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La retribuzione non sempre è irriducibile

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17/01/2014


La corte di cassazione con la sentenza n. 11362 dell'8 maggio 2008 in materia di mutamento del trattamento retributivo del lavoratore subordinato ha ribadito il seguente principio:
"il principio dell'irriducibilità della retribuzione, dettato dall'art. 2103 c.c., implica che la retribuzione concordata al momento dell'assunzione non è riducibile neppure a seguito di accordo tra il datore e il prestatore di lavoro ed ogni patto contrario è nullo in ogni caso in cui il compenso pattuito anche in sede di contratto individuale venga ridotto, salvo che, in caso di legittimo esercizio, da parte del datore di lavoro, dello "ius variandi", la garanzia della irriducibilità della retribuzione si estende alla sola retribuzione cosiddetta compensativa delle qualità professionali intrinseche essenziali delle mansioni precedenti, ma non a quelle componenti della retribuzione che siano erogate per compensare particolari modalità della prestazione lavorativa, e cioè caratteristiche estrinseche non correlate con le prospettate qualità professionali della stessa e, come tali, suscettibili di riduzione una volta venute meno, nelle nuove mansioni, quelle caratteristiche estrinseche che ne risultavano compensate" (Cass. n. 16106/03).”
Con il mutamento legittimo delle mansioni, pertanto, non si può escludere aprioristicamente una possibile diminuzione del trattamento economico già convenuto e goduto dal lavoratore subordinato. 
Milano 2 ottobre 2008.

Nella foto opera di Zigaina, 1956, Operai che escono dalla fabbrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lo studio è in via Besana 9,  nel centro storico di Milano, di fronte alla Rotonda della via Besana, adiacente al Palazzo di Giustizia.
Lo studio é aperto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì.

 L'ubicazione dello studio é utile per le attività avanti tutti gli uffici giudiziari milanesi (Tribunale ordinario, Tribunale sezione Lavoro, Corte di AppelloTar Lombardia, Giudice di Pace).

 Per la consulenza telefonica veloce 3755636646.

 

 

 

 

 

 

 

 

IL NUOVO PALAZZETTO DI GIUSTIZIA A MILANO

Dalla metà del mese di luglio 2015  è stato aperto il nuovo Palazzetto  di giustizia di Milano, via San Barnaba n.10, di fronte al tradizionale palazzo di giustizia, ma sul lato opposto all'ingresso principale di corso di Porta Vittoria. In questo Palazzetto si è già trasferita la sezione lavoro ( 2^ piano) e la sezione famiglia (piano terra) del tribunale. Successivamente si sono trasferite anche la sezione lavoro della Corte di Appello e la sezione famiglia della medesima Corte. Un'ala dell'edificio è occupata dall'agenzia delle entrate. L'edificio è moderno, con ampie vetrate e strutture in acciaio, stanze dei giudici luminose, corridoi proporzionati e adeguati per l'afflusso del pubblico, che può usufruire anche di sedie per l'attesa, aria condizionata in tutti i locali e, per non guastare, qualche pianta verde per rendere più gradevole l'ambiente. Una struttura sicuramente all'altezza  di  Milano, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dell'amministrazione della giustizia con i giusti locali dove celebrarla. 

 

 

Accesso telematico e in remoto ai dati dello studio

Il nostro studio per rendere sempre più efficienti i suoi servizi, ha attivato un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla sua controversia. In questo modo si  consente al cliente di essere costantemente aggiornato sull'iter processuale della sua posizione. I documenti e gli atti piu importanti della casua (verbali di udienza, ordinanze, sentenze, verbali di conciliazione) sono visibili e scaricabili con facilità. Tutti i dati sono così a disposizione del nostro assistito che, in qualsiasi momento, può liberamente consultarli e stamparne copia. Il sistema dell'accesso remoto avviene tramite Internet. Le modalità di accesso sono molto semplici ed immediate. Se la  password personale  non dovesse essere ancora in vostro possesso, richiedetela che vi sarà trasmessa con la esatta descrizione della procedura da seguire.