liberamente concordata, la nullità deve ritenersi assoluta, rilevabile d’ufficio e non sanabile.

(Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza del 17 settembre 2015 n. 18214)

Codice avvocati, dovere di segretezza e riservatezza.

17/11/2015   DAL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE L’avvocato esercita la propria attività in piena libertà, autonomia ed indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi della persona, assicurando la conoscenza delle leggi e contribuendo in tal modo all’attuazione dell’ordinamento per i fini della giustizia.  Art. 7 – Dovere di... [Leggi tutto]

ACCESSO DAL VOSTRO DOMICILIO AI DATI DELLA VOSTRA PRATICA, OVUNQUE VOI SIATE

16/11/2015    Il nostro studio per rendere sempre più efficiente i suoi servizi, ha attivato a favore dei propri assistiti un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla controversia. In questo modo si  consente al cliente... [Leggi tutto]

Video conferenza, strumento di grande utilità per l'attività professionale

16/11/2015 Per una migliore organizzazione, in termini di efficienza e di assoluta tempestività, per le consultazioni con lo studio, che abbiano carattere di urgenza, vi suggeriamo di usare la video conferenza. Realizzare un sistema di video conferenza è estremamente semplice, e a costo zero. Occorre semplicemente un computer, che abbia un video con le casse incorporate, e il... [Leggi tutto]

La retribuzione a certe condizioni si può anche diminuire

16/11/2015 Il principio ferreo  è che la retribuzione pattuita non può essere diminuita, come statuisce l'art. 2103 del codice civile. Il lavoratore ha diritto a mantenere l'integrità del suo trattamento economico. Ma nel corso del rapporto di lavoro il datore di lavoro e il lavoratore possono modificare la misura del trattamento economico a condizione che questa nuova... [Leggi tutto]

La lettera di assunzione, il documento più importante del rapporto di lavoro

16/11/2015 La lettera di assunzione rappresenta il contratto di lavoro. Nella lettera di assunzione devono essere riportate tutte le condizioni di lavoro: retribuzione, mansioni, patto di prova, applicazione del contratto collettivo, inquadramento, compenso, numero delle mensilità e ogni altro elemento utile ad identificare il trattamento economico e normativo pattuito.Nella lettera di assunzione... [Leggi tutto]