23/01/2017
Solo nel 2016 lo Stato ha pagato ben 42 milioni di euro per risarcire le ingiuste detenzione e cioè per risarcire coloro che sono stati oggetto di arresti che non andavano eseguiti e per risarcire gli errori giudiziari. Questi errori nell'esercizio della potestà punitiva dello Stato, hanno dei costi non indifferenti. Se la giustizia penale è stata ingiusta occorre risarcire il danno subito riparando l'atto di questa ingiustizia. Dal 1992 ad oggi lo Stato ha speso ben 648 milioni di euro per l'ingiusta detenzione e 43 milione per gli errori giudiziari. Ottenere il risarcimento dei danni da parte dello Stato, però, non è cosa semplice perché i tempi occorrenti per ottenere la sentenza di condanna in genere sono molto lunghi. A volte la procedura richiede anche 10 anni. Al danno dell'ingiusta detenzione si aggiunge così l'ulteriore danno dell'ingiusto ritardo con cui si riesce ad ottenere giustizia. Gli errori giudiziari dei giudici coinvolgono l'intero territorio nazionale ma vi è qualche ufficio giudiziario che incorre più facilmente in questi errori rispetto ad altri.
L'errore giudiziario è risarcito e pagato dallo Stato e non dal giudice personalmente che ne è stato il responsabile. Quella della responsabilità personale del giudice per il risarcimento dei danni da lui procurati nell'esercizio delle sue attività giudiziaria, è un tema molto dibattuto e contrastato. Il giusto equilibrio non è stato ancora trovato.
L'ubicazione dello studio é utile per le attività avanti tutti gli uffici giudiziari milanesi (Tribunale ordinario, Tribunale sezione Lavoro, Corte di Appello, Tar Lombardia, Giudice di Pace).
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Dalla metà del mese di luglio 2015 è stato aperto il nuovo Palazzetto di giustizia di Milano, via San Barnaba n.10, di fronte al tradizionale palazzo di giustizia, ma sul lato opposto all'ingresso principale di corso di Porta Vittoria. In questo Palazzetto si è già trasferita la sezione lavoro ( 2^ piano) e la sezione famiglia (piano terra) del tribunale. Successivamente si sono trasferite anche la sezione lavoro della Corte di Appello e la sezione famiglia della medesima Corte. Un'ala dell'edificio è occupata dall'agenzia delle entrate. L'edificio è moderno, con ampie vetrate e strutture in acciaio, stanze dei giudici luminose, corridoi proporzionati e adeguati per l'afflusso del pubblico, che può usufruire anche di sedie per l'attesa, aria condizionata in tutti i locali e, per non guastare, qualche pianta verde per rendere più gradevole l'ambiente. Una struttura sicuramente all'altezza di Milano, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dell'amministrazione della giustizia con i giusti locali dove celebrarla.
Il nostro studio per rendere sempre più efficienti i suoi servizi, ha attivato un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla sua controversia. In questo modo si consente al cliente di essere costantemente aggiornato sull'iter processuale della sua posizione. I documenti e gli atti piu importanti della casua (verbali di udienza, ordinanze, sentenze, verbali di conciliazione) sono visibili e scaricabili con facilità. Tutti i dati sono così a disposizione del nostro assistito che, in qualsiasi momento, può liberamente consultarli e stamparne copia. Il sistema dell'accesso remoto avviene tramite Internet. Le modalità di accesso sono molto semplici ed immediate. Se la password personale non dovesse essere ancora in vostro possesso, richiedetela che vi sarà trasmessa con la esatta descrizione della procedura da seguire.