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Condanna per il medico aziendale

ha dichiarato con negligenza l'inidoneità allo svolgimento delle mansioni

Un lavoratore è stato licenziato per sopravvenuta inidoneità permanente alle mansioni svolte e per l'impossibilità di un suo ricollocamento in azienda; la sua incapacità a svolgere le mansioni è stata certificata dal medico aziendale.

Il lavoratore ha impugnato il licenziamento avanti il tribunale; il giudice ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio che ha concluso affermando la idoneità del lavoratore allo svolgimento delle mansioni e l’erroneità dell'accertamento del medico aziendale. Il medico aziendale, secondo gli accertamenti del consulente tecnico d’ufficio ha sbagliato affermando la inidoneità alle mansioni perché ha emesso questo giudizio di inidoneità prima che fossero svolti gli accertamenti definitivi. Egli ha agito con imprudenza e negligenza.

Il medico è stato condannato al risarcimento dei danni subiti dal lavoratore in conseguenza dell’erroneità del suo comportamento negligente.  Tribunale Ivrea, sentenza n. 232/2017.

 

Nell'immagine opera di Mario Sironi