Elementi taggati con opera

Non sussiste lavoro subordinato tra la cooperativa che funge da intermediario e la collaboratrice domestica

16/12/2020 - Una cooperativa, accreditata come agenzia del lavoro per l'esercizio dell'attività di intermediazione, ha come oggetto sociale la prestazione di servizi socio-assistenziali. La cooperativa è presente sul territorio nazionale ed ha solo dipendenti con mansioni di carattere amministrativo. La sua attività è quella... [Leggi tutto]

Si devono riconoscere obbligatoriamente i minimi retributivi mensili e tutti gli altri istituti economici previsti dalla contrattazione collettiva

03/03/2020 - E’ sorta controversia tra i soci lavoratori con rapporto di lavoro subordinato e una cooperativa su quale fosse il corretto trattamento economico che la cooperativa doveva erogare rispettando le previsioni di legge, del regolamento della cooperativa e del contratto collettivo. In questa controversia la Cassazione ha ricostruito la... [Leggi tutto]

L'obbligo è già previsto dal Dpr n. 303/1956

03/01/2020 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

Con l'appalto si eseguono i servizi con autonomia

02/01/2020 - La somministrazione La somministrazione è un contratto con il quale un’impresa, autorizzata a farlo in forza di un’apposita concessione amministrativa, manda un lavoratore a prestare la propria opera presso un’altra impresa che lo controlla e lo dirige.  Con la somministrazione: - l’organizzazione... [Leggi tutto]

La Cassazione cambia il suo precedente indirizzo giurisprudenziale

30/09/2019 - Un lavoratore dipendente di una cooperativa impugna il licenziamento. Il tribunale e la Corte di appello ritenendo che la cooperativa occupasse meno di 16 addetti gli ha riconosciuto il solo diritto ad ottenere il risarcimento dei danni nella misura di 4 mensilità senza la reintegrazione nel posto di lavoro.  Nel conteggio del... [Leggi tutto]

Il ccnl multiservizi di Cgil cisl uil e non della Cisal, lo dice d'imperio la Cassazione

22/02/2019 - Una cooperativa al suo socio lavoratore applica il contratto collettivo del commercio e dei portieri e custodi sottoscritto dalla Cisal. La corte di appello ha ritenuto corretta, invece, la diversa applicazione del contratto collettivo multiservizi sottoscritto da Cgil Cisl Uil. Per la corte di appello il contratto collettivo commercio della... [Leggi tutto]

25/04/2017 - Un operaio è deceduto mentre eseguiva lavori di manutenzione su di un autocarro provvisto di cassone ribaltabile, a causa dell'improvvisa chiusura del cassone, che aveva sollevato per eseguire i lavori. Gli accertamenti compiuti dai carabinieri, dall'Ispettorato provinciale del lavoro avevano accertato che la vittima aveva manomesso gli... [Leggi tutto]

Con l'appalto si eseguono i servizi in modo autonomo

25/04/2017 - La somministrazione La somministrazione è un contratto con il quale un’impresa, autorizzata a farlo in forza di un’apposita concessione amministrativa, manda un lavoratore a prestare la propria opera presso un’altra impresa che lo controlla e lo dirige.  Con la somministrazione: - L’organizzazione... [Leggi tutto]

23/04/2017 - La liquidazione delle società, ivi comprese le cooperative, sottostanno ai seguenti principi giuridici: I liquidatori compiute le attività della liquidazione, devono redigere il bilancio finale, indicando la parte spettante a ciascun socio nella divisione dell'attivo. Il bilancio, sottoscritto dai liquidatori e accompagnato dalla... [Leggi tutto]

08/05/2016 - Novità di grande rilievo in una normativa che dal 1961 ha sempre punito severamente il reato di intermediazione illecita di manodopera. Il dlgs n. 8 del 15 gennaio 2016, dopo lunghi decenni, ha depenalizzato il reato di intermediazione illecita di manodopera negli appalti e nella somministrazione di lavoro. La legge Biagi del 2003... [Leggi tutto]

Non sussiste una giusta causa utilmente invocabile dal lavoratore

08/01/2016 - La pronuncia in commento trae origine dal giudizio promosso dal dipendente di un istituto di credito, assunto con inquadramento al livello di dirigente bancario. In seguito, il settore di attività al quale era addetto il ricorrente veniva chiuso e l’istituto avviava delle trattative con i lavoratori addetti per arrivare ad uno... [Leggi tutto]

Luca Vernizzi, pittore milanese

21/11/2015 - Abbiamo chiesto a Luca Vernizzi, pittore milanese, di narrare per immagine il Jobs Act. La nostra richiesta è stata così formulata: "Il governo Renzi con gli ultimi interventi legislativi ha ridotto i diritti dei lavoratori ampliando considerevolmente le facoltà delle imprese, con l'intento di incrementare l'occupazione... [Leggi tutto]

L'obbligo è comunque previsto dal Dpr n. 303 del 1956

13/11/2015 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

12/06/2015 - Il fatto Il Tribunale di Torino, dichiarava la nullità del provvedimento di esclusione da socio, con contestuale licenziamento, adottato dalla società cooperativa nei confronti di un socio lavoratore con rapporto di lavoro subordinato e condannava la società al pagamento dell'indennità sostitutiva della reintegra... [Leggi tutto]

L'obbligo del committente sussiste se si tratta di impresa

12/04/2015 - Un operaio,  mentre era impegnato nei lavori di rimozione delle lastre di ethernet dal tetto del capannone di proprietà di un'impresa committente, precipitava al suolo riportando lesioni che ne cagionavano la morte. Dalle indagini effettuate era emerso che sul tetto in questione non erano state approntate misure di protezione.... [Leggi tutto]

15/12/2014 - Nella procedura del licenziamento collettivo l'individuazione dei lavoratori da licenziare deve avvenire, in relazione alle esigenze tecnico-produttive ed organizzative del complesso aziendale, nel rispetto dei criteri previsti da contratti collettivi stipulati con i sindacati, ovvero in mancanza di questi contratti, nel rispetto dei seguenti... [Leggi tutto]

08/01/2014 - La somministrazione La somministrazione è un contratto con il quale un’impresa, autorizzata a farlo in forza di un’apposita concessione amministrativa, manda un lavoratore a prestare la propria opera presso un’altra impresa che lo controlla e lo dirige.  Con la somministrazione: - l’organizzazione... [Leggi tutto]

08/01/2014 - Un operaio è deceduto mentre eseguiva lavori di manutenzione su di un autocarro provvisto di cassone ribaltabile, a causa dell'improvvisa chiusura del cassone, che aveva sollevato per eseguire i lavori. Gli accertamenti compiuti dai carabinieri, dall'Ispettorato provinciale del lavoro avevano accertato che la vittima aveva manomesso gli... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto in appello; la Cassazione interviene su motivi di legittimità circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.