28/04/2020
Il Presidente del Consiglio dei Ministri con decreto del 26 aprile 2020 ha emanato delle ulteriori disposizioni attuative in materia di tutela sanitaria sul luogo di lavoro. Questo decreto impone l’obbligo alle aziende di dotarsi di un codice di comportamento e di portarlo a conoscenza dei lavoratori e della generalità delle persone che hanno necessità e occasione di frequentare i locali aziendali.
Si tratta di norme di comportamento che assumono anche rilevanza di natura disciplinare per i lavoratori che non dovessero osservarle.
I lavoratori devono essere adeguatamente informati sulle misure adottate dal datore di lavoro
È necessario consegnare una copia di questo codice a ciascun lavoratore.
Il codice deve essere affisso nella bacheca aziendale perché possa assumere la rilevanza giuridica che gli attribuisce l’articolo sette dello statuto dei lavoratori.
Il nostro studio offre un modello di questo codice di comportamento -Disposizioni aziendali sull'emergenza sanitaria"- liberamente scaricabile e utilizzabile da chiunque vi abbia interesse.
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AI CLIENTI DELLO STUDIO
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La professione di avvocato incide nel campo della libertà, della sicurezza, della giustizia e, in modo più ampio, sulla protezione dello Stato di diritto. Essa si esercita con autonomia e indipendenza, dignità ed onore, segretezza professionale e lealtà, al fine di tutelare i diritti e gli interessi della persona nei confronti tanto dei privati quanto dei pubblici poteri, contribuendo così alla applicazione delle leggi ed alla corretta amministrazione della giustizia. In una società democratica l’Avvocatura rappresenta un baluardo normativo nella difesa dell’interesse pubblico al perseguimento della giustizia. L’avvocato, dunque, non è mero prestatore di servizi, in un’ottica di puro mercato; il suo é un impegno professionale e sociale, perché al di là del singolo caso concreto, che vede protagonisti le parti del processo, vi sono regole e principi generali che compongo l’ordinamento giuridico, sul cui rispetto è fondata la pacifica convivenza di tutti. Come scriveva l’illustre giurista, e Costituente, Piero Calamandrei: “Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. (…) L’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di carità. Per questo amiamo la toga: per questo vorremmo che, quando il giorno verrà, sulla nostra bara sia posto questo cencio nero: al quale siamo affezionati perché sappiamo che esso ha servito a riasciugare qualche lacrima, a risollevare qualche fronte, a reprimere qualche sopruso: e soprattutto a ravvivare nei cuori umani la fede, senza la quale la vita non merita di essere vissuta, nella vincente giustizia”. L’avvocato è strumento stesso della giustizia, nella misura in cui avvicina chi ha subito un torto al giudice, che è chiamato a fornire il giusto rimedio di legge. Avv. Paolo Gallo