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I permessi per l'assistenza al parente disabile: devono essere utilmente conteggiati nel calcolo delle ferie spettanti

Cassazione, sez. lavoro ordinanza n. 2466/18; depositata il 31 gennaio

Un'azienda nel calcolare i giorni di ferie spettanti al lavoratore che aveva usufruito dei permessi per il congiunto invalido ha decurtato i giorni di ferie spettanti considerando negativamente i permessi usufruiti.
Il tribunale prima e la corte di appello dopo hanno ritenuto detta decurtazione illegittima e hanno condannato l'azeinda a retribuire le ferie non godute.
Chiamata a pronunciarsi, la Cassazione ha riaffermato questo diritto con la motivazione che riportiamo: "la decisione impugnata è conforme alla giurisprudenza di questa Corte che, nel decidere altre controversie (anche relative alle analoghe questioni della computabilità di detti permessi ai fini della tredicesima mensilità e delle ferie) ha ritenuto che "la limitazione della computabilità (....) dei permessi di cui all’art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in forza del richiamo operato dal successivo comma 4 all’ultimo comma dell’art. 7 della legge 30 dicembre 1971, n. 1204 (abrogato dal d.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, che ne ha tuttavia recepito il contenuto negli artt. 34 e 51), opera soltanto nei casi in cui essi debbano cumularsi effettivamente con il congedo parentale ordinario - che può determinare una significativa sospensione della prestazione lavorativa - e con il congedo per malattia del figlio, per i quali compete un’indennità inferiore alla retribuzione normale (diversamente dall’indennità per i permessi ex lege n. 104 del 1992 commisurata all’intera retribuzione), risultando detta interpretazione idonea ad evitare che l’incidenza sulla retribuzione possa essere di aggravio della situazione dei congiunti del portatore di handicap e disincentivare l’utilizzazione del permesso" (cfr. Cass. 07/07/2014 n. 15345, Cass. n. 14187 del 07/06/2017);
che il giudice di appello, con argomentazioni conformi a quanto affermato da questa Corte, sulla scorta del rilievo costituzionale del diritto alle ferie, degli obiettivi di tutela e protezione per i disabili della l. 104/92 e del principio di non discriminazione, ha ritenuto che nel caso specifico i permessi, accordati per l’assistenza di un familiare portatore di handicap, concorressero nella determinazione dei giorni di ferie maturati dal lavoratore che ne ha beneficiato." Corte di Cassazione, sez. VI Civile - L, ordinanza n. 2466/18; depositata il 31 gennaio.