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16/03/2023 - Un'infermiera professionale di una struttura sanitaria pubblica lombarda ha promosso la causa contro l'azienda di cui era dipendente, lamentando di essere stata destinataria di diversi atti di molestia ad opera del dirigente medico del reparto, dovuti al suo orientamento sessuale. In particolare, ha lamentato di essere stata oggetto di queste... [Leggi tutto]

20/01/2023 - Un operaio specializzato del settore dell’edilizia con mansioni di caposquadra ha lamentato che, negli ultimi 2 anni della sua prestazione lavorativa, era stato adibito alla manutenzione dei pozzetti delle fogne stradali e di non aver più svolto mansioni di caposquadra ma semplici mansioni esecutive, svolgendo così un lavoro... [Leggi tutto]

29/12/2022 - La banca, assumendo il dipendente, ha inserito nel contratto di lavoro un patto di non concorrenza; questo patto valeva nel caso in cui il rapporto di lavoro fosse cessato prima dei 3 anni dalla sua data di stipulazione. Se il rapporto di lavoro fosse cessato prima di questi 3 anni, il lavoratore non avrebbe potuto prestare attività... [Leggi tutto]

19/12/2022 - Un lavoratore mentre era intento a sistemare un’aiuola per conto dell’impresa per la quale prestava la sua opera, è stato investito e travolto da una macchina escavatrice, condotta da un altro lavoratore della medesima ditta, che lo ha schiacciato contro un muro durante una manovra di retromarcia per posizionare il mezzo... [Leggi tutto]

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legittimo l’esercizio del potere disciplinare

25/11/2022 - Un’organizzazione sindacale di rilievo nazionale ha agito in Tribunale per far dichiarare il carattere antisindacale del comportamento datoriale che si era concretizzato nell'aver avviato, nei confronti del suo segretario provinciale, un procedimento disciplinare concluso con l'irrogazione di una sanzione, per dei fatti che si erano... [Leggi tutto]

Il superamento del periodo di comporto è irrilevante

13/05/2022 - La lavoratrice ha prestato la sua attività lavorativa dal 1.6.2014 e sino al licenziamento del 15.7.2021 quando, in conseguenza di una prima assenza per malattia del settembre 2020, e della successiva del dicembre 2020, pacificamente aveva superato il periodo di comporto. La lavoratrice ha adito il Tribunale deducendo che la patologia... [Leggi tutto]

La Cassazione afferma il diritto dell’azienda di recuperare i dati dal computer e di utilizzarli processualmente

02/12/2021 -  La datrice di lavoro agisce in Tribunale contro il suo ex dirigente, chiedendogli, il risarcimento dei danni patrimoniali subiti per danno alla sua immagine e alla sua reputazione imprenditoriale. L’azienda ha contestato al dirigente la violazione dell’obbligo di fedeltà negli anni della sua prestazione lavorativa, per... [Leggi tutto]

Nel mese di febbraio 2021 ha ordinato la reintegrazione nel posto di lavoro del dirigente, nel mese di aprile ha respinto la medesima domanda di...

06/05/2021 - Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 26 febbraio 2021, ha dichiarato che il dirigente, al pari di tutti gli altri dipendenti, non è licenziabile nel periodo dell’emergenza Covid. Lo stesso Tribunale, ma diverso giudice, con sentenza del 19 aprile 2021 n. 3605, ha dichiarato, invece, che il licenziamento del dirigente per... [Leggi tutto]

Lo afferma nella sentenza il Tribunale di Milano

18/03/2021 - Per poter intimare validamente un licenziamento imposto dalle gravi inadempienze di un qualsiasi lavoratore subordinato, ivi compresi i dirigenti, occorre che il datore di lavoro provveda preventivamente a contestare i fatti per iscritto consentendo l’esercizio del diritto di difesa. Senza questa preventiva contestazione di addebito... [Leggi tutto]

L'azienda lo licenzia per giusta causa

06/03/2021 - Una società di servizi di vigilanza contesta a una guardia giurata di 'aver svolto l'attività di DJ nelle ore serali del 13/10/2017, pur a seguito di attestazione di malattia relativa alla medesima giornata, durante la quale era stato assente dal lavoro, e l'aver svolto l'attività di DJ nelle ore serali del 10/11/2017 e... [Leggi tutto]

Lo afferma il Tribunale di Roma

06/03/2021 - L'art. 46 del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, ha introdotto una disposizione generale di divieto del licenziamento per giustificato motivo oggettivo dovuto all'emergenza sanitaria del Covid 19. Questo divieto è attualmente in vigore per plurime e successive proroghe legislative che via via sono intervenute nel tempo a... [Leggi tutto]

La società calcistica condannata a pagare ingenti somme all'ex calciatore-lavoratore

20/01/2021 - Boban nel mese di giugno del 2019 riceve la proposta del Milan di entrare a far parte dell'area tecnico sportiva in qualità di Chief Football Officer. La proposta è caldeggiata da Paolo Maldini. Il calciatore e la società nel successivo mese di luglio hanno sottoscritto un contratto di collaborazione coordinata e... [Leggi tutto]

LA CORTE DI APPELLO DI MILANO PER LA MANIFESTA INSUSSISTENZA DEL FATTO DISPONE LA REINTEGRAZIONE NEL POSTO DI LAVORO

03/12/2020 - La Corte di Appello di Milano per la manifesta insussistenza del fatto dispone la reintegrazione nel posto di lavoro La Ikea srl ha licenziato un'impiegata addetta alle vendite adducendo come motivo la riorganizzazione del reparto vendita, con conseguente soppressione del posto di lavoro e l'attribuzione delle mansioni ad altro... [Leggi tutto]

MODALITA’ LAVORATIVA DI FRONTE ALL’EMERGENZA SANITARIA

07/11/2020 - Il lavoro agile, pacificamente, rientra nella figura del rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti di legge. Il lavoro agile, per essere attuato deve essere pattuito con un accordo tra le parti, datore di lavoro e lavoratore. Questa modalità della prestazione lavorativa non può essere frutto di una scelta unilaterale... [Leggi tutto]

La Cassazione dichiara legittimo il recesso per giusta causa

08/07/2020 - Un dipendente, guardia giurata in servizio presso la società Il Notturno s.a.s. di M.T., assegnato ad un turno di lavoro notturno con luogo di piantonamento itinerante su cantiere con l'utilizzo di un'auto di servizio collegata al centro operativo anche mediante sistema satellitare, si era allontanato senza autorizzazione dall'area a... [Leggi tutto]

Finale senza rinsavimento e con il licenziamento per giusta causa

16/03/2020 - Un impiegato dell’Unicredit di Cologno Monzese in modo ripetuto e nel tempo incomincia ad inviare messaggi e inviti a due colleghe di lavoro che sono infastidite dalle sue avances, dalle sue telefonate, dalle sue email dai suoi inviti, dai suoi approcci in ufficio e al bar.  Le colleghe infastidite  informano i dirigenti... [Leggi tutto]

A nulla rileva che il lavoratore nelle more abbia percepito l’indennità di disoccupazione

10/03/2020 - La Telecom Italia spa cede un ramo di azienda a una società terza. Il lavoratore trasferito alle dipendenze della società cessionaria, contesta la sua cessione e rivendica il diritto di continuare a prestare la sua opera a favore della Telecom. I giudici gli danno ragione e ripristinano il rapporto di lavoro alle dipendenze della... [Leggi tutto]

Il suo licenziamento è illegittimo solo nel caso in cui i motivi siano pretestuosi o discriminatori

04/03/2020 - La società intima ad un suo dirigente il licenziamento per motivi oggettivi inviandogli la lettera che si riporta di seguito: "L’attuale quadro macro-economico mondiale e nazionale recessivo impone anche alla nostra società – a maggior ragione dopo la fusione che l’ha coinvolta la scorsa estate – la... [Leggi tutto]

Il lavoratore ha diritto ad essere considerato assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato

04/03/2020 - Un lavoratore ha impugnato il contratto a tempo determinato assumendo che l'azienda che l'aveva assunto, non aveva provveduto a formare il documento sulla valutazione dei rischi, violando così la previsione dell’art. 20, comma 1 lett. d del D.Lgvo n. 81/2015, che sancisce espressamente, con norma imperativa ,... [Leggi tutto]

Il licenziamento per giusta causa deve essere preceduto dalla contestazione di addebito

12/02/2020 - Un giovane apprendista è stato assunto dall'Officina Ortopedica Catanese Srl con un contratto di apprendistato della durata di 30 mesi. La società, dopo due anni dall'inizio del contratto, ha comunicato all'apprendista la disdetta anticipata del contratto "a seguito delle numerose lamentele ricevute e del suo mancato... [Leggi tutto]

Il sito e lo studio.

10/01/2016   In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) del diritto del lavoro e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Lo Studio si... [Leggi tutto]

Il risarcimento del danno per la perdita del prossimo congiunto

08/10/2022 La perdita del prossimo congiunto per fatto e colpa d’altri cagiona pregiudizi di tipo esistenziale, i quali sono risarcibili perché conseguenti alla lesione di un diritto inviolabile della persona: nel caso dello sconvolgimento della vita familiare provocato dalla perdita di congiunto, il pregiudizio di tipo esistenziale è risarcibile appunto perché consegue alla... [Leggi tutto]

Socrate: nel cuore del processo, tra parola, verità e giustizia

06/03/2021 Nei tribunali si discute. A lungo, a volte all’infinito. Si ascoltano tesi opposte, si sollevano eccezioni, si contestano fatti, intenzioni, circostanze. A chi guarda da fuori, tutto questo può apparire cavilloso, ripetitivo, perfino inutile. Ma Socrate — nel suo celebre dialogo con Eutifrone — ci invita a guardare più a fondo. “Non è sul... [Leggi tutto]

GLI OBBLIGHI DI MANTENIMENTO NELLA SEPARAZIONE SONO DIVERSI DA QUELLI A SEGUITO DI DIVORZIO

05/03/2019 La corte di appello pone a carico del marito l'obbligo di corrispondere alla moglie un assegno mensile di mantenimento pari a € 2000. La decisione poggiava sul fatto che la moglie non lavorava per potersi dedicare alla famiglia, il marito era un professionista affermato ed era proprietario di numerosi immobili mentre la moglie non aveva fonti di reddito diverse dall'assegno percepito dal... [Leggi tutto]

Il patto di non concorrenza nel rapporto di lavoro subordinato: natura, funzione e limiti di validità

02/01/2022 Il patto di non concorrenza è un contratto a titolo oneroso e a prestazioni corrispettive: – il datore di lavoro si obbliga a corrispondere al lavoratore una somma di denaro (o altra utilità); – il lavoratore si impegna, per un periodo successivo alla cessazione del rapporto, a non svolgere attività in... [Leggi tutto]
Diritto del lavoro — In questo sito trattiamo in modo sistematico gli istituti (fonti, presupposti, effetti) e pubblichiamo una selezione ragionata di giurisprudenza realmente operativa. Focus sulla Lombardia: decisioni di Corti d’Appello e Tribunali del territorio, baricentro del diritto vivente per volume di cause e specializzazione dei magistrati. Le controversie si definiscono soprattutto in appello; la Cassazione interviene su motivi di legittimità circoscritti. Offriamo sintesi tecniche, massime utili e rimandi ai testi integrali.

Numeri chiari, giustizia più rapida
I giudici del lavoro, nei tribunali e nelle corti d’appello, non amano confrontarsi con i numeri. Quando una causa richiede conteggi, la prassi è quasi sempre la stessa: nominare un consulente tecnico d’ufficio e adeguarsi alle sue conclusioni. Ma questo significa allungare i tempi e appesantire il procedimento con costi ulteriori.
Proprio perché questa è la realtà, il giuslavorista ha un dovere in più: presentare la parte economica del ricorso in modo chiaro, lineare e subito comprensibile. Se le pretese o le contestazioni sono esposte con semplicità e precisione, la consulenza tecnica può diventare inutile.
È un compito che non si può ignorare. Difendere un lavoratore o un’azienda significa anche saper trasformare principi giuridici in cifre leggibili, senza zone d’ombra. Il giuslavorista si misura qui: nello sforzo costante di rendere trasparenti i numeri della causa, perché solo numeri chiari possono portare a decisioni corrette con il diritto e le previsioni del CCNL.

 La rapidità come obbligo dello studio 
Nel diritto del lavoro la rapidità è imprescindibile. La legge prevede che, dopo l’impugnazione di un licenziamento o di un trasferimento, il ricorso debba essere depositato entro 180 giorni: decorso tale termine, il diritto si perde. È una scansione temporale rigida, che impone al lavoratore di non lasciare che il tempo eroda la propria tutela.
 La rapidità come necessità pratica
La stessa urgenza vale per le cause che riguardano differenze retributive o risarcimenti. In un sistema dominato da appalti ed esternalizzazioni, le imprese appaltatrici spesso si cancellano dal registro delle imprese subito dopo aver concluso l’affare, lasciando i lavoratori senza interlocutore. In questi casi occorre “battere sul tempo”: solo agendo tempestivamente la sentenza conserva un valore concreto e non si riduce, come le gride manzoniane, a un proclama destinato a restare lettera morta.

Buste paga e contratti collettivi: una specializzazione indispensabile

Nel diritto del lavoro, applicare correttamente i contratti collettivi e redigere le buste paga con precisione non è un dettaglio: è una linea di confine tra la tutela dei diritti e il rischio concreto di contenziosi. Per il lavoratore significa poter confidare che chi legge quei numeri veda anche ciò che non è detto: scatti di anzianità, indennità, straordinari, clausole contrattuali speciali — tutto ciò che si nasconde dietro le cifre.
Per l’azienda, invece, un errore — anche minimo — può costare doppiamente: dovrà ripagare somme già versate in difetto e versare differenze che il giudice riconosce per mancata corretta applicazione del contratto collettivo. In altri termini: un “risparmio scorretto” oggi può trasformarsi in un esborso ben più grave domani.
Ecco perché la specializzazione tecnica in contratti collettivi e paghe non è una mera opzione: è un’assicurazione per chi tutela i diritti dei lavoratori e una protezione per chi assume l’onere della compliance aziendale.

 

 

  La nostra forza: istituti retributivi  e numeri, un sapere unitario

 Leggere e interpretare le previsioni economiche di un contratto collettivo non è mai semplice. Non basta scorrere le tabelle: occorre   tradurre principi giuridici astratti nei calcoli che incidono sui diversi istituti retributivi. È un passaggio complesso, che richiede   conoscenza tecnica e visione giuridica.
 La difficoltà sta proprio qui: coniugare l’astrattezza del concetto con la concretezza del numero. È un’operazione che non può essere   spezzata, né divisa tra più mani. Se la si frammenta, si rischia di perdere la piena comprensione del sistema.
La nostra forza nasce da questa consapevolezza: costruiamo in modo unitario istituti giuridici e proiezioni economiche, senza scollature tra teoria e pratica. Diritto del lavoro e numeri camminano insieme, in un’unica lettura. Ed è proprio questa integrazione che rende il nostro lavoro affidabile, solido e capace di dare risposte certe a lavoratori e imprese.