Elementi taggati con datore

20/01/2023 - Un operaio specializzato del settore dell’edilizia con mansioni di caposquadra ha lamentato che, negli ultimi 2 anni della sua prestazione lavorativa, era stato adibito alla manutenzione dei pozzetti delle fogne stradali e di non aver più svolto mansioni di caposquadra ma semplici mansioni esecutive, svolgendo così un lavoro... [Leggi tutto]

condotta vessatoria

16/01/2020 - La condotta molesta e vessatoria posta in essere dal datore di lavoro o dai suoi collaboratori integrante il fenomeno del mobbing sul luogo di lavoro può configurare anche ipotesi di reato ( minaccia, violenza privata, diffamazione, ingiuria lesioni personali ). (Cassazione penale Sentenza, Sez. IV, 21/09/2006, n. 30075 - R. ed... [Leggi tutto]

La prova può consistere nella probalità dell'esposizione

03/01/2020 - La Corte di Appello di Genova, confermando la sentenza del Tribunale di Genova, rigettava la domanda di T.V, e G.N., proposta nei confronti di una impresa genovese, diretta ad ottenere la condanna di detta società al risarcimento dei danni, per il decesso del proprio genitore Domenico G. avvenuto per mesotelioma pleurico epiteliale... [Leggi tutto]

L'obbligo è già previsto dal Dpr n. 303/1956

03/01/2020 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

Onere probatorio interamente a carico dell'azienda

03/01/2020 - La moglie e la figlia minore superstiti di un lavoratore dipendente che aveva prestato la sua attività lavorativa in qualità di quadro, hanno convenuto in giudizio avanti il tribunale di Roma il datore di lavoro per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti in conseguenza del decesso del congiunto che aveva avuto un... [Leggi tutto]

L'onere della prova è a carico del datore di lavoro

12/02/2017 - L'azienda contesta a un suo dirigente di aver dichiarato, nel corso di un'intervista rilasciata ad un quotidiano, nel periodo in cui ricopriva l'incarico di direttore finanziario della società, quanto segue: " "così, negli anni sono state realizzate varie operazioni dirette a fornire una rappresentazione dei bilanci della... [Leggi tutto]

L'obbligo è comunque previsto dal Dpr n. 303 del 1956

13/11/2015 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

28/05/2015 - Il tribunale accoglieva la domanda di un lavoratore di reintegrazione nel posto di lavoro e di condanna del datore di lavoro al pagamento dell'indennità risarcitoria, dando atto che alcuna detrazione di "aliunde perceptum" poteva esser fatta in quanto dalla documentazione prodotta dal lavoratore risultava che egli non aveva reperito... [Leggi tutto]

Nesso di causalità tra le mansioni svolte e la malattia sofferta

21/12/2014 - Il Tribunale di Bergamo dichiarò l'illegittimità del licenziamento per superamento del periodo di comporto e ordinò la reintegrazione della lavoratrice nel posto di lavoro con la condanna della società al risarcimento del danno.  La sentenza, appellata dalla datrice di lavoro soccombente, fu confermata dalla... [Leggi tutto]

Piena legittimità per le ragioni difensive del patrimonio aziendale

05/12/2014 - Una lavoratrice, addetta alla cassa di un supermercato, deduceva la illegittimità del licenziamento disciplinare (per la mancata registrazione della vendita di alcuni prodotti ed appropriazione delle somme relative comunque incassate in due ipotesi a distanza di due giorni), a causa del controllo (illecito) occulto operato sulla sua... [Leggi tutto]

quello a termine resta immutabile fino alla sua scadenza

01/12/2014 - “ Il contratto collettivo, senza predeterminazione di un termine di efficacia, non può vincolare per sempre tutte le parti contraenti, perché finirebbe in tal caso per vanificarsi la causa e la funzione sociale della contrattazione collettiva, la cui disciplina, da sempre modellata su termini temporali non eccessivamente... [Leggi tutto]

La prova del danno può essere raggiunta dall'esistenza della sola probalità dell'esposizione

15/11/2014 - La Corte di Appello di Genova, confermando la sentenza del Tribunale di Genova, rigettava la domanda di T.V, e G.N., proposta nei confronti di una impresa genovese, diretta ad ottenere la condanna di detta società al risarcimento dei danni, per il decesso del proprio genitore Domenico G. avvenuto per mesotelioma pleurico epiteliale... [Leggi tutto]

Cassazione sentenza 8804/2014

06/07/2014 - Un lavoratore, dipendente della Regione Autonoma Valle d'Aosta, si rivolgeva al tribunale di Aosta su esponendo di aver subito un infarto al miocardio imputabile al datore di lavoro per il sovraccarico di lavoro, le vessazioni di un superiore gerarchico configurante Mobbing e la sottoposizione a procedimenti penali, successivamente archiviati,... [Leggi tutto]

La responsabilità appartiene solidalmente a tutti

09/06/2014 - Il Tribunale e la Corte di Appello di Lecce, accogliendo le domande di risarcimento del danno proposte da un lavoratore che aveva subito un infortunio sul lavoro, ha condannato il datore di lavoro in solido con il titolare dell'impresa appaltatrice dei lavori, del direttore dei lavori nonché il titolare di un'altra impresa parimenti... [Leggi tutto]

Onere probatorio interamente a carico dell'azienda

09/06/2014 - La moglie e la figlia minore superstiti di un lavoratore dipendente che aveva prestato la sua attività lavorativa in qualità di quadro, hanno convenuto in giudizio avanti il tribunale di Roma il datore di lavoro per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti in conseguenza del decesso del congiunto che aveva avuto un... [Leggi tutto]

28/04/2014 -   La corte di cassazione ribadisce che l'impugnazione del licenziamento é un atto personale del lavoratore. Se il licenziamento é impugnato dall'avvocato del lavoratore, il datore di lavoro deve avere conoscenza e copia di questo mandato entro il termine dei 60 giorni utili per l'impugnazione. Il principio é... [Leggi tutto]

29/03/2014 - In relazione  all’orario di lavoro risulta ormai principio pacifico in giurisprudenza quello per il quale rappresenta onere del lavoratore, in caso di richiesta di corresponsione di importi per differenze retributive, fornire la necessaria prova dell’attività espletata oltre il normale orario di lavoro e, in assenza di... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto in appello; la Cassazione interviene su motivi di legittimità circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.