A- A A+

L'amministrazione di sostegno

L’amministrazione di sostegno e la sua finalità

L'amministrazione di sostegno è una misura di protezione dei soggetti deboli introdotta con la legge 9 Gennaio 2004 n. 6, la cui finalità è quella è quella di tutelare le persone che si trovano prive in tutto in parte della propria autonomia, e ciò limitandone il meno possibile la capacità di agire, quindi lo spazio di autodeterminazione nella cura della propria persona e nella gestione dei propri interessi di natura economica e patrimoniale.

Gli istituti tradizionali dell'interdizione e dell'inabilitazione, non sono stati abrogati, ma sono ormai un’ipotesi residuale. Si può dire che vi sia stata una vera e propria rivoluzione filosofica, in quanto gli interventi sui soggetti deboli sono oggi finalizzati e ispirati dal concetto di protezione della persona piuttosto che dal concetto di divieto circa gli atti che essa può compiere.

L'articolo 409 del codice civile prevede infatti che: “Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno. Il beneficiario dell'amministrazione di sostegno può in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana.”

In linea generale la persona beneficiaria della misura dell’amministrazione di sostegno conserva la capacità per tutti quegli atti cosiddetti personalissimi, quali il matrimonio, il testamento, la donazione, il riconoscimento di un figlio naturale.

In questo video si spiega:

-a chi si applica la misura

-il procedimento di nomina dell'amministratore di sostegno

-il contenuto del decreto giudiziario di nomina dell'amministratore di sostegno.

Per consultare il video cliccate su questo indirizzo:     

http://www.youtube.com/watch?v=a8ItKymCpY8

Se volete consultare il testo di descrizione dell'intero istituto cliccate su questo documento: 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 
 
IL NUOVO PALAZZETTO DI GIUSTIZIA A MILANO

Dalla metà di luglio 2015 è operativo il nuovo Palazzetto di Giustizia di Milano, in via San Barnaba 10, di fronte al tradizionale Palazzo di Giustizia ma sul lato opposto rispetto all’ingresso di corso di Porta Vittoria.
Qui si sono trasferite la Sezione Lavoro (2° piano) e la Sezione Famiglia (piano terra) del Tribunale; successivamente anche le corrispondenti sezioni della Corte d’Appello. Un’ala dell’edificio è occupata dall’Agenzia delle Entrate.
L’immobile è moderno (ampie vetrate e strutture in acciaio), con uffici luminosi, corridoi adeguati ai flussi, sedute per l’attesa e climatizzazione in tutti i locali. Struttura adeguata alle esigenze dell’amministrazione della giustizia.

 

Accesso telematico e in remoto ai dati dello studio

Il nostro studio per rendere sempre più efficienti i suoi servizi, ha attivato un sistema di accesso ai dati in remoto. Questo accesso consente al cliente, dalla propria sede o abitazione di consultare il fascicolo con i documenti e i dati giudiziari che si riferiscono alla sua controversia. In questo modo si  consente al cliente di essere costantemente aggiornato sull'iter processuale della sua posizione. I documenti e gli atti piu importanti della casua (verbali di udienza, ordinanze, sentenze, verbali di conciliazione) sono visibili e scaricabili con facilità. Tutti i dati sono così a disposizione del nostro assistito che, in qualsiasi momento, può liberamente consultarli e stamparne copia. Il sistema dell'accesso remoto avviene tramite Internet. Le modalità di accesso sono molto semplici ed immediate. Se la  password personale  non dovesse essere ancora in vostro possesso, richiedetela che vi sarà trasmessa con la esatta descrizione della procedura da seguire.