Elementi taggati con ma

06/03/2023 - La lavoratrice presta la sua attività lavorativa a Milano in qualità di store manager presso un punto vendita outlet che la società decide di chiudere definitivamente, come in effetti ha chiuso. La lavoratrice chiedeva di essere assegnata ad un altro punto vendita della società, tra cui quello di Como.... [Leggi tutto]

26/01/2023 -  Gli eredi di un lavoratore subordinato hanno agito avanti il Tribunale competente contro l'impresa appaltante dei lavori per ottenere il risarcimento del danno differenziale spettante al loro congiunto, subito in conseguenza di una malattia professionale contratta nello svolgimento dell'attività lavorativa di montatore pontista... [Leggi tutto]

19/01/2023 - L’azienda ha sanzionato disciplinarmente un componente della RSU per avere inviato, utilizzando il proprio indirizzo personale di posta elettronica, circa duecento e-mail, contenenti comunicazioni di natura sindacale, ad altrettanti dipendenti, durante l'orario di lavoro, al loro indirizzo aziendale di posta elettronica. Assumendo... [Leggi tutto]

Lo ha affermato il presidente della sezione lavoro del tribunale di Milano

25/03/2021 - Un dipendente, operante nel settore della logistica, in forza di contratto a tempo pieno e indeterminato, con qualifica di operaio ha impugnato il licenziamento intimatogli per superamento del periodo di comporto avendo superato i limiti del contratto collettivo che impongono all’azienda di conservare il posto di lavoro per assenze... [Leggi tutto]

La società calcistica condannata a pagare ingenti somme all'ex calciatore-lavoratore

20/01/2021 - Boban nel mese di giugno del 2019 riceve la proposta del Milan di entrare a far parte dell'area tecnico sportiva in qualità di Chief Football Officer. La proposta è caldeggiata da Paolo Maldini. Il calciatore e la società nel successivo mese di luglio hanno sottoscritto un contratto di collaborazione coordinata e... [Leggi tutto]

La mancata concessione del datore di lavoro deve essere fondata su seri motivi

17/09/2020 - Una lavoratrice, già reintegrata nel suo posto di lavoro dal Tribunale presso la s.r.l. Yazaki Europe Limited Italia, ha lamentato di essere stata collocata non più presso la sede di ( omissis ) ma presso la lontana sede di ( omissis ), con mansioni deteriori, ciò che ha peggiorato le sue condizioni di salute... [Leggi tutto]

I fatti sono connessi e giustificano una sola trattazione

01/03/2020 - Un’azienda intima a un dipendente il licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Il lavoratore ha impugnato il licenziamento, ritenendolo ingiustificato. Egli, nel proporre il suo ricorso, rivendica il diritto di essere reintegrato nel posto di lavoro. Ma, in subordine, nel caso in cui l’azienda dovesse resultare occupare meno... [Leggi tutto]

Riconosciuta la malattia professionale con il risarcimento dei danni

28/01/2020 - Un lavoratore, dipendente di un'azienda delle telecomunicazioni, ha utilizzato nell'esecuzione delle sue mansioni, per 15 anni, in modo continuo, il telefono cellulare per coordinarsi quotidianamente con 15 colleghi. Rimaneva al telefono da un minimo di due ore e mezza al giorno ad un massimo di oltre sette ore; a queste ore di esposizione era... [Leggi tutto]

condotta vessatoria

16/01/2020 - La condotta molesta e vessatoria posta in essere dal datore di lavoro o dai suoi collaboratori integrante il fenomeno del mobbing sul luogo di lavoro può configurare anche ipotesi di reato ( minaccia, violenza privata, diffamazione, ingiuria lesioni personali ). (Cassazione penale Sentenza, Sez. IV, 21/09/2006, n. 30075 - R. ed... [Leggi tutto]

L’uso aziendale consolidato impedisce la revoca aziendale di quell’indennità

12/01/2020 - La Milano Serravalle cambia le mansioni di un impiegato che maneggiava denaro ma continua a corrispondergli indennità di maneggio denaro come se le mansioni non fossero state mutate. Questa indennità viene ugualmente corrisposta negli anni successivi. La società dopo 4 anni dal mutamento delle mansioni, e dopo aver... [Leggi tutto]

Lo afferma il Tribunale sez. Lavoro di Torino in una sentenza del mese di agosto del 2019.

05/01/2020 - Le guardie giurate non armate addette alle attività di portierato per la custodia-sorveglianza e al controllo degli accessi e alla regolazione del flusso di persone e merci hanno diritto all’applicazione di un contratto collettivo che assicuri loro una retribuzione adeguata ad una vita libera e dignitosa. Il tribunale ha... [Leggi tutto]

La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Roma

03/01/2020 -   Con ricorso avanti  il Tribunale di Roma un giornalista ha chiesto la  condanna dell’INPGI al pagamento immediato, in suo favore, della somma di €. 81.468,09  oltre interessi. Il giornalista aveva lavorato alle dipendenze di un giornale dal 1/05/1979 al 30/11/2012, versando i contributi relativi alla... [Leggi tutto]

03/01/2020 - La banca ha negato la qualifica di dirigente; l’interessato ha agito giudizialmente assumendo di avere diritto a detta qualifica in considerazione delle mansioni di fatto svolte. La banca si è difesa assumendo che secondo le previsioni del contratto collettivo, la qualifica di dirigente doveva essere specificatamente e per iscritto... [Leggi tutto]

Mansioni, modalità e orari di lavoro erano quelli antecedenti al pensionamento

03/01/2020 - La corte d'appello di Venezia, in parziale accoglimento dell'appello proposto contro la sentenza del tribunale di Vicenza, ha condannato un’impresa a pagare a favore dell'Inps Euro 109.445 a titolo di contributi non versati ed omesse trattenute pensionistiche, oltre somme aggiuntive ed accessori di legge, ed a pagare all'INAIL Euro ^626 a... [Leggi tutto]

L'obbligo è già previsto dal Dpr n. 303/1956

03/01/2020 - All’origine del ricorso vi è la sentenza della Corte d'Appello, che ha respinto l'impugnazione proposta dagli eredi di un lavoratore avverso la sentenza del Tribunale di Genova che aveva rigettato la domanda da essi svolta, sia “ iure proprio " che " iure hereditatis ", nei confronti della società resistente, per la... [Leggi tutto]

Questa indennità è dovuta anche se andrà a prestare attività lavorativa presso un'altra azienda

03/01/2020 - Una lavoratrice dipendente, entro il primo anno dalla data di ingresso del bambino adottato nella famiglia, ha presentato le dimissioni dalla Asl chiedendo il pagamento dell'indennità sostitutiva del preavviso prevista per legge. L'altra ha rifiutato. Il tribunale della corte di appello hanno, invece, ha colto pienamente la domanda. La... [Leggi tutto]

L’uso aziendale consolidato impedisce la revoca aziendale di quell’indennità

03/01/2020 - La Milano Serravalle cambia le mansioni di un impiegato che maneggiava denaro ma continua a corrispondergli indennità di maneggio denaro come se le mansioni non fossero state mutate. Questa indennità viene ugualmente corrisposta negli anni successivi. La società dopo 4 anni dal mutamento delle mansioni, e dopo aver... [Leggi tutto]

Lo afferma il Tribunale sez. Lavoro di Torino in una sentenza del mese di agosto del 2019.

03/01/2020 - Le guardie giurate non armate addette alle attività di portierato per la custodia-sorveglianza e al controllo degli accessi e alla  regolazione del flusso di persone e merci hanno diritto all’applicazione di un contratto collettivo che assicuri loro una retribuzione adeguata ad una vita libera e dignitosa. Il tribunale ha... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.