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Il processo telematico alla vera prova dei fatti

con stop and go

Le speranze degli operatori della giustizia sul processo telematico si accendono e si spengono velocemente come le lucciole nelle notti di primavera.

Il processo telematico, così come si evolve,  é diventato un continuo stop and go.

Adesso dovrebbe partire in modo definitivo ma si affacciano subito problemi e disfunzioni che rischiano di annacquarlo.

Processo Civile Telematico: i problemi sono telematici o di processo?Vi sono alcuni aspetti critici da segnalare.

1. I documenti che superano il peso di 30 MB non possono essere inviati in via telematica dagli studi professionali perché il sistema non sopporta più di 30 MB che in una trasmissione possono rappresentare una quantità   irrisoria. In questo caso per l'insufficienza del sistema bisogna ritornare alla carta depositando documenti e memorie in cancelleria manualmente, come prima.

Perché il ministero non fa eliminare questo limite per consentire la trasmissione degli atti e dei documenti qualunque sia il loro peso?

2.Inviate le memoria da depositare per via telematica le cancellerie chiedono agli avvocati il deposito degli atti cartacei (la chiamano copia di cortesia). Ecco il tarlo: il processo telematico anziché semplificare e ridurre le attività le raddoppia. In questo modo gli studi professionali adesso devono assolvere due obblighi: invio per via telematica delle memorie e dei documenti in aggiunta al deposito tradizionale in forma cartacea degli stessi atti e degli stessi documenti.

3. Il sistema informatico non offre in visione, perchè non caricati dalle cancellerie, le dichiarazioni testimoniali e tutti gli altri atti raccolti dal giudice che contengono la firma autografa dei soggetti coinvolti. Questa mancata pubblicazione, però, è priva di significato. Gli stessi atti ben possono essere pubblicati anche senza la firma dei testimoni e degli altri soggetti perché sono il giudice e la cancelleria a garantire sulla loro autenticità. Questi atti, peraltro,se devono essere pubblicati con le sottoscrizioni (ma non vi è vero motivo) ben possono essere pubblicati attraverso la loro veloce scannerizzazione.

4. Non si possono avere fascicoli informatici completi dei vari atti, perchè vi sono giudici bravi che li inseriscono nel sistema, e altri fascicoli informatici privi perchè vi sono giudici  meno bravi che non provvedono all'inserimento. Tutti i giudici  però devono inserire gli atti e gli utenti devono poter fare affidamento sulla loro presenza e sulla consultazione immediata.

Se il sistema incomincia ad avere questi buchi e si impongono prassi negative,  l'utilità della informatizzazione  diventa marginale per tutti, senza distinzione tra giudici, avvocati e cancellieri.

Bastano poche e fallaci scelte per mandare in tilt il sistema. Si ha un motore da Ferrari ma si continua a camminare con il vecchio asino.

A volte sembra che vi sia da parte dei responsabili del progetto  la mancanza di una visione d'insieme e una sostanziale diffidenza nei confronti dello strumento in sè. Se manca il progetto e la fiducia si va a singhiozzo ma in questa materia i singhiozzi è meglio non averli.

Milano 11/06/2014

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lo studio è in via Besana 9,  nel centro storico di Milano, di fronte alla Rotonda della via Besana, adiacente al Palazzo di Giustizia.
Lo studio é aperto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì.

 L'ubicazione dello studio é utile per le attività avanti tutti gli uffici giudiziari milanesi (Tribunale ordinario, Tribunale sezione Lavoro, Corte di AppelloTar Lombardia, Giudice di Pace).

 Per la consulenza telefonica veloce 3755636646.

 

 

 

 

 

 

 

 

IL NUOVO PALAZZETTO DI GIUSTIZIA A MILANO

Dalla metà del mese di luglio 2015  è stato aperto il nuovo Palazzetto  di giustizia di Milano, via San Barnaba n.10, di fronte al tradizionale palazzo di giustizia, ma sul lato opposto all'ingresso principale di corso di Porta Vittoria. In questo Palazzetto si è già trasferita la sezione lavoro ( 2^ piano) e la sezione famiglia (piano terra) del tribunale. Successivamente si sono trasferite anche la sezione lavoro della Corte di Appello e la sezione famiglia della medesima Corte. Un'ala dell'edificio è occupata dall'agenzia delle entrate. L'edificio è moderno, con ampie vetrate e strutture in acciaio, stanze dei giudici luminose, corridoi proporzionati e adeguati per l'afflusso del pubblico, che può usufruire anche di sedie per l'attesa, aria condizionata in tutti i locali e, per non guastare, qualche pianta verde per rendere più gradevole l'ambiente. Una struttura sicuramente all'altezza  di  Milano, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dell'amministrazione della giustizia con i giusti locali dove celebrarla. 

 

 

Accesso telematico e in remoto ai dati dello studio

Il nostro studio per rendere sempre più efficienti i suoi servizi, ha attivato un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla sua controversia. In questo modo si  consente al cliente di essere costantemente aggiornato sull'iter processuale della sua posizione. I documenti e gli atti piu importanti della casua (verbali di udienza, ordinanze, sentenze, verbali di conciliazione) sono visibili e scaricabili con facilità. Tutti i dati sono così a disposizione del nostro assistito che, in qualsiasi momento, può liberamente consultarli e stamparne copia. Il sistema dell'accesso remoto avviene tramite Internet. Le modalità di accesso sono molto semplici ed immediate. Se la  password personale  non dovesse essere ancora in vostro possesso, richiedetela che vi sarà trasmessa con la esatta descrizione della procedura da seguire.