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Malattia per colpa del datore di lavoro, licenziamento per superamento comporto illegittimo

Il datore di lavoro non può trarre vantaggio dalla sua condotta colposa


Nel caso in cui le assenze per malattia siano riconducibili alla condotta aziendale e alla illegittimità delle sanzioni disciplinari inflitte al lavoratore essendovi l'esistenza del nesso causale tra la malattia e le condizioni di lavoro, Il licenziamento intimato al lavoratore per superamento del periodo di comporto é da ritenersi infondato con la conseguenza che il lavoratore, nel caso in cui l'azienda occupi piu di 15 dipendenti, ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro e al risarcimento dei danni così come previsto all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
(Corte di Cassazione con sentenza del 2 ottobre 2013 numero 22538)
Milano 09/10/2013