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Madre e figlio maggiorenne hanno azione contro il padre inadempiente

La madre di un figlio maggiorenne chiede all’ex marito la corresponsione dell’assegno di mantenimento del figlio notificandogli un atto di precetto per il pagamento. Il padre propone opposizione al precetto assumendo che la madre non ha titolo per agire in giudizio essendo ormai il figlio divenuto maggiorenne. I giudici di merito e la corte di cassazione hanno dato ragione alla madre sostenendo che “in base al consolidato principio in ragione del quale il coniuge separato o divorziato, già affidatario del figlio minorenne, è legittimato iure proprio, anche dopo il compimento da parte del figlio della maggiore età, ove sia con lui convivente e non economicamente autosufficiente, ad ottenere dall'altro coniuge un contributo al mantenimento del figlio; ne discende che ciascuna legittimazione è concorrente con l'altra (tra le varie, cfr. Cass. n. 21437/07).Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 22 ottobre – 16 dicembre 2014, n. 26370. Per la Corte di Cassazione contro il padre inadempiente al pagamento dell’assegno può agire indifferentemente sia la madre che il figlio per avere entrambi azione. Non c'è scampo.