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Disciplina, requisiti di validità e conseguenze in caso di nullità

06/10/2025 - 1) Nozione e fonte Il patto di prova (art. 2096 c.c.) consente a datore e lavoratore di verificare, in un periodo limitato, l’idoneità alle mansioni pattuite. Se la prova è superata, il tempo di prova si computa nell’anzianità; durante la prova entrambe le parti possono recedere senza preavviso, nel... [Leggi tutto]

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Una guida chiara e ragionata: dallo schema delle condotte ai confini con straining e discriminazioni, fino alle prove e agli strumenti di tutela...

05/10/2025 - Mobbing sul lavoro: una guida chiara, ragionata e utile Parlare di “mobbing” ha senso solo se si tengono insieme quattro idee semplici e, al tempo stesso, rigorose: la pluralità delle condotte, la loro sistematicità, una finalità unificante (perseguire o emarginare una persona) e, soprattutto, un danno... [Leggi tutto]

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03/10/2025 - Un autista si presentava regolarmente al lavoro, ma non riceveva le bolle di consegna e un addetto del magazzino gli comunicava che il suo rapporto di lavoro era terminato e che doveva tornare a casa. La Corte di Appello di Milano ha ritenuto sussistente un licenziamento verbale imputabile all’azienda, valorizzando la “portata del... [Leggi tutto]

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03/10/2025 - Il lavoratore è stato condannato a restituire all'azienda le somme percepite al netto in conseguenza di un patto di non concorrenza dichiarato nullo. L'azienda ha chiesto la restituzione delle somme corrisposte al lordo. La Corte di Appello, invece, ha accolto la domanda sulla restituzione ma solo sulla somma netta ricevuta dal... [Leggi tutto]

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03/10/2025 - Il datore di lavoro intimava il licenziamento con lettera del 5 luglio 2024, motivandolo con la chiusura della sede operativa presso la quale la lavoratrice era addetta e con l’impossibilità di impiegarla in altri settori aziendali. La lavoratrice ne contestava la legittimità, ma l’azienda, con lettera del 23 luglio... [Leggi tutto]

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03/10/2025 - Due società avevano costituito un’associazione temporanea di imprese per la gestione di un cantiere. Successivamente, una delle due ha assunto alle proprie dipendenze un tecnico già impiegato dall’altra, apponendo al contratto un patto di prova. Il lavoratore ne ha eccepito la nullità, sostenendo che le sue... [Leggi tutto]

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03/10/2025 - Il Tribunale di Monza ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo perché, mentre la società invocava una significativa riduzione dei costi e l’impossibilità di ricollocare il dipendente in altre mansioni, pochi giorni dopo ha pubblicato annunci per posizioni che... [Leggi tutto]

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03/10/2025 - Per il Tribunale di Bergamo si ha un fittizio contratto di appalto (cd. “appalto di manodopera”), che maschera un’interposizione illecita di manodopera, quando lo pseudo-appaltatore si limita a mettere a disposizione dello pseudo-committente le mere prestazioni lavorative dei propri dipendenti, i quali finiscono per essere... [Leggi tutto]

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Guida pratica per imprese e lavoratori

02/10/2025 -   1. Introduzione Nel rapporto di lavoro privato il tema dell’assorbimento retributivo ricorre ogni volta che intervengono aumenti (rinnovi CCNL, passaggi di livello, premi) in presenza di superminimi o di altre voci “ad personam”. La regola è semplice: gli istituti retributivi hanno una causale propria e... [Leggi tutto]

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Cos’è, perché esiste, come si svolge. La legge e i principali CCNL spiegati con ordine

01/10/2025 - La contestazione di addebito è la porta d’ingresso obbligatoria per ogni sanzione disciplinare che vada oltre il rimprovero verbale. Non è burocrazia: è il modo con cui si garantisce che il lavoratore sappia cosa gli viene imputato, da quando e in base a quali regole, e che l’azienda decida dopo aver ascoltato... [Leggi tutto]

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Regole, limiti e tutele del contratto a termine: cosa prevede la legge e quali rischi evitare

30/09/2025 - Il contratto a tempo determinato è lo strumento più usato dalle imprese quando serve personale per un periodo limitato. Proprio perché è così diffuso, il legislatore lo ha regolato con attenzione, fissando limiti chiari e sanzioni severe in caso di abuso. Quanto può durare un contratto a termine... [Leggi tutto]

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Tutela costituzionale e limiti alle riduzioni del trattamento economico del lavoratore

30/09/2025 -   Uno dei cardini del diritto del lavoro italiano è rappresentato dal principio della irriducibilità della retribuzione, volto a tutelare il lavoratore contro qualsiasi diminuzione unilaterale del proprio trattamento economico da parte del datore di lavoro. Fondamento costituzionale e legislativo La base normativa... [Leggi tutto]

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Un contratto chiaro tutela il lavoratore e mette al riparo l’impresa dal contenzioso.

30/09/2025 - Il part-time è una forma di lavoro subordinato che prevede un orario ridotto rispetto al tempo pieno. La legge richiede che il contratto sia stipulato per iscritto e che indichi con precisione la durata della prestazione e la collocazione dell’orario, specificando giorni e fasce orarie. Se questi elementi mancano, il giudice... [Leggi tutto]

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Nelle grandi imprese i crediti decorrono solo dalla cessazione del rapporto.

30/09/2025 - La “prescrizione” in busta paga non è un tecnicismo da addetti ai lavori: è il timer che decide fino a quando puoi chiedere arretrati. La regola di base è semplice: la maggior parte dei crediti da lavoro (mensilità, straordinari, scatti, maggiorazioni) si prescrive in cinque anni; le indennità... [Leggi tutto]

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L’art. 2113 c.c. rende inefficaci gli accordi sui diritti inderogabili firmati altrove

30/09/2025 - Nel rapporto di lavoro le parole “rinuncia” e “transazione” non sono libere come altrove. L’articolo 2113 del codice civile stabilisce una regola semplice: quando un accordo tocca diritti del lavoratore fissati da norme inderogabili di legge o di contratto collettivo (minimi retributivi, scatti, TFR, ferie e... [Leggi tutto]

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30/09/2025 - L’impresa familiare, disciplinata dall’articolo 230-bis del codice civile, è un istituto che riconosce tutela a chi presta in modo continuativo la propria attività nell’impresa del coniuge, di un parente o di un affine senza che vi sia un contratto tipico di lavoro. Non serve che la collaborazione sia esclusiva o... [Leggi tutto]

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Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti del diritto del lavoro (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Il tutto con particolare attenzione sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto nei giudizi di merito; la Cassazione interviene su motivi di legittimità assai circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime giurisprudenziali  utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.