A- A A+

Il Comune di Milano condannato per comportamento antisindacale

tag  News 

 

 

  sperimentazione 

30/03/2021

Non ha comunicato alla Uil F.P.L. l’ampliamento degli argomenti trattati al tavolo tecnico

La Uil F.P.L. di Milano ha agito contro il Comune di Milano lamentando un comportamento antisindacale ai sensi dell’articolo 28 dello statuto dei lavoratori perché non è stata invitata, come le altre organizzazioni sindacali, a trattare alcune questioni richiamate nella lettera dell'Assessore alla Sicurezza Urbana; a questa trattazione, invece, sono state invitate e hanno partecipato le altre organizzazioni sindacali. Il tribunale ha accolto il ricorso dell’organizzazione sindacale dichiarando antisindacale il comportamento tenuto dal Comune di Milano.

Il Comune di Milano ha avviato un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali per la sperimentazione del nuovo sistema informatico del personale di polizia locale. La Uil si è dichiarata contraria all’uso del badge e ha chiesto l'interruzione della sperimentazione in corso, abbandonando volontariamente il tavolo tecnico. Dopo quest’abbandono del tavolo tecnico il Comune ha ampliato gli argomenti trattati e discussi fin dall’origine con le organizzazioni sindacali che sono rimasti al tavolo della trattativa. La Uil, però, non è stata informata sulla trattazione di questi nuovi e diversi argomenti introdotti nel confronto e nelle trattative sindacali.

Il tribunale di Milano ha dichiarato antisindacale questo comportamento del Comune; la motivazione della decisione è la seguente “La circostanza dirimente che, in concreto, vi sia stata esclusione del sindacato resistente dal confronto su determinati argomenti non può non configurare “condotta antisindacale” la quale , per la più recente giurisprudenza di legittimità “individua il comportamento illegittimo non in base a caratteristiche strutturali, bensì alla sua idoneità a ledere i "beni" protetti. Ne consegue che il comportamento che leda oggettivamente gli interessi collettivi di cui sono portatrici le organizzazioni sindacali integra gli estremi della condotta antisindacale di cui all'art. 28 dello Statuto dei lavoratori, senza che sia necessario - né, comunque, sufficiente - uno specifico intento lesivo da parte del datore di lavoro, poiché l'esigenza di una tutela della libertà sindacale può sorgere anche in relazione a un'errata valutazione del datore di lavoro circa la portata della sua condotta, così come l'intento lesivo del datore di lavoro non può di per sé far considerare antisindacale una condotta che non abbia rilievo obbiettivamente tale da limitare la libertà sindacale (cfr. Cass. 17.6.2014 n. 13726)” (v. Cassazione sez. lav. n. 1/2020).

Tribunale di Milano Sentenza n. 1020/2020 pubblicata il 27/08/2020.

Codice avvocati, dovere di segretezza e riservatezza.

17/11/2015   DAL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE L’avvocato esercita la propria attività in piena libertà, autonomia ed indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi della persona, assicurando la conoscenza delle leggi e contribuendo in tal modo all’attuazione dell’ordinamento per i fini della giustizia.  Art. 7 – Dovere di... [Leggi tutto]

ACCESSO DAL VOSTRO DOMICILIO AI DATI DELLA VOSTRA PRATICA, OVUNQUE VOI SIATE

16/11/2015    Il nostro studio per rendere sempre più efficiente i suoi servizi, ha attivato a favore dei propri assistiti un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla controversia. In questo modo si  consente al cliente... [Leggi tutto]

Video conferenza, strumento di grande utilità per l'attività professionale

16/11/2015 Per una migliore organizzazione, in termini di efficienza e di assoluta tempestività, per le consultazioni con lo studio, che abbiano carattere di urgenza, vi suggeriamo di usare la video conferenza. Realizzare un sistema di video conferenza è estremamente semplice, e a costo zero. Occorre semplicemente un computer, che abbia un video con le casse incorporate, e il... [Leggi tutto]

La retribuzione a certe condizioni si può anche diminuire

16/11/2015 Il principio ferreo  è che la retribuzione pattuita non può essere diminuita, come statuisce l'art. 2103 del codice civile. Il lavoratore ha diritto a mantenere l'integrità del suo trattamento economico. Ma nel corso del rapporto di lavoro il datore di lavoro e il lavoratore possono modificare la misura del trattamento economico a condizione che questa nuova... [Leggi tutto]

La lettera di assunzione, il documento più importante del rapporto di lavoro

16/11/2015 La lettera di assunzione rappresenta il contratto di lavoro. Nella lettera di assunzione devono essere riportate tutte le condizioni di lavoro: retribuzione, mansioni, patto di prova, applicazione del contratto collettivo, inquadramento, compenso, numero delle mensilità e ogni altro elemento utile ad identificare il trattamento economico e normativo pattuito.Nella lettera di assunzione... [Leggi tutto]