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Il superamento del comporto non sempre giustifica il licenziamento.

La corte di cassazione ha affermato che se il superamento del periodo di comporto è dovuto alla violazione da parte del datore del lavoro degli obblighi di sicurezza sul luogo del lavoro, non si può procedere al licenziamento del lavoratore che è stato costretto, suo malgrado, ad assentarsi dal lavoro oltre il termine previsto dal contratto collettivo o dalla legge per la conservazione del posto di lavoro.

L’onere di provare questo rapporto causale tra la malattia che ha causato l’assenza e la nocività dell’ambiente di lavoro o delle mansioni espletate incombe sul lavoratore che lo deduce in giudizio.

(Cassazione sezione lavoro n. 18711 del 30 agosto 2006).

 

nella foto: opera  di Hooper