28/01/2016
Colloquio tra l’avv. Donovan e l’agente della Cia Hoffman, dopo l’arresto spettacolare della spia sovietica Abel. In attesa del processo, l’agente della Cia vuole che l’avvocato gli riferisca ciò che l’imputato gli ha riferito in confidenza. Fuori piove. E' notte. i due sono seduti al tavolo di un bar e iniziano il loro colloquio, teso e imbarazzante.
Agente CIA: volevo fare due chiacchiere ..., la causa come sta andando?
avv. Donovan: la causa va bene, non potrebbe andare meglio.
Agente CIA: il suo cliente ha parlato?
avv. Donovan: …come scusi?
Agente CIA: beh l’ha visto, ha parlato, ha detto qualcosa?
avv. Donovan: non è una conversazione che faremo, no!, non la faremo proprio. Lei mi sta chiedendo di violare il segreto professionale.
Agente CIA: ah, al diavolo avvocato….
avv. Donovan: Vorrei la smettessero di dire “al diavolo avvocato..” non mi è piaciuto che me l’abbia detto il giudice due volte oggi, e più lo sento e meno mi piace.
Agente CIA: D’accordo, beh, vede, capisco il segreto professionale, capisco tutti gli espedienti legali, capisco che lei si guadagna da vivere così… ma io le parlo di qualche cos’altro, della sicurezza del suo Paese e mi scuso se il modo in cui mi esprimo la offende ma noi dobbiamo sapere quello che Abel le dice, mi comprende, Donovan? Lo dobbiamo sapere, non faccia il boy scout con me, non c’è il manuale delle regole qui…
avv. Donovan: Lei è l’agente Hoffman, vero?
Agente CIA: si.
avv. Donovan: E'di origine tedesche…?
Agente CIA: Si! E allora?
avv. Donovan: Io mi chiamo Donovan, irlandese da entrambe le parti, madre e padre. Io sono irlandese lei è tedesco, ma cosa ci rende entrambi americani? Una cosa sola, una, una, una: il manuale delle regole, lo chiamiamo Costituzione e ne accettiamo le regole. E' questo che ci rende americani, solamente questo. Perciò non mi dica che non esiste il manuale delle regole, non ammicchi cosi..., figlio di puttana!…
DAL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE
