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Consegne a domicilio dei fattorini: la Corte di Cassazione francese riconosce l'esistenza del rapporto di lavoro subordinato tra una piattaforma digitale e il suo collaboratore in bicicletta

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01/12/2018

E' la prima volta che la Cassazione francese afferma l'esistenza di un rapporto di subordinazione tra un addetto alle consegne a domicilio e la sua piattaforma informatica

La Corte di Cassazione, il più alto  organo giurisdizionale francese, ha affermato mercoledì 28 novembre 2018 l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra la  defunta società di consegne a domicilio dei cibi Take Eat Easy e uno dei suoi fattorini in bicicletta. E' la prima volta che la Corte di Cassazione francese statuisce sul legame contrattuale tra un addetto alle consegne e la sua piattaforma informatica. Il fattorino della Take Eat Easy era stato registrato nei libri sociali come lavoratore autonomo, una condizione obbligatoria per poter prestare la propria attività lavorativa con questa piattaforma informatica, che è stata messa in liquidazione nel mese di agosto 2016, lasciando a casa 2500 lavoratori in tutta la Francia. Tutti i lavoratori avevano sottoscritto un contratto autonomo di prestazione di servizi. Questa decisione della Cassazione, che ribalta la riqualificazione giuridica del rapporto di lavoro, riconoscendolo come subordinato, potrebbe compromettere il modello economico del settore. Il fattorino aveva adito i Proud'hommes (l'equivalente italiano del tribunale del lavoro), chiedendo la riqualificazione del suo rapporto contrattuale con la società come rapporto di lavoro subordinato. Il consiglio dei Proud'hommes, prima, e la Corte di Appello, dopo, avevano respinto la domanda del fattorino. La corte di appello di Parigi, in particolare, aveva motivato la sua decisione negativa sulle circostanze che il fattorino non era legato alla piattaforma informatica da nessun rapporto di esclusività, non era legato da obblighi e da impegni di non concorrenza e che era libero settimanalmente di stabilire lui stesso  i giorni e le fasce orarie nelle quali desiderava prestare la sua attività lavorativa; nel caso in cui il fattorino non avesse ritenuto di dovere prestare la sua opera, non era, poi,  prevista alcuna sanzione contro di lui. La Corte di Cassazione, ribaltando la decisione dei precedenti giudici, ha sostenuto, invece, che l'invasivo sistema di geolocalizzazione della piattaforma permetteva all'impresa di seguire in tempo reale, passo passo, la posizione del fattorino, così che l'inesistenza di un potere sanzionatorio non permetteva di  escludere la qualificazione del contratto di lavoro come rapporto di lavoro subordinato. La Cassazione ha ordinato alla Corte di Appello di Parigi un nuovo riesame dei fatti. La sentenza è stata accolta con grande soddisfazione dalle organizzazioni sindacali francesi per le quali questa decisione rappresenta una grande vittoria per tutti i lavoratori del settore, che potranno  far valere così l'esistenza di un nuovo regime giuridico  che consente di poter rivendicare i diritti fondamentali che spettano ai lavoratori salariati.

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La professione di avvocato incide nel campo della libertà, della sicurezza, della giustizia e, in modo più ampio, sulla protezione dello Stato di diritto. Essa si esercita con autonomia e indipendenza, dignità ed onore, segretezza professionale e lealtà, al fine di tutelare i diritti e gli interessi della persona nei confronti tanto dei privati quanto dei pubblici poteri, contribuendo così alla applicazione delle leggi ed alla corretta amministrazione della giustizia. In una società democratica l’Avvocatura rappresenta un baluardo normativo nella difesa dell’interesse pubblico al perseguimento della giustizia. L’avvocato, dunque, non è mero prestatore di servizi, in un’ottica di puro mercato; il suo é un impegno professionale e sociale, perché al di là del singolo caso concreto, che vede protagonisti le parti del processo, vi sono regole e principi generali che compongo l’ordinamento giuridico, sul cui rispetto è fondata la pacifica convivenza di tutti. Come scriveva l’illustre giurista, e Costituente, Piero Calamandrei: “Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. (…) L’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di caritàPer questo amiamo la toga: per questo vorremmo che, quando il giorno verrà, sulla nostra bara sia posto questo cencio nero: al quale siamo affezionati perché sappiamo che esso ha servito a riasciugare qualche lacrima, a risollevare qualche fronte, a reprimere qualche sopruso: e soprattutto a ravvivare nei cuori umani la fede, senza la quale la vita non merita di essere vissuta, nella vincente giustizia”. L’avvocato è strumento stesso della giustizia, nella misura in cui avvicina chi ha subito un torto al giudice, che è chiamato a fornire il giusto rimedio di legge. Avv. Paolo Gallo