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Sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea: Obbligo di Registrazione dell'Orario di Lavoro

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19/01/2025

​Il 19 dicembre 2024, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso una sentenza cruciale riguardante la tutela dei diritti dei collaboratori domestici.

La Corte ha stabilito che gli articoli 3, 5 e 6 della Direttiva 2003/88/CE, letti alla luce dell'articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, ostano a una normativa nazionale che esenta i datori di lavoro domestico dall'obbligo di registrare l'orario di lavoro dei collaboratori domestici.

​Questa decisione è nata da una controversia in Spagna, dove una collaboratrice domestica, HJ, ha contestato il suo licenziamento e ha richiesto il pagamento delle ore di lavoro straordinario e dei giorni di ferie non goduti.

​ La Corte ha sottolineato che l'assenza di un sistema di registrazione dell'orario di lavoro rende eccessivamente difficile per i lavoratori far valere i propri diritti, esponendoli a potenziali abusi.

​La sentenza impone agli Stati membri di garantire che i datori di lavoro domestico istituiscano un sistema che consenta di misurare in modo obiettivo e affidabile la durata dell'orario di lavoro giornaliero dei collaboratori domestici, assicurando così una protezione efficace delle loro condizioni di vita e di lavoro.

​I principi affermati dalla Corte Europea ben possono essere applicati anche a tutti gli altri settori, indipendentemente dal tipo di attività.

Questa sentenza è un importante richiamo per tutti i datori di lavoro a rispettare i diritti dei lavoratori, assicurando condizioni di lavoro dignitose e conformi alle normative europee.