Lo straordinario non si compensa con i pasti se non c’è l’accordo tra le parti.

La corte di appello di L'Aquila ha rigettato le domande di una lavoratrice che rivendicava il pagamento del lavoro straordinario effettuato perché il datore di lavoro oltre a corrispondere la retribuzione in denaro aveva erogato dei compensi mensili per la consumazione della colazione e del pranzo. Queste erogazioni mangerecce secondo la corte d’appello compensavano quanto dovuto dal datore di lavoro per il lavoro straordinario effettuato dalla lavoratrice.
La corte di cassazione intervenendo nella disputa giuridica ha criticato e cassato la sentenza ed ha affermato che la controversia si risolve verificando se vi “sia stata o meno manifestata volontà delle parti ai fini della compensazione del valore dei pasti con lo straordinario”. In assenza di questo specifico accordo il lavoro straordinario non può essere compensato con la brioche e deve essere pagato. Cassazione – Sezione lavoro 2008, n. 3317.
Milano 30/03/2008.

Nella foto: opera di Walter Pozzebon, Bacalera Asti.